Ciao carissime lettrici, volevo dirvi già da subito che mi dispiace aver pubblicato così tardi ma
mi è iniziata la scuola e sono davvero occupata, però non preoccupatevi perché farò il possibile per aggiornare presto.
Vi lascio al nuovo capitolo sperando che vi piaccia! baci❤️Capitolo dieci.
Afferro il cellulare che è sul comodino nell'intenzione di vedere che ora è ma la luminosità troppo alta annebbia la mia vista.
"Merda" esclamo nervosa.
Mi alzo dal letto e quando guardo l'orologio che è appeso nella mia stanza noto che sono le 5:30.
Probabilmente James si è alzato per andare in bagno.
Accendo la luce incamminandomi nel corridoio.
"James sei in bagno?" urlo per farmi sentire.
"Kat sei sveglia? sono in cucina" mi dice titubante.
"Ma che ci fai qua?!" gli chiedo non appena lo raggiungo.
"Non vedi?" indica il bicchiere che tiene in mano "Sto bevendo!"
"Come siamo simpatici di prima mattina" gli dico ironica.
"Si però questo simpaticone qui deve andarsene. Scusa se ti ho svegliata, per sbaglio ero inciampato su qualcosa, sai com'è era tutto buio" si alza andando verso la mia stanza.
Cosa??!?! ho capito bene? sta andando via?
Mi sento una stupida, mi sono illusa per la milionesima volta. Credevo che restasse come lui mi aveva detto ieri sera, che andassimo a scuola insieme, e invece lui è nella mia stanza, mentre si mette le scarpe per andare via.
Odio il rapporto che c'è tra me e James, non c'è mai nessuna sfumatura, o è tutto bianco o è tutto nero.
Ma il problema sono io, mi illudo di essere importante per qualcuno e poi bam questo trova il modo di sbattermi in faccia indirettamente che non è vero.
"Grazie per la bella serata" serra la mascella guardando in basso.
Non gli rispondo, mi volto andando verso l'ingresso e gli apro la porta.
"Buona giornata" gli dico fredda.
Va via camminando con lo sguardo basso, per un momento si gira come se volesse dirmi qualcosa, ma poi si volta continuando a camminare ed io chiudo la porta.
In questo momento vorrei prendermi a schiaffi da sola, le cose che mi ha detto ieri erano tutte frasi di circostanza, ed io che un po' ci speravo.
Sono una stupida.Improvvisamente sento il rumore che emettono le chiavi dentro la serratura della porta. Questa è sicuramente mia madre.
Entra squadrandomi dalla testa ai piedi e noto il suo viso dubbioso "Perché quel ragazzo è uscito in piena notte da casa nostra" tuona sbattendo forte la porta.
Sbruffo voltandomi per andare nell'altra stanza ma lei continua ad urlare.
"Non ti devi permettere di far entrare in casa nostra e senza il mio permesso i ragazzetti che frequenti! non hai già imparato abbastanza da Cameron? i maschi sono tutti uguali" grida.
"Datti una calmata! stai svegliando tutto il quartiere. Non deve interessarti ciò che faccio, non osare parlare più della mia relazione con Cameron" sbotto.
"Finché sei in casa mia devi darmi delle spiegazioni"
"Non c'è niente da spiegarti, il professore ci ha assegnato un progetto a coppie ed è venuto per svolgere il compito, si è fatto tardi ed è rimasto a dormire qui. Stop" mento.
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Ti trattengo e ti respiro .
أدب نسائي"Ho ancora la forza e guarda che ne serve per rendere leggero il peso dei ricordi. " Kate Wilson, viene sballottata come un pacco postale in qualsiasi città per il duro lavoro della madre che le porta a trasferirsi quasi ogni due anni in ogni parte...