Capitolo 19.

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[Sorratemi per degli eventuali errori grammaticali, ma dopo aver riletto questo capitolo 6287928 volte, I haven't gor voglia di rileggere. Cià.]

«Ma.. Ciao!» Esclamo deglutendo rumorosamente.
«Tesoro!» Dice mia madre fissandomi.
Lei si avvicina e mi abbraccia stringendomi forte a sè. Subito dopo di lei mi abbraccia mio padre. Mi bacia la fronte e poi si allontana.
«Sorella.» Dice mio fratello con un cenno del capo a mo di saluto.
«Fratello.» Dico invece io salutandolo con una mano. «Emm.. Dai, entrate!» Li invito ad entrare nel mio appartamento.

Appena entrata spero con tutto il cuore che Valerio si sia vestito, perchè se fosse ancora in boxer sarei morta. No, ma che dico? Non morta, ma direttamente seppellita tre metri sotto terra.
Inizio a sudare freddo e tento in tutti i modi di arrivare il più lentamente possibile in salotto. «Mamma quanto vi trattenete?» Chiedo bloccandomi nel corridoio tra l'entrata e la zona giorno. «Tre giorni, poi tuo padre deve tornare a lavoro e Davide non può mancare troppi giorni da scuola.» Risponde lei tranquilla.

Davide è mio fratello minore di quattordici anni. Sta attraversando quel periodo in cui non può essere capito da nessuno. Sue testuali parole. È un ragazzino molto introverso e timido. Ha sempre le cuffiette nelle orecchie e sta sempre e costantemente nel suo mondo. Sta perennemente rinchiuso in camera sua a guardare le sue serie TV preferite, leggere libri e giocare a quei cazzo di videogiochi.

Da quanto mi ricordo io non sono mai stata così. Ero l'esatto contrario di lui. Sono sempre stata un tipa espansiva e solare. Ero sempre in giro, da una parte all'altra del mio paese e avevo tantissimi amici. Odiavo profondamente i libri, però sin da piccola amavo i film.
Lo posso capire solo in questo.

«E, aspetta, dove alloggerete?» Domando poi bloccandoli poco prima di entrare in salotto.
«In un bed&breakfast qua vicino.» Risponde sorridente mio padre.
«Ah bello.» Dico ridacchiando nervosamente.

Subito dopo mi sposto dall'entrata del salotto e li invito a sedersi mentre io porto loro qualcosa da bere. Come entro in cucina, mi chiudo immediatamente la porta alle spalle mentre fisso il ragazzo davanti a me.
«Chi c'è?» Domanda lui facendo subito dopo un sorso dalla birra che ha in mano e rivolgendo un cenno del capo verso la porta.
«Primo, sono i miei genitori. Secondo, tenta di non farti vedere o sentire o qualsiasi altra cosa. Terzo, dove cazzo l'hai presa quella birra? Pensavo che fossero finite...» Finisco indicando con l'indice la bevanda nella sua mano.
«Io me ne starò qua, buono e calmo e non vi disturberò.» Dice lui poggiandosi sul mio piano cottura. «Ah, e poi l'ho trovata nell'ultimo ripiano del frig-» Stà dicendo quando una voce alle mie spalle lo interrompe.
«Tesoro con chi stai...» Mia madre lascia in sospeso la frase.

Io mi giro nella sua direzione e la fisso. Mi volto e guardo Valerio, torno a fare questa azione per un paio di volte. La donna e il moro si guardano. La prima lo fissa in modo perplesso; il secondo con un sopracciglio alzato.
«M-Mamma.. emm.. Lui è Valerio, un mio amico...» Dico indicandolo. «Valerio lei è mia madre.» Continuo indicando la donna.

«Salve signora!» Esclama il moro tendendo una mano nella sua direzione.
Mia madre anche se un po' titubante la stringe per poi abbandonarsi ad un sorriso. «Cristina.» Si presenta. «Valerio.» Dice il ragazzo muovendo la mano di mia madre.

Dopo essersi presentati andiamo in salotto e lì arriva il "bello". Infatti appena mio padre vede il ragazzo al mio fianco inizia a sparare domande a raffica. "Chi è? Cosa ci fà qua? Da quanto vi conoscete? È drogato? Fuma? Di dov'è?" e tante altre ancora. Mi passo una mano sulla fronte mentre scivolo sul divano. Mia madre ridacchia per la reazione esagerata di mio padre. Mio fratello invece è incantato a guardare Valerio. E per ultimo, ma non meno importante, il moro ha una faccia tra la sconvolta e la stupita.

Mi siedo in modo decente sul sofà e inizio a rispondere alle domande di papà. «Okay... Lui è Valerio Apa, è un mio amico, ci conosciamo all'incirca da un mese, non è drogato, fuma solo sigarette, e poi è di qua, di Roma.» Rispondo ai quesiti di mio padre. Più che domande sembra il terzo grado.
«Mh, non mi convince..» Dice lui grattandosi il mento.
«Pa non mi serve la tua approvazione, non lo devo mica sposare.» Sbuffo sollevando le mani in aria. «Ovvio che non lo devi sposare, ma devi avere dei buoni amici.» Ribatte lui.
«Uff, som sicura di riuscire a scegliermeli bene gli amici.» Dico ancora.

Io e mio padre, caratterialmente, siamo uguali. Siamo cocciuti, testardi, permalosi e anche leggermente stronzi. Proprio per questo motivo quando litighiamo ognuno dei due vuole avere l'ultima parole.

«Okay, okay, fai come vuoi!» Esclama lui alla fine.
«E certo che faccio come voglio!» Ribatto forse per l'ultima volta.

Per un po' restiamo in silenzio, non vola neanche una mosca. Non c'è nemmeno un minimo rumore. Mio padre fissa insistentemente Valerio, lui invece cerca un mio aiuto con lo sguardo. Anche Davide guarda il moro con uno sguardo preoccupato.
Da quando ha visto il mio amico non ha detto neanche una parola.
Va bene che è un ragazzino silenzioso, ma di solito parla più spesso.

«Dadi.» Lo richiamo col soprannome che gli ho dato quando era ancora piccolo. «Tutto bene?» Chiedo dopo che si è girato verso di me.
Lui si limita ad annuire ripetutamente.

Dopo di ciò ricala il silenzio nella stanza, smorzato solo dai nostro respiri e qualche sospiro.

«Che lavoro fai Va.. Emm.. Valentino?» Chiede mio padre al moro.
Inizio a ridere fissando la faccia del mio amico. «Come scusi?» Chiede infatti lui. «Mi chