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Le giornate passavano, la neve continuava a cadere nella fredda Holmes Chapel e Harry aveva inventato un nuovo cupcake a tema natalizio. Era un semplice red velvet con glassa bianca, delle praline argentate per ricordare la neve e un piccolo agrifoglio di pasta di zucchero che posizionava in cima per completare l'opera. Secondo Nick avrebbe avuto un successo pazzesco durante il periodo delle vacanze – e detto tra noi, Nick ci sa fare con il marketing. Così dopo qualche giorno, Harry si era ritrovato a preparare dozzine e dozzine di Christmas Cupcakes – come li aveva chiamati lui – e il successo è stato così ampio e immediato che il capo ha deciso di proclamarlo come dolce del mese. Ma la cosa più bella di quel periodo, a detta di Harry ovviamente, è il ragazzo che ogni giorno si ritrovava ad ordinare il solito cupcake red velvet con una tazza di tè nero. Louis era solito andare tutte le mattine alla Crema e Pastasfoglia, tanto che Harry cominciava a pensare che i sui jeans fossero diventati più stretti – e non nel senso buono, sia chiaro. Ma nonostante questo, la presenza di occhi blu non lo infastidiva per niente.

Quel freddo giorno di sabato pomeriggio, durante la fine del turno di Harry, Louis si trova fuori dalla pasticceria ad aspettarlo accompagnato da due bicchieri di caffè caldo preso da Costa – perché "Starbucks vende acqua calda, devi assaggiare il vero caffè" gli aveva ripetuto il ragazzo. E ovviamente il riccio non riusciva a negargli nulla.

"Ehi pasticcere!" lo saluta il più grande, porgendogli il suo caffè. Nonostante fossero le sei del pomeriggio, Harry sentiva la stanchezza di quella giornata pesargli sulle spalle, e quando mandò giù un sorso della bevanda calda si sentì completamente rinato.

"Ciao Louis" ricambia il saluto, sorridendogli sollevato. Louis aveva iniziato a piazzarsi fuori dalla pasticceria ogni volta che Harry finiva il turno – alle sette di sera dal lunedì al venerdì e il sabato fino alle sei – e oramai il riccio si era abituato al sorriso luminoso del liscio ad accoglierlo dopo una giornata di lavoro appresso ai fornelli.

"Che farai stasera?" gli chiede Louis, sorseggiando poi il suo caffè. Il tono con cui glielo aveva chiesto era tranquillo e, senza dubbio, c'era qualche fine dietro ma cavolo, perché Harry sentiva il cuore battergli così velocemente?

"Uhm, penso che andrò a riposarmi, è stata una giornata dura oggi e-"

"Esci con me". Un sorso di caffè gli finisce di traverso e Harry comincia a tossire, la gola in fiamme perché dannazione il caffè è ancora caldo.

Louis non l'ha davvero invitato ad uscire.

Non può averlo fatto.

"Che cosa?" la voce di Harry è più roca ed è ancora preso da alcuni spasmi, tanto che Louis comincia a battergli delicatamente una mano contro la schiena per aiutarlo a riprendersi.

"Ehi non ti ho chiesto chissà cosa." ridacchia il ragazzo. E invece mi hai chiesto troppo, pensa Harry. "Ti ho solo fatto una proposta. Esci con me, stasera."

"Lou, non credo sia il caso" non essere imbarazzato, fai l'uomo!

"E perché mai? Hai paura che possa essere un maniaco?" Louis gli sorride maliziosamente e con una mano gli afferra un fianco, facendolo avvicinare di più a lui. E cavolo, Harry non ha bisogno di tutto questo, non adesso. "Potrei anche esserlo".

Harry sente la testa girargli, ha il corpo del ragazzo troppo vicino e il suo profumo è così buono, dolce. Comincia a pensare che, forse, se Louis dovesse essere davvero un maniaco, la cosa non gli dispiacerebbe poi tanto. Immagina come sarebbe la sensazione delle sue mani piccole e affusolate che accarezzano la sua pelle nuda, che tracciano la linea morbida dei suoi fianchi – cosa di cui Harry non si è mai vantato – o i contorni dei suoi numerosi tatuaggi. Desideri che vorrebbe si realizzassero, certo, ma non così presto.

Improvvisamente Louis si allontana da lui e inizia a ridacchiare, sotto lo sguardo confuso del riccio – che è ancora stralunato da tutti quei pensieri – "Non importa Harreh, possiamo uscire insieme un'altra sera."

Continuano a camminare in silenzio – fatta eccezione quando Louis ha insistito per accompagnare a casa Harry – ma la situazione non gli dispiaceva per niente. Poteva lanciare occhiate a Louis, molto spesso anche ricambiate, e qualche volta sorridergli.

Ed Harry non poteva essere più felice di così. 




OIOIIIIIII

Sono tornata con questo capitolo a sorpresa così a caso !!!!

In realtà ho voluto pubblicarlo proprio oggi perché, come ben tutti sapete, molte regioni sono state colpite dal terremoto e, un po' per distrarre la mente da questi pensieri, eccomi qui.

Non ho molto da dire solo, grazie per le visualizzazioni che aumentano sia qui che nell'altra storia e soprattutto spero di avervi fatto spuntare un sorriso in questa giornata così tremenda.

Questo è tutto, ci vediamo al prossimo capitolo !

Lots of love. Robs xx

Twitter: @sonotuapayne

Crema e PastasfogliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora