«Come mai l'hai chiamato Matisse?» Chiede a circa metà della seconda rampa di scale.
Ridacchio un po' per poi parlare. «Ci sono due motivi per cui l'ho chiamato così.» Inizio coccolando il cucciolo tra le mie mani. «Spara.» Dice il ragazzo sorridendo.
«Il primo motivo è perché mi piace il nome. Il secondo è perché da piccola guardavo sempre il cartone animato della Disney, gli Aristogatti, e c'era il gattino tigrato che si chiamava così. Poi Matisse sia nel cartone che nella realtà era un artista, un pittore e, come presumo tu abbia capito, amo l'arte.» Rispondo alla sua domanda per poi girarmi a guardarlo.Sorride sicuramente intenerito dal secondo motivo.
Continuiamo a salire le scale per poi fermarci alla fine della terza rampa. Attraversiamo il solito e noioso corridoio per poi bloccarci davanti alla porta di casa mia.
«E comunque sei davvero tenera in pigiama e tutta spettinata.» Dice Valerio poggiangosi con una spalla al muro e sostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Rido. «Lo penso anch'io!» Esclamo per poi spingerlo dentro il mio appartamento con non molta delicatezza.Lo accompagno in salotto e gli mollo Matisse in mano. Corro poi in camera, prendo la sua giacca -posata vicino al mio vestito- al volo e torno in salotto. Lo trovo comodamente seduto sul divano, con indosso gli occhiali e lo sguardo perso nel paesaggio fuori dalla finestra.
Il cucciolo, nel frattempo che io analizzo il bono adaggiato sul mio divano, sta tranquillamente girando da una parte all'altra.
«Vale tieni!» Escalmo facendolo risvegliare da chissà quale pensiero e tirandogli poi la giacca in pieno viso.
«Ha il tuo odore...» Sussurra con ancora la giacca sulla faccia.
Mi avvicino a lui e gliela sposto in modo da poterlo vedere negli occhi. «Vuoi dire che puzzo?» Chiedo socchiudendo gli occhi.
«Voglio dire che ha il tuo profumo.» Risponde con lo stesso tono e lo stesso sguardo appena usato da me.Pronuncio un "Ah, capito" annuendo e mordendomi il labbro. Mi allontano da lui notano la nostra troppa vicinanza. «Vuoi qualcosa da bere? Coca, aranciata, chinotto, bitter, qualcosa?» Chiedo scuotendo leggermente la testa.
«Un bicchiere d'acqua, grazie.» Risponde semplicemente.
«Veramente il ragazzo meno esigente che conosca.» Dico fissandolo a braccia conserte.
«Per ora.» Mormora lui tornando a guardare fuori dalla finestra.Mi dirigo subito in cucina a prendere ciò che mi è appena stato chiesto.
Valerio POV
Okay, questa ragazza è strana, molta strana. Penso dopo esser stato risposto in quel modo così brusco dopo aver ammesso -più a me stesso che a lei- che potrei interessarle. È strana, scorbutica, lunatica e a tratti antipatica. Però se la prendi bene e se non ha i coglioni girati di suo è gentile, dolce e simpatica. Una ragazza con cui si può tranquillamente parlare di tutto. È tutto in base a come le gira la luna. È quello il suo problema, la luna.
Dopo questo suo cambiamento di umore si è subito scusata ed è tornata la normale ragazza con cui ho parlato ieri. Ieri per la maggior parte del tempo, perché poi ci son stati certi momenti di scorbuticità sproporzionati.
Però devo anche ammettere che potrebbe interessarmi, e non poco. Dopo Serena e in seguito Jessica, sto tentando in tutti i modi di trovare una ragazza con cui avere un rapporto stabile e penso che anche lei cerchi la stessa cosa.Tutto ciò lo penso dopo essermi seduto sul suo divano.
