Capitolo otto.

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Ciao carissime lettrici, volevo iniziare questo nuovo capitolo ringraziandovi di cuore perché non so se lo avete già visto ma la mia storia è arrivata a 1mila visualizzazioni, e tutto questo, ovviamente è merito vostro.   In onor di questo traguardo ho cambiato l'immagine di copertina, fatemi sapere se vi piace.
Quando ieri mattina aprendo wattpad ho letto il numero sono rimasta sbalordita, non pensavo che la mia storia venisse apprezzata così tanto, mi avete fatto cominciare la giornata col sorriso.
Sappiate che apprezzo tutti voi nello stesso modo in cui apprezzate la mia storia, grazie! grazie! e ancora grazie!
è davvero rincuorante sapere che ciò che scrivo vi trasmette qualcosa e che vi appassiona, vi sembrerà assurdo, ma tutto ciò mi ispira.
   Grazie mille.

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Capitolo otto.

Il rumore assordante delle chiavi che sono appena cadute per terra rimbomba per tutta la casa e sono sicura che il mio volto è sbiancato ma anche pieno di rabbia.

Com'è piccolo il mondo quando si tratta di incontrare gente che mi sta sul cazzo, ma proprio qui? proprio a casa mia? cosa ci fa lei qua?

"Kat dove sei finita non ti trovavo più" dice Allison con solita voce cantilenante e fastidiosa.

Stava chiacchierando con mia madre nel divano che adesso è rossa in viso dalla rabbia mentre mi squadra dalla testa ai piedi e solo adesso realizzo che sembro una zingara ubriaca.

"Appunto!" dice mia madre alzandosi in piedi "vorrei proprio sapere cos'è questa novità che torni a casa in questo stato e in piena notte" continua con voce severa.

Le direi che di me non sa tante cose, che non si dovrebbe stupire di niente e che non dovrebbe lamentarsi dato che non c'è mai, ma con un po' di autocontrollo me ne sto zitta perché non voglio far provare nessuna soddisfazione ad Allison.

"Allison credo che dovresti andartene" le dico minacciosa.

"Kat che ti prende? dovevi starti con me alla festa, l'avevo detto di non allontanarti" ribatte con un sorriso ipocrita facendo per alzarsi e venirmi incontro, ma quando vede che la fulmino con lo sguardo si risiede.

"Oh sì certo" dico con una risatina provocatoria "Seguiamo tutti Allison, non c'è nessuno meglio di lei che può insegnarci come prenderci malattie veneree, vuoi che venivo a scoparmi tutti i tizi presenti proprio come hai fatto tu?" ribatto irritata.

Il sorriso che aveva due secondi fa svanisce, ha il viso rosso dalla rabbia e la sento deglutire forte, adesso il sorriso soddisfatto spunta a me.

"Kat sono sicura che hai bevuto troppo e che domani ti sarai pentita di aver alluso determinate cose" dice alzandosi per andarsene.

Mia madre ha lo sguardo duro e disgustato dalle parole che sono uscite dalla mia bocca.

"Grazie cara sei stata gentile a preoccuparti tanto per me e Kate, sono sicura che domani ti chiederà scusa" e quando dice l'ultima parola mi guarda minacciosa.

"Non si preoccupi signora, ero preoccupata quanto lei e volevo avvisarla" risponde Allison con il sorriso più falso che abbia mai visto.

Fa per aprire la porta ma nota le chiavi che sono per terra, le rialza porgendomele e dicendo "Ti sono cadute le chiavi Kat".

Ti trattengo e ti respiro .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora