Il Sottosuolo era proprio l'avevo immaginato.
Buio, umido ed inquietante.
E puzzava in maniera pazzesca; era un misto di umidità, muffa e decomposizione.
Appena oltrepassato il cancello, ci trovammo all'inizio di una lunga scalinata molto sdrucciolevole, tanto da farmi aggrappare al braccio muscoloso di Rhys prima di rovinare a terra e rompermi qualche osso.
Guardai giù, ma i gradini venivano inghiottiti dall'oscurità più profonda, un baratro infinito da cui non c'era ritorno.
《Dobbiamo scendere..》mormorai, sottolineando l'ovvio.
Non avevo nessuna voglia di andare là sotto; non avevo ancora visto praticamente nulla del Sottosuolo, ma quel posto mi dava già i brividi.
Rhys annuì ed iniziò la discesa, prendendomi per mano; camminavamo tranquillamente uno affianco all'altra tanto erano ampi i gradoni in pietra.
Dopo una decina, però, iniziarono a comparire delle fiaccole. Appese al muro tramite dei fermi in ferro, c'erano torce che sembravano bruciare all'infinito; la cosa strana era che non sentivo calore avvicinandomi ad esse. Certo rischiaravano l'ambiente, ma nulla più, anzi quasi le maledicevo ora che potevo vedere meglio dove stavamo andando.
Una miriade d'insetti correvano da tutte le parti, mettendosi al sicuro, prima di essere calpestati da me o da Rhys. La pietra scura di cui era fatta la scala era piena di polvere grigia e frammenti biancastri che mi mettevano un po' di timore, anche se non capivo bene cosa potevano essere.
《Siamo quasi arrivati》mi annunciò Rhys, stringendomi la mano per ottenere la mia attenzione.
Scrutai concentrata il buio davanti a noi e capii che aveva ragione; ancora pochi gradini e finalmente avremmo messo piede nel Sottosuolo. Il pavimento era lì, a pochi metri da noi, ma per nulla invitante. Il mio istinto mi stava gridando a gran voce di correre via da lì il più velocemente possibile.
Deglutii rumorosamente e continuai la discesa, risoluta a trovare il Cristallo Nero.
《Eccoci qua..》commentai appena arrivammo giù《E ora?》C'erano tre corridoi dinnanzi a noi che si diramavano nell'oscurità. Non avrei mai imboccato nessuno di essi, ma non avevamo tante alternative.
《Direi di andare a destra》consigliò Rhys dopo aver studiato attentamente tutti corridoi.
《Perché proprio a destra?》gli chiesi perplessa. Aveva scelto una direzione a caso oppure sapeva qualcosa più di me?
《È l'unica via che non puzza di sangue》fu la secca risposta che mi fece accapponare la pelle.
《E destra sia..》borbottai, avviandomi in quella direzione, indispettita dal suo atteggiamento.
Per ogni passo avanti che facevamo, andavamo indietro di cinque.
Non pensare a questo ora..
Giusto. Dovevo rimanere concentrata sulla nostra missione:trovare il Cristallo Nero, qualunque cosa fosse, entro l'alba e portarlo a quella vecchiaccia.
Era più facile a dirsi che a farsi.
Dopo un po' che camminavamo, mi parve di sentire un rumore, quasi una voce.
《Rhys!》lo chiamai a bassa voce. Era qualche passo più avanti, le torce disegnavano strane ombre sulla sua ampia schiena.
Appena mi sentì, si girò velocemente con aria preoccupata.
《Cosa succede, Elie?》chiese perplesso dopo aver appurato che, in effetti, non c'era nessuna minaccia incombente.
《Ho sentito qualcosa.. Forse c'è qualcuno più avanti..》gli spiegai sempre sussurrando.
Lui guardò il lungo corridoio che si snodava davanti a noi ed inclino' la testa.