Ieri sera non l'ho potuto notare, però casa sua è davvero molto carina. Semplice e piccolina ma carina. Poi la vista che si ha dalla finestra del soggiorno è a dir poco stupenda. Mi ci incanto e per poco non sento la ragazza tornare dalla cucina con in mano ciò che poco fà le ho chiesto.Benedetta POV
«Tieni Mister.» Dico poggiando il bicchiere d'acqua sul tavolino davanti alla poltrona sulla quale è seduto Valerio. «Grazie.» Dice semplicemente per poi sollevarsi gli occhiali da sole e prendere il bicchiere dal tavolo.Lo guardo -o per meglio dire, fisso- mentre beve e anche ora è veramente bello. Oggettivamente non si può negare che sia un bel ragazzo, però non sò, non credo sia il mio tipo.
«Sei sola?» Chiede di punto in bianco.
«In che senso?» Domando non capendo la sua richiesta.
«In casa, ora, sei sola?» Chiede ancora ridacchiando.
«Ah.. Comun-»
«Comunque no! Ci sono anch'io!» Esclama Carolina interrompendomi e uscendo da chissà dove.
«Ah ecco. Ciao Caro.» La saluta Valerio mentre si alza per abbracciarla.
«Ma non c'era anche Sofia prima?» Domando alla mia coinquilina. «Qui prima ci sono tutte poi non c'è nessuna. Prima non c'è nessuna poi c'è una festa con novemila persone. Boh.» Borbotto quasi impercettibilmente.
«No, non c'è. È uscita poco fa. È venuto Matteo a prenderla, deve restare da lui a Cinisello per un paio di giorni.» Risponde la mia amica. «Da quanto ho capito.» Aggiunge poi sollevando le mani al cielo.Il ragazzo davanti a me ridacchia per l'espressione da pura pettegola della mia amica. Scuoto la testa per poi sedermi sul divano, affianco alla poltrona.
«Ah, voi adesso uscite perché deve venire il mio moroso e vorrei casa libera.» Dice la mia amica sorridendo angelicamente alla fine.
«Se non voglio uscire.. con lui?» Chiedo indicando Valerio e sollevando un sopracciglio. «Uscirai comunque!» Esclama lei facendomi sollevare dal divano e spingendomi verso il bagno.Mi lavo in tempo record: in soli dieci minuti. Merito una medaglia da parte di Obama, quasi quasi.
Corro in camera dove mi metto l'intimo e a fatica infilo un paio di skinny jeans. A fatica perché ho caldo e loro non salgono per via del sudore. Mi sono appena fatta la doccia e sto di nuovo sudando. Bello.
Infilo la prima maglietta che trovo. È corta, bianca e con dei disegni ottici in nero. Slego i capelli da quel povero chignon praticamente distrutto e li pettino con la spezzola. Un filo di mascara e un po' di profumo, prendo la borsa e via. Sono pronta.Torno in salotto dove trovo Valerio ad aspettarmi in piedi. «Hai tutta questa fretta di uscire?» Chiedo aggrottando la fronte. «No è l'amica tua che c'ha fretta de scopa'.» Risponde lui infilando le mani dentro le tasche dei jeans.
Ridacchio per la sua affermazione e lo prendo a bracetto. Dopo aver salutato la mia coinquilina con un bacio sulla guancia, usciamo.
* * *
Buonasera, o meglio notte.. 😒
Cooomunque sono riuscita ad aggiornare, amatemi. 😊👌
Cosa ve ne pare di questo capitolo? Fatemi sapere care patate (non pensate male).👅
Buonanotte e ciao.✨
A presto xxP.S. CIOÈ, SIAMO ARRIVATE A PIÙ DI 700 VISUALIZZAZIONI? VI AMO.
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•Giorni bui• SERCHO
FanfictionBenedetta, una ragazza semplice che dopo varie delusioni in amore decide di abbandonare per un po' questo "campo". Valerio, un ragazzo sempre solare, divertente e a tratti dolce nei gesti. Si incontrano. Valerio riuscirà a far cambiare idea a Bened...