Capitolo sette.

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Capitolo sette.

In questo tavolo regna il silenzio più assoluto e l'unica cosa che riesco a sentire è l'acuto e fastidioso rumore del cibo che si sgretola sotto i denti di Emily.

James è concentrato a far qualcosa sul cellulare e ogni tanto sento che mi fissa intensamente, Thomas è andato a parlare con il coach per degli allenamenti e Julie è da mezz'ora che mi fa cenno di spiegargli perché c'è tutta questa tensione.

Quando sono uscita da quell'aula ieri mi sono diretta immediatamente a lezione e dopo di che non ho più visto James. Durante la pausa ho preso una scusa per non andare con gli altri in mensa, dopodiché li ho evitati per tutto il giorno fin che stamattina non appena arrivata a scuola Julie ed Emily mi hanno inondata di domande per l'evidente tensione tra me e James.

Ed eccoci qua, nell'imbarazzo più totale mentre Julie si sbraccia per farsi notare.

Alzo gli occhi al cielo mimando un "Dopo ne parliamo" ma lei non sembra capire, ma come glielo devo dire? in turco?

"Dopo te lo dico" ripeto più lentamente scandendo le parole.

"È successo qualcosa tra te e lui?" dice indicando James.

"Dannazione Julie dopo ne parliamo!" e solo adesso mi accorgo che sto urlando.

Mi fa un sorriso nervoso guardando alla mia destra e quando mi giro mi accorgo che James ci guarda torvi.

"Sono ancora qui" dice alzando gli occhi al cielo.

Perfetto. Ci mancava solo questa figura di merda.

"Sai quanto me ne frega?" gli dico indifferente.

"Dal momento in cui parlate di me tipo in codice, come se niente fosse, volevo ricordarvelo, sai com'è" ribatte posando con forza la lattina di coca cola che stava bevendo.

"Quante manie di protagonismo, non sei certo il mio argomento preferito" ribatto a tono.

"Cazzo!" dice Emily afferrando dei fazzoletti con una mano sul naso.

"Ti esce del sangue dal naso Emily" le dico sdegnata.

"Alza la testa pressando il sangue con i fazzoletti" gli consiglia James.

"In questi casi la testa va abbassata per non far arrivare il sangue al cervello!" ribatto.

"Non è così! la testa non va mai abbassata se si perde del sangue" mi risponde a tono.

Julie sbuffa spazientita ed Emily fa per andarsene "Io vado in bagno per sciacquarmi".

"Ti accompagno! non ne posso più di sentire questi due discutere su qualsiasi cosa!" dice Julie alzandosi e dirigendosi fuori con Emily.

Siamo soli. Noi due. Dopo quella conversazione in quell'aula.

L'ansia è percepibile a km di distanza e l'aria è diventata irrespirabile.

In questo momento il silenzio parla perché le parole non possono.

Involontariamente mi giro per guardarlo e il mio cuore smette di battere per qualche secondo quando mi accorgo che lui mi stava già guardando.

Mi sta osservando, mi guarda come se non sapesse cosa fare, cosa dire, ma come se volesse stare con me o semplicemente rivolgermi la parola.

Vedo le sue labbra incurvarsi in un mezzo sorriso e sento di desiderarle arduamente sulle mie.

Maledizione all'effetto che mi fa.

"Allora capitano" rimbomba una voce nella mensa e quasi sobbalzo in aria perchè non mi ero accorta dell'arrivo di Thomas.

Ti trattengo e ti respiro .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora