Capitolo 17.

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[Scusate gli eventuali errori. Non avevi voglia di rileggerlo. Bye bye.]

«Comunque hai il pacco in evidenza con quei pantaloni, Apa.» Dico una volta scesa dall'auto.

Indossa un paio di skinny chiari molto aderenti, una maglietta color porpora e le Vans e il capellino abbinati alla t-shirt.

«Ciò vuol dire che l'hai guardato?» Chiede furbo assottigliando gli occhi.
«Emm, no.. Ma si vede da lontano!» Giustifico la mia frase precedente.
«Se se farò finta di crederci.» Dice per poi assumere la sua solita posa: mani in tasca e testa alta.
«Senti non è colpa mia se al posto dei pantaloni ti metti dei leggins e di conseguenza il pacco è in bella vista.» Dico ancora scuotendo leggermente la testa.
«Mi metto i pantaloni che voglio. Poi i leggins costano molto e mi piacciono. Okay? Ciao.» Mi guarda socchiudendo gli occhi e muovendo la mano destra. «Ah, e poi per te quindi una bella vista!» Esclama guardandomi in modo malizioso.
«Senti, Fanculo.» Ribatto muovendo leggermente la mano sinistra.

Inizia a ridere e mi abbraccia. Non ricambio subito l'abbraccio. Non sono abituata a queste dimostrazioni d'affetto e lui infatti se ne accorge, scogliendolo immediatamente. «Scusa..» Dico leggermente imbarazzata mordendomi il labbro. «Tranquilla non è nulla.» Dice lui con un sorriso.

Ci avviciniamo all'entrata del ristorante dove ci sono gli altri ad aspettarci. Poco prima di arrivare da loro Valerio si gira verso di me e chiede «Beh, lo vuoi ritirare?» Lo guardo in modo perplesso. «Cosa?» Chiedo infatti. «Il pacco, è appena arrivato.» Risponde indicando le sue parti basse per poi iniziare a ridere come un coglione. «Porco!» Esclamo tirandogli uno scappellotto sulla nuca e aggiungendomi alla sua risata.

Arriviamo dagli altri e dopo averli salutati, entriamo nel ristorante.
[…]
Abbiamo appena finito di mangiare la pizza e ora i ragazzi stanno scegliendo che dolce ordinare. Io personalmente sono piena e sento che tra poco scoppio. «Io passo!» Dico sollevando il fazzoletto da sopra le gambe e poggiandolo sul tavolo.
«Madò! Sempre co' 'sta storia di restare in linea voi ragazze. Fissate..» Si lamenta Valerio dopo la mia affermazione.
«Ma che te ne frega a te?» Chiedo leggermente scocciata e fin troppo acida.
«Beh, scusa eh. State bene così come siete e vi lamentate sempre di essere grasse. Tu non lo sei, cazzo. Mangialo quel fottuto tiramisù.» Esclama lui muovendo le braccia.
Rido per la sua espressione per poi parlare. «Non è che non mangio il dolce perchè sono a dieta o cazzate varie, ma semplicemente sono piena.» Dico aggrottando leggermente le sopracciglia e ridendo ancora di più insieme ai miei amici.

Conclude lui questa sorta di mini-litiglio con un semplice "Ah" sommesso. Lo guardo e scuoto leggermente la testa in modo divertito mentre il ragazzo davanti a me mangia -o meglio sbrana- una fetta di cheesecake.

Continuiamo a parlare del più e del meno sino a quando tutti non hanno terminato il loro dessert.
Andiamo poi a pagare e ci dirigiamo verso le vetture parcheggiate nel parcheggio sul retro.

«Che si fà ora regà?» Chiede Luca poggiandosi alla sua moto. «Si và a ballare, o andiamo a fare un giro in centro o...» Sta dicendo quando Sofia lo blocca per poi iniziare a parlare.
«Dal momento che Matteo è da secoli che non mi ci porta,» Dice fissando con uno sguardo assassino il suo fidanzato subito dopo aver incrociato le braccia sotto al seno. «che ne dite di andare al bowling?» Chiede euforica sollevando il sopracciglio sinistro. 

La guardiamo tutti con un'espressione tre la perplessa e l'incredula. Io ho alzato entrambe le sopracciglia, il ragazzo al mio fianco scuote leggermente la testa, mentre Matteo si porta una mano sulla fronte.
Ci fissiamo tra di noi e dopo un lungo sospiro parlo. «Seriamente vuoi andare al bowling?» Domando poggiando la schiena alla Smart di Valerio.
«Sì, che c'è di male?» Chiede di rimando lei. «Io direi tutto dato che l'ultima volta che siamo stati al bowling eravamo insieme e non avevi neanche la minima idea di come si tenesse una palla..» Rispondo agitando di lato il dito destro. Carolina e Luca annuiscono concordando con la mia risposta.

