Mi giro nella direzione dalla quale proviene la voce e mi ritrovo davanti il ragazzo total white. Non capisco che ci faccia qua fuori dal momento che dovrebbe essere sul palco a cantare.
«Che ci fai qua? Non dovresti cantare ora?» Chiedo infatti.
«Sono venuto a fumarmi una sigaretta e no, non è il mio turno. Devo cantare più tardi, ora c'è Luca sul palco.» Risponde tirando fuori una sigaretta dal pacchetto e sedendosi sul marciapiede, di fianco a me.
«Guarda che ti sporchi i pantaloni principino!» Esclamo ridendo.
«Eh daje..» Dice sfoggiando un labruccio tenerissimo. «Comunque Valerio Apa, piacere.» Continua tendendomi la mano sinistra. «Tu sei Benedetta se non sbaglio..» Dice rivolgendomi una domanda indiretta.
Afferro la sua mano. «Esatto, Benedetta Spanu.» Concordo stringendola e sorridendogli amichevolmente.
«Sarda?» Mi chiede poi. «Ovvio!» Esclamo. «Tu, de Roma?» Domando invece io. «Yaa.»
Mi rivolge un sorriso e dopo aver acceso le nostre sigarette, iniziamo a fumarle lentamente.«Comunque sai una cosa, bella bimba?» Chiede sbuffando il fumo e rivolgendo lo sguardo nella mia direzione.
«No, illuminami con le tue parole.» Rispondo sarcastica facendo subito dopo un tiro.
Ride. Sì, proprio una bella risata. «C'hai un culo che, minchia, toglie il fiato. È 'na bomba!» Escalma lui, mentre io sollevo un sopraciglio scioccata.
«Molto fine, devo dire. E comunque dovrei prenderlo come un complimento?» Domando poi.
«Se vuoi.» Risponde con un sorrisetto malizioso stampato sulle labbra.
«Poi quand'è che mi avresti guardato il culo tu?» Chiedo ancora aggrottando la fronte.
Questa domanda non fa altro che far allargare il suo sorriso da pervertito.Scuoto la testa e torno a fumare la mia adorata sigaretta.
Però ha ragione il ragazzo al mio fianco: anch'io sono sempre stata convinta di avere un bel lato b, e ciò ne è la prova.«Vuoi sapere un'altra cosa?» Domanda ridacchiando mentre per poco non si strozza.
«Dai, spara principino.» Lo incito.
«Stamattina stavo per mettere sotto, con l'auto, una ragazza molto simile a te, con un culo molto simile al tuo e.. e nulla.» Finisce lui.
«Brutto bastardo! Eri tu! Mi stavi per uccidere!» Urlo rivolta al ragazzo al mio fianco.
«Calmina tesoro. Chiariamo un paio di cose.» Inizia tornando un minuto serio. «Primo, sei tu che te sei messa a correre come una pazza; secondo, non hai minimamente guardato la strada, cattiva bambina; -dice rivolgendomi un sorrisetto- e terzo, me stavo pe' pija un infarto pe' colpa tua!» Grida anche lui l'ultima frase.«Ser è il tuo momento, devi entrare.» Annuncia -interrompendo il nostro discorso- un uomo uscito dalla porta sul retro.
Valerio sbuffa per poi spegnere il mozzicone della sigaretta sotto la suola della scarpa. Si alza, scuote il suo bel -si fa per dire- di dietro e mi rivolge un sorriso appena accennato. «Ci vediamo dopo, eh. Ci conto!» Dice per poi schiacciarmi un'occhiolino e rientrare nel locale.
Finisco anch'io la mia sigaretta e torno dentro al locale.
Rimetto dentro la borsa il pacchetto delle sigarette e poggio il cardigan vicino ad essa.
Torno al bancone dove trovo Andrea che conversa tranquillamente con una ragazza. Qualcuno qui ha rimorchiato oggi. Penso mentre mi avvicino al mio collega.Sul palco come previsto c'è il ragazzo con cui stavo parlando sino a qualche minuto prima.
I suoi movimenti sono davvero sexy, si muove in modo perfetto, sempre a tempo col ritmo della canzone.La canzone che sta cantando in questo momento -da ciò che mi è stato riferito da un cliente- si chiama Pieni.