《Ora che me l'hai fatto notare sento qualcosa anch'io.. Ma non è una voce.. Sembrano quasi dei passi strascicati..》commentò indeciso《Andiamo avanti, ma rimaniamo in silenzio. Se c'è qualcosa che non va, stringimi la mano. È meglio parlare il meno possibile qua sotto》mi consigliò prima avvolgere la sua mano alla mia. La sua era forte e calda, mi trasmetteva uno strano senso si sicurezza.
Annuii con un cenno della testa e ci rimettemmo in viaggio.
Dopo un tempo imprecisato, arrivammo ad una sala; il nostro corridoio si apriva su un ampio salone circolare. Non c'era nulla di particolare, la sala era disadorna a parte due tavoli in pietra grezza, coi bordi frastagliati e taglienti, posizionati a destra rispetto a noi; ed un sarcofago, sempre in pietra, alla nostra sinistra.
Il lieve vocio che avevo sentito prima, adesso stava diventando più forte. Strinsi la mano di Rhys e lui subito si guardò intorno, forse in cerca di una via d'uscita. Avevamo solo due possibilità: tornare indietro oppure nasconderci.
Rhys optò per la seconda.
Mi trascino' dietro al grande sarcofago di pietra, ci acquattammo e mi fece segno di tacere.
Annuii convinta; per nulla al mondo avrei fiatato.
Il brusio diventò quasi uno schiamazzare; distinsi almeno un paio di voci che inneggiavano in una lingua a me sconosciuta ed incomprensibile.
Avevo promesso di stare in silenzio, ma non ferma. La curiosità mi divorava dentro come un verme si faceva strada in una bella e succosa mela.
Non resistetti e, rimanendo addossata alla tagliente parete, sporsi fuori la testa dal mio nascondiglio, giusto quel tanto che mi serviva per spiare.
Davanti ai miei occhi si stava svolgendo un bizzarro spettacolo: c'erano due.. uomini.. anche se non mi sembrava il termine giusto per descriverli, che trasportavano una lettiga, sulla quale era sdraiata quella che credevo essere una donna, almeno a giudicare dai lunghi capelli neri che fluttuavano liberi.
I due esseri erano strani; indossavano solamente una tunica bianca, lacerata da svariati graffi, avevano il volto raggrinzito come incartapecorito, le bocche erano uno sfregio scuro mentre gli occhi..
I loro occhi..
Semplicemente non esistevano.
Avevano le orbite vuote, due pozzi neri, come se qualcuno glieli avesse cavati per puro divertimento. Non capivo come facevano a sapere dove andare dato che camminavano a passo spedito.
La donna, invece, era imbavagliata e si dimenava in maniera scomposta, rischiando quasi di cadere dalla lettiga. I capelli ondeggiavano ad ogni suo movimento, sulla tunica scura spiccava il bianco dei legacci che le ammanettavano strettamente i polsi.
A quella vista ci vidi rosso.
Come potevo lasciarla lì? In mano a quei... tizi?
Probabilmente Rhys dovette intuire il corso dei miei pensieri perché mi prese per una spalla, tirandomi indietro.
《Cosa diavolo pensi di fare?》sibilo' arrabbiato. Gli occhi luccicavano nella penombra, due bagliori felini che avevano il potere di immobilizzarmi.
Ma non questa volta.
《Voglio salvarla!》gli sibilai i risposta.
Voleva che abbandonassi quella povera diavola al suo destino?
Visto chi erano i suoi carcerieri non credevo avesse un fato tanto roseo..
《Ma sei matta?!》Rhys era decisamente furioso. E decisamente contrario alla mia idea.
Lo guardai intensamente, sperando che capisse.
Ci vollero pochi istanti ed il suo sguardo da arrabbiato si trasformò in rassegnato.
Sospirò in maniera teatrale prima di espormi il suo piano.
![](https://img.wattpad.com/cover/78519378-288-k661433.jpg)
STAI LEGGENDO
La Città (prossimamente su Amazon)
FantasySe vi risvegliaste in un vicoletto di una sconosciuta Città, senza memoria e senza identità cosa fareste? La cover è un'opera di @backtowherewebelong 😊