«Ma.. ma.. Non è vero!» Esclama lei scocciata e lasciando cadere le braccia lungo i fianchi. «Amò diglielo che non è vero e che sono migliorata!» Dice rivolgendosi al suo fidanzato.
Lui solleva la mano che precedentemente era sugli occhi per rivolgere l'attenzione alla sua signora. «Beh, dipende da cosa intendi quando dici che sei migliorata..» Dice di rimando lui con un sorrisetto malizioso.

Scoppiano tutti e cinque, tranne la ragazza a cui è rivolta l'affermazione, in una risata incontrollabile. «Dai scherzo, tesoro!» Continua subito dopo tra le risate, il ragazzo andando ad abbracciare la sua fidanzata.
Sofia scuote la testa e ci guarda in modo serio affermando poco finemente un "Siete dei cazzo di rincoglioniti".

«Oggi a quanto pare sono tutti in vena di battute squallide..» Affermo girando leggermente la testa verso destra e fissando il ragazzo al mio fianco che sogghigna.

Dopo aver ristabilito un certo ordine ed esser tornati ad una tranquillità tutto sommato normale decidiamo di far felice Sofia. Saliamo ognuno sul mezzo di trasporto utilizzato per arrivare al ristorante e partiamo verso il bowling più vicino. È a circa mezz'ora di distanza dal luogo in cui eravamo sino a qualche minuto prima.

Arriviamo e come di routine quando si va al bowling, andiamo a prendere le scarpe del nostro numero per poi formare le squadre. «Io non sò giocare!» Passa Carolina sedendosi su un divanetto. «Io sto con la mia donna.» Dice invece Luca sedendosi vicino alla mia amica e circondandole le spalle con un braccio.
Noi quattro rimasti ci guardiamo per poi decidere chi avrebbe fatto il primo tiro.
[…]
«Ho vinto e voi no!» Canticchia Matteo strisciando i piedi e tentando di imitare Michael Jackson. Non riuscendoci, ovviamente.
«Eh, mo non te credere.» Sbuffa Valerio infilando le mani nelle tasche dei pantaloni.
«Questa è pura invidia nei confronti della mia bravura, bei tesori.» Continua Veggie autolodando il fatto di essere bravo in questo gioco.

Scuoto la testa per poi dirigermi verso l'uscita -solo dopo aver rimessi le scarpe a posto-. Usciamo all'esterno e noto subito la differenza di temperatura. Dentro c'era un bel calduccio e fuori c'è praticamente il ghiaccio totale. Per essere già ottobre sta facendo ancora bel tempo malgrado la notte le temperatura calino notevolmente.

Mi infilo il cardigan per poi sfregarmi ripetutamente le braccia. Il mio tentativo di riscaldarmi fallisce miseramente.
Poco dopo sento un braccio posarsi sulle mie spalle e avvolgerle in una sorta di abbraccio. Ecco, così si sta già meglio.
Mi giro nella direzione del possessore del braccio sorridendo e ringraziando del gesto. «Ti riaccompagno a casa?» Mi chiede poi Valerio all'orecchio. «Sì, se non ti disturbo..» Rispondo titubante.
«Ma quale disturbo!» Esclama lui convinto. «Dai andiamo.» Dice poi avvicinandosi alla sua macchina.

* * *
Ciaooo!😛
Prima di tutto vorrei dire: sì, sono viva😥!
Non sò ancora in che condizioni sono, però sono viva.
Amatemi sono riuscita a finire il capitolo e aggiornare -dopo circa una decina di giorni(?)-🌸.
(Tanto lo sò che mi lovate😋)

Comunque passiamo al capitolo.
Che ve ne pare?✨
Qui ⬆ c'è la serata dei nostri sei b3ll1ss1m1 e c4r1ss1m1 amichetti.
Okay sto vaneggiando, ma dettagli.

Siete tutte bellissime e nulla, ciao!!1!1!!!1!
A presto xx🐝

P.S. Abbiamo raggiunto e superato le 1k di visualizzazioni. Cioè, io vi
A D D D O R R R O H H😍😍😍.
(Sì, lo sò, le doppie random fanno figo😏 ihihi😏)
(Ri-ciao😙)
P.P.S. Lasciate perdere la foto del capitolo: momento disagio misto a cazzeggio😒😊.

•Giorni bui• SERCHODove le storie prendono vita. Scoprilo ora