Capitolo sei.

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Capitolo sei.

Sono difronte a questo specchio ormai da dieci minuti, sto fissando le mie braccia magre e mi rendo conto di quanto io sia dimagrita.
Adesso che alzo la maglietta noto la mia pancia piatta e abbassando lo sguardo noto quanto le mie gambe siano esili adesso.

Mi guardo allo specchio e vedo tutto ciò che non volevo essere.

Chiudo gli occhi nella speranza che una volta riaperti non vedrò ciò che vedo adesso.

Cinque secondi. Mi bastano cinque secondi e scomparirà questa immagine difronte a me.

I ricordi si impossessano di me.

Uno. Fare valigie ogni anno.

Due. Aerei.

Tre. Sballottata ovunque.

Quattro. Mia madre sempre assente.

Cinque. Il vomito che non riesco più a controllare.

Mi prendo ancora due secondi prima di riaprire gli occhi per inspirare e respirare.

Mi decido a riaprirli.

Niente da fare. Sono rovinata. Faccio di me dell'auto distruzione. L'immagine che riflette è sempre quella di dieci secondi fa.

Sposto lo sguardo verso il water e giuro che è l'ultima volta che sputo quella merda.

La mia anima è andata a farsi fottere probabilmente in mezzo a quello schifo che ho vomitato.

Sento arrivare una voce lenta, parte dal mio cuore e finisce dritta nella mia testa:
"Potresti essere felice veramente"

Potrei, ma non oso rispondo con gli occhi bagnati e l'anima assente.

Prima di uscire di casa e dirigermi a scuola decido di controllare il mio cellulare. Ieri non l'ho più toccato, sono rimasta a guardare le puntate di Grey's Anatomy e poi mi sono addormentata.

Apro snapchat e scorro nelle storie.

Thomas.

Brenda.

Mia cugina.

James. No aspetta! James? e io quando l'ho aggiunto?

No ovviamente si è aggiunto da solo, si può essere così stupidi? mi devo ricordare di mettere il codice così nessuno si può fare i cazzi miei.

Clicco la sua storia e mi spunta un gigantesco stupido sorriso quando vedo una sua foto che ritrae lui disteso a letto con il filtro del cane e la scritta "Buongiorno care! ma il buongiorno più speciale però a K"

Non smetto di fissare questa foto.
Il suo fisico palestrato, i suoi occhi, il suo sorriso e alcuni tatuaggi che si intravedono. È il ritratto della bellezza più assoluta.

E se fosse lui il piccolo spiraglio di luce che si inizia a intravedere nell'uscita infondo al tunnel?

Ignoro questi pensieri e apro la chat di snapchat per mandargli un messaggio.

"Ho visto la tua storia, prima di andare a scuola passo in un negozio di animali per comprarti i croccantini, nel frattempo non abbaiare troppo.
Ps: Spero tu sia meno cagna di Allison"

Non lo voglio fare gasare, speriamo che creda veramente che io sia indifferente a tutto questo.

Il cellulare squilla e rispondo vedendo che è Julie.

"Dimmi che hai un buon motivo per farmi iniziare a parlare a quest'ora" rispondo scocciata mentre mi dirigo nella mia auto.

Borbotta lamentandosi qualcosa di incomprensibile per poi iniziare a parlare a raffica "Senti la mia auto si è rotta cioè ha un guasto e-e l'autobus beh lo sai che passerebbe tra miliardi di secoli"

Ti trattengo e ti respiro .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora