Capitolo 11.

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«E quale sarebbe la sua idea, sentiamo. Se coincide con la mia allora semo apposto.» Dice con un sorriso malizioso sfregando le mani.
«Dubito che coincidano.» Continuo avvicinandomi pericolosamente a lui.
«Spara!» Esclama il moro davanti a me.
«Mi porti a vedere Alice attraverso lo specchio?» Chiedo facendo gli occhi dolci e tirando fuori il labruccio.
«Mi smonti così.» Ammette ridacchiando e scuotendo la testa. «Comunque dai andiamo.» Dice per poi andare verso l'auto.

Dopo una buona mezz'ora siamo arrivati al cinema e, nel frattempo che lui compra i biglietti, io vado a comprare i pop-corn. Anche se abbiamo appena finito di mangiare, i pop-corn mentre si guarda un film, ci vanno sempre. Sono d'obbligo.
Poco dopo me lo ritrovo affianco che muove i biglietti in aria.
Aspettiamo l'orario d'ingresso in sala chiacchierando, cosa che abbiamo fatto per tutta la sera. «Ti dico solo una cosa Apa.» Inizio fissandolo. «Non provare neanche lontanamente a mettere un tuo braccio sopra la mia spalla durante il film, sennò te lo amputo. A te la scelta.» Finisco con un sorriso angelico.
«E chi te cerca, sorè?» Chiede ridendo mentre solleva le mani in segno di resa.

Poco dopo ci alziamo ed entriamo in sala. Fila F numeri 12-13. Cerchiamo i nostri posti guardando i numeri sulle poltroncine con la torcia del telefono. Dopo averli trovati, ci accomodiamo uno di fianco all'altro. Metto i pop-corn tra i due posti e aspettiamo che il film inizi.
[…]
A neanche metà film avevo già praticamente finito i pop-corn. Valerio mettendo la mano dentro il loro contenitore e non trovandone si era girato verso di me dicendo «Che te li sei già mangiata tutti?» Feci una smorfia che lui neanche vide e mi scusai. Subito dopo aveva poggiato la sua mano sulla mia e l'aveva accarezzata tornando a guardare il film. Sospirai sottreando la mia mano al suo tocco e feci la stessa cosa.

Ora il film è appena terminato e stiamo uscendo dalla sala. Appena fuori butto il contenitore di carta nel cestino e mi avvicino a Valerio.

Il film è veramente stupendo. Non sò dire se è più bello questo o il primo, Alice in the Wonderland. Entrambi sono veramente bellissimi e gli attori eccellenti. Ma vogliamo parlare di quanto è figo Jhonny Depp? Cioè parliamone. Il cappellaio matto in questo film sembra anche più matto. È un attore eccellente, un vero mito.

«Pischè..» Mi richiama il ragazzo al mio fianco, una volta fuori dal cinema. «Dime.»,«A che stai pensando?» Chiede guardando la strada davanti a sé a testa alta e con le mani dentro le tasche dei pantaloni.
«A quanto è figo Jhonny Deep.» Rispondo sinceramente al moro. Sul suo viso compare una smorfia di contraddizione.
«Secondo me, non è poi così figo come dici tu.» Ecco appunto.
«Certo perché tu dai una valutazione maschile. Io ne dò una femminile. È diverso, molto diverso.» Ammetto contestando la sua affermazione. «E comunque oggettivamente non puoi dire che non sia un genio quel tipo. Oggettivamente dico.» Dico ancora mentre con una mano tengo la tracolla della borsa e l'altra la muovo freneticamente in aria.
«Sì, okay. Oggettivamente è così, è figo ed è un grandissimo interprete nulla da dire, però soggettivamente non è tutto sto gran ché.»
Annuisco dando ragione ai suoi pensieri.

Camminiamo ancora un po', poi svoltiamo l'angolo e ci ritroviamo la macchina di Valerio proprio davanti agli occhi. Ci avviciniamo ad essa ma prima di entrare il ragazzo mi blocca.
«Hey, vuoi che ti riporti a casa o..» Inizia a dire quando lo fermo. «O...?» Chiedo al moro. «O andiamo a fare una passeggiata in centro?» Domanda lui.
Sorrido per poi dire che va benissimo la seconda possibilità. Domani mattina tanto non ho neanche dei corsi in Accademia quindi tanto vale restare ancora un po' col ragazzo.