È davvero stupenda, le parole sono magnifiche e questa è una delle poche volte in cui rimango zitta ad ascoltare una canzone. Ad ascoltare attentamente le parole di una canzone."Siamo nati a mani vuote e moriremo pieni, pieni di sogni, pieni di problemi." Questa è la prima frase che mi colpisce della canzone. Non sò perché però mi colpisce.
"La mia ragazza nuova è oh wow." Proprio come aveva detto durante le prove. La sua ex -da ciò che avevo sentito- tornava in tutte le sue canzoni.Già che è un tipo abbastanza scopabile in più scrive anche dei testi stupendi, che si vuole di più? È la perfezione reincarnata in una persona.
Perfezione che non fa per me, questo è poco ma sicuro.
Ogni volta finisco per innamorarmi dei ragazzi sbagliati. Non che in questo caso mi sia innamorata, chiariamoci, ma ogni volta è sempre la stessa storia. Esco con un ragazzo apparentemente perfetto, mi inizia a piacere, succede quel che succede e dopo sparisce come per magia. E io ovviamente rimango paccata. È proprio per questo motivo che ho diciso di lasciar perdere e abbandonare totalmente il campo "amore". Non fa per me, ecco tutto. Anche se le mie amiche e la mia famiglia mi ripetono sempre che sono una bella ragazza -cosa di cui sono in parte convinta- non riesco a trovare un ragazzo che mi ami per ciò che sono veramente. Probabilmente la finirò zitella a settant'anni con novecento gatti da accudire. Come la gattara dei Simpson, per intenderci. Senza figli, senza marito. Però sarò la zia di tutti.
Oppure la vita potrebbe stupirmi portandomi un ragazzo che mi faccia cambiare le idee riguardanti l'amore. Nah, sarebbe troppo da film romantico o fan fiction. Il problema è che io non vivo né in un film né in una fan fiction. Questa è la pure e semplice reatà.Sospiro per poi servire un cliente appena arrivato al bancone.
[...]
Sono le 2:06 e i rapper hanno appena terminato di cantare. I clienti stanno iniziando ad uscire dal locale e, in poco tempo, quest'ultimo si è già svuotato.Mentre con Andrea iniziamo a ritirare tutti i bicchieri dai tavoli, ripenso ad una canzone che ha cantato Valerio stasera. Si chiama Giorni bui ed è quella che mi è piaciuta di più fra tutte. Forse sono state le parole, forse è stato il ritmo; fatto sta che è quella che ho preferito.
Dopo aver ritirato tutti i bicchieri e averli portati in cucina vado a pulire il bancone.
Sono stanca morta. Forse questa è la prima volta -in un anno che lavoro qua- che ci sono stati così tanti clienti. Ed è anche la prima volta che terminiamo così tardi di sistemare tutto. Di solito all'una e un quarto abbiamo già terminato, ma va beh.A esattamente le 2:47 abbiamo finito.
Prendo la borsa dal mio stipetto e infilo il cardigan per poi arrotolarmi un foulard -che era nella borsa- intorno al collo.
Sistemo i capelli meglio sulle spalle e vado a salutare il mio collega e il mio capo che sono sul retro con gli altri ragazzi.«Buonanotte a tutti! Io vado a casa.» Saluto con un cenno della mano e un sorriso.
«Ti accompagno se vuoi.» Si offre Andrea, prendendomi da parte, dato che sà che devo tornare a piedi da sola.
«No no tranquillo Andre, non ce n'è bisogno.» Declino gentilmente la sua offerta.
«Non torni a casa da sola a quest'ora.» Ribatte ancora il mio collega.
«Quante volte l'avrò fatto!» Mi lamento sollevando le braccia al cielo e voltando gli occhi nella stessa direzione.
Il ragazzo davanti a me sbuffa e, infine, si arrende. «Fa' come vuoi.»«Se vuoi ti posso riaccompagnare io.. se non ti dà fastidio.»
* * *
Ciaooo belleee👅
Non sò che dire... Quindi boh. Fatemi solo sapere cosa ne pensate del capitolo.🎈
A presto xxP.S. Sorratemi gli eventuali errori grammaticali😘
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•Giorni bui• SERCHO
FanfictionBenedetta, una ragazza semplice che dopo varie delusioni in amore decide di abbandonare per un po' questo "campo". Valerio, un ragazzo sempre solare, divertente e a tratti dolce nei gesti. Si incontrano. Valerio riuscirà a far cambiare idea a Bened...