Parto

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Colpì il lupo con forza, spazzandolo via.
Sapevo che il lupo capo era come me. Non sarei riuscito a distruggerlo facilmente. Forse non ero in grado di ucciderlo. Ma i nuovi lupi avevano ancora una parte umana. Il morso del lupo aveva ucciso quegli umani trasformandoli in burattini nella sue mani. Ma non uguali a lui, tranne nell'aspetto. Erano molto più deboli e meno invincibili. Presi una delle boccette che aveva preparato Scorpius e la gettai sul lupo a terra.
E con un ululato di dolore il lupo si trasformò. Era strano ma accadde quello che stava per succedere al mio dito. Diventò di una sostanza simile alla pietra. E bastò un leggero vento per sgretolare la pietra in tanti piccolissime parti, portando via quella polvere. Sorrisi.
Scorpius aveva fatto davvero un ottimo lavoro.
Mi voltai verso di lui mentre i lupi si avvicinavano al capo, preoccupati dalla veloce distruzione "dell'amico".
-Stone devo portare Rose in ospedale- gridò Scorpius reggendo Rose che sembrava essere svenuta. Io guardai Rose tra le sue braccia.
E sentì un richiamo incredibile. Una necessità.
Per un attimo il tempo parve fermarsi.
Quel potere stava combattendo per uscire da Rose. E io dovevo prenderlo subito. Dovevo distruggerlo. Avevo bisogno di quella anima e di quel grande potere.
Ma il colpo arrivò all'improvviso e mi portò alla realtà. Il tempo riprese a correre. Mi ritrovai a terra sbattuto dalla zampa del lupo capo.
Mi aveva colpito la schiena e il braccio sinistro, strappandomi la camicia e lasciandomi dei lunghi tagli fatti dai suoi artigli.
Mi voltai lanciandogli un calcio che evitò facilmente. Ma ormai la mia attenzione era tutta sul lupo. Non mi avrebbe più preso alla sprovvista.

*****

Mi ero smaterializzato pensando a Ginny. Dovevo andare da lei dovunque fosse.
Ma purtroppo non mi ritrovai al San Mungo come speravo, ma in una casa. Probabilmente era casa Potter e mi bastò girarmi per trovare Ginny davanti al lavandino con un piatto in mano e lo sguardo stupito.
-che succede?- chiese stupita. Ma gli bastò poco per capire. Prese veloce la bacchetta lasciando il piatto sul lavello ed evocò dal nulla una barella.
-poggiala lì- disse avvicinandosi.
Poggiai piano Rose che sembrava dormire.
Il suo corpo veniva scosso a intervalli sempre più brevi però non accennava a svegliarsi.
-cos'è successo?- chiese Ginny iniziando a visitarla.
-non lo so di preciso. Però mi ha detto che aveva avuto delle contrazioni- spiegai spaventato da tutto. Dal fatto che forse i lupi gli avevano fatto qualcosa, spaventato dal fatto che non si svegliava, spaventato dal fatto che non sapevo cosa fare.
-va bene, non possiamo più smaterializzarla, può essere troppo pericoloso a questo punto. Vieni, ho bisogno di aiuto- disse Ginny marciando dietro la barella che faceva muovere con la bacchetta. Io gli corsi dietro.
-cosa dobbiamo fare?- chiesi.
-dobbiamo far nascere tuo figlio- disse lei tranquillamente mentre faceva adagiare Rose sul letto e agitava la bacchetta da cui spuntarono tre forme di fumo bianche che scomparvero subito.

****

Avevo eliminato due dei nuovi lupi. Avevo ancora quattro della pozioni che aveva preparato Scorpius. Era piuttosto umiliante pensare che se non fosse stato per quelle pozioni probabilmente mi sarei ritrovato morto. Mi chiesi cosa c'era per me dopo la morte. Insomma, mi sembrava tremendamente strano pensarci. Del resto i dissennatori non morivano e non nascevano, giusto??? comunque lasciai stare quei pensieri che mi potevano solo distrarre. Dovevo distruggere i lupi!
-perché non segui il tuo istinto? Lo so che grida anche a te di uccidere quella creatura. Dobbiamo eliminarla subito!- mi gridò addosso il lupo capo. Sorrisi guardandolo.
-ho smesso ormai di fare quello che mi dice il mio istinto da mostro. E pensavo che anche tu avessi smesso. Non ti vedo da secoli. Pensavo che lui t avesse magari distrutto dopo che non eri riuscito a uccidermi- gli feci notare.
-in effetti era molto arrabbiato. Mi aveva creato appunto per farti filare liscio. Eppure avevi molto più potere prima. Da quant'è che non ti nutri? Ti stai indebolendo. O anzi, rammollendo- mi derise lui. Io sbuffai pensando che in effetti al pieno delle mie energie non mi sarei mai fatto prendere alla sprovvista così. Era riuscito quasi a staccarmi un braccio! Non era una cosa da niente, considerato che non era mai riuscito a farmi nemmeno un graffio.
-diciamo che non ti dovrebbe interessare. Ma dov'è lui? Speravo fosse morto- dissi seriamente. Avevo sperato che finalmente fosse morto, del resto era pur sempre un mortale. Non poteva vivere più di tre secoli cavolo.
-lui mi aspetta con la testa della creatura staccata. E se portassi anche la tua probabilmente ne sarebbe decisamente contento. Vuole prendere finalmente il posto che gli spetta nel mondo. Non hai idea di come il suo progetto si è evoluto. Ti assicuro, il mondo sarebbe decisamente migliore, non orribile come ora è. Non esisterebbero più le guerra, più morte e il dolore. Tutti...- ma lo interruppi seccato.
-si, certo, un mondo utopistico come a solito.
Lasciamo stare, ok?- e senza proseguire mi lanciai sull'altro lupo che mi stava attaccando alle spalle mentre parlavo.
Un colpo e poi la pozione. Lo colpì di striscio a una gamba che iniziò a sbriciolarsi. Il suo guaito svanì presto, mentre con un altro po' di pozione lo colpivo completamente. Ora era rimasto solo lui.
-stai sbagliando. Sbagliando di grosso. La parte giusta non è quella dove stai. Ne sono sicuro. Quando ti renderai conto di cosa stà arrivando verrai strisciando da me, chiedendo di aiutarmi- e se ne andò. Io imprecai cercando di raggiungerlo. Non poteva davvero sfuggirmi, pensai mentre gli correvo dietro.

Il Destino pt.3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora