5.
Il giorno seguente fu il risveglio più ansioso che Harry avesse mai avuto. Anche se non si poteva chiamare risveglio visto che non aveva chiuso occhio tutta la notte, il suo corpo richiedeva una dose doppia di caffè quella mattina.
Quando però entra in cucina per preparare la colazione a lui e Louis, si blocca di colpo perché qualcuno ci aveva già pensato prima di lui.
"Oh, buongiorno Harry!" esclama infatti Louis, con un sorriso smagliate e una tazza in mano. "Ho pensato di preparare la colazione, spero non ti dispiaccia"
"'Giorno Lou..." dice semplicemente Harry ancora assonnato e con delle terribili borse sotto gli occhi – decisamente nell'aspetto peggiore per farsi vedere dal ragazzo per cui stava letteralmente perdendo la testa. Al contrario di Louis che, seppur reduce da una sbornia, riusciva ad essere bellissimo anche di prima mattina, almeno così la pensava Harry.
Louis lo fa accomodare su una sedia vicino al tavolo e gli passa una tazza con del caffè appena fatto, senza togliere quello splendido sorriso dal suo viso, ed Harry comincia a credere che la storia de il buongiorno si vede dal mattino potrebbe essere piacevole solo vedendo il sorriso del ragazzo appena sveglio.
Restarono in silenzio per un po', godendosi quel momento di pace che ad Harry non dispiaceva tanto. Si lanciavano continui sguardi, a volte anche troppo prolungati, scrutandosi negli occhi alla ricerca di qualcosa che nessuno dei due sapeva ancora. Harry si perdeva nell'oceano blu che erano gli occhi di Louis, un blu così intenso di cui, ormai, non poteva più fare a meno da settimane. Quel blu di cui si stava irrimediabilmente innamorando.
"Volevo ringraziarti per avermi aiutato ieri sera" Louis interruppe quel momento, facendo sobbalzare Harry.
"Non devi ringraziarmi" Harry gli rivolge un sorriso tutto fossette, che viene subito ricambiato da occhi blu. Inaspettatamente la mano di Louis si avvicina al suo viso e il riccio si irrigidisce sul posto – il fatto che sia anche arrossito non deve necessariamente saperlo qualcuno. Il liscio gli accarezza una guancia, affondando il dito nella sua fossetta, cominciando a ridacchiare.
"Sei adorabile quando ti spuntano le fossette."
E lì, Harry può giurarlo, ha sentito il cuore esplodergli nel petto.
Quel pomeriggio Harry si ritrovò al bar vicino l'appartamento di Niall per un'uscita da non-vedo-il-mio-migliore-amico-da-settimane-perché-doveva-lavorare, così aveva spiegato il biondo. Il bar era ancora semi vuoto quando si sedette al tavolo e ordinò una tazza di tè mentre aspettava il suo amico, osservando la neve fuori dalla finestra. Louis era tornato a casa sua in tarda mattinata, continuando a ringraziarlo per averlo aiutato, ed Harry aveva provato l'impulso di prenderlo tra le braccia e tenerlo con sé per sempre.
Niall entrò proprio in quel momento nel bar e, appena vide Harry, gli sorrise calorosamente andandosi a sedere al tavolo con lui e ordinando un semplice caffè.
Parlarono di tutto e niente, come facevano sempre ogni volta che si vedevano; Niall raccontò ad Harry di come aveva sistemato il nuovo appartamento e che non vedeva l'ora di organizzare una festa. Il solito festaiolo, pensò Harry con un sorriso sul volto.
E poi arrivò il discorso per cui il riccio temeva di più, ad introdurlo fu proprio Niall.
"Allora Haz, Nick mi ha raccontato che c'è un ragazzo" la voce di Niall è maliziosa, questo il ragazzo può intuirlo subito, e sa già come finirà. "Dimmi un po', come si chiama?"
"Louis" dice Harry senza esitare, arrossendo un po'. Solo pronunciare il nome del liscio gli fa battere forte il cuore.
"Ti piace, vero?"

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Crema e Pastasfoglia
Fanfiction"Quindi delle sfogliatine alla crema e un red velvet" dice più a se stesso per essere sicuro dell'ordine, mentre batte tutto alla cassa e inizia a prendere la scatola dove avrebbe riposto i dolci. "Direi che potresti dirmi il tuo nome, già che ci se...