Passo dall'altra parte della macchina e prendo sotto braccio il ragazzo al mio fianco. «Ma che stai a fà?» Chiede lui divertito. «Ho freddo...» Sussurro quasi impercettibilmente al suo orecchio. «Potevi dirlo prima, no?» Domanda retorico lui.
Si stacca da me, si sfila la giacca e me la poggia sulle spalle. «Tecnica infallibile per far colpo, giusto Apa?» Chiedo subito io. «In un'altra situazione sarebbe anche potuta esserlo, ora è solo gentilezza e rispetto nei confronti di una bella donzelletta.» Risponde posando le mani sulle mie spalle e fregando leggermente per riscaldarmi.
«La donzelletta che vien dalla campagna, certo..» Dico spostando lo sguardo in un punto impreciso alle sue spalle, mentre lo sento ridere.

Mi riprende a braccetto e riprendiamo a camminare verso una meta a me sconosciuta.

Valerio tutto sommato è simpatico, gentile ed è anche un ragazzo molto semplice. È così come lo si vede. Certo avrà anche lui dei lati imprecisi e particolari del suo carattere, proprio come me.
Per tutta la sera non ha fatto altro che farmi ridere e divertire. Ci sono stati ovviamente dei momenti in cui abbiamo affrontato degli argomenti più seri. Ad esempio durante la cena quando mi ha parlato, seppur in maniera breve e sintetica, del suo passato.
Sono comunque molto contenta di aver accettato di uscire con lui e di aver infranto la promessa fatta a me stessa.
Forse Valerio potrebbe realmente essere l'eccezione che aspettavo che la vita mi portasse. Forse sarebbe riuscito a farmi credere nell'amore. O forse, cosa molto più probabile, ho bevuto troppo e mi sto facendo trip mentali che da sobria non oserei neanche lontanamente fare.
Io direi che la risposta a tutto ciò è la terza opzione. Sì, sicuramente.

«Ma dove ti porto?» Chiede il ragazzo.
«Dove vuoi tu.» Rispondo con un sorriso giusto per tranquillizzarlo.
«Okay, quindi nel primo posto decente che troviamo ci fermiamo?» Domanda ridacchiando.
«Sì, esattamente.» Rido anch'io contagiata, ancora una volta questa sera, dalla sua risata.

Continuiamo a camminare uno affianco all'altra in silenzio, ognuno assorto nei propri pensieri.
Son stata veramente bene con Valerio. Mi son divertita e lui, come ho già detto, è un ragazzo simpatico e un po' strano. Molto a modo suo, ecco. Tutti noi siamo diversi, sia internamente, nell'animo, che esternamente. Tra i ragazzi che ho avuto modo di conoscere, nessuno di loro aveva qualche caratteristica che somigliasse a quelle del ragazzo al mio fianco. Non sò se questo è un punto a suo favore o svantaggio, però spero di aver modo di capirlo.

Poco dopo ci fermiamo in un parchetto, restiamo seduti su una panchina a chiacchierare un po' per poi prendere la macchina e tornare a casa.

* * *
Buon salve giovany donzelle😊
Come va? Io ho ansia, tanta, tantissima ansia.
Comunque.. cosa ve ne pare del capitolo?🎈
Ho ripetuto, volontariamente, un paio di volte il fatto che Valerio sia un ragazzo mooolto semplice secondo Benedetta. Non prendeteli come un errore.
Fatemi sapere lo stesso cosa ne pensate, vi lovo e ciao👅 *dice per poi rifugiarsi in un angolino e mettersi a riririririristalkerare per la 52929728929362 volta Valerio Apa*
A presto xx

P.S. Grazie tantissimo per le visualizzazioni, le stelline e i commenti. Vi adooooro.

•Giorni bui• SERCHODove le storie prendono vita. Scoprilo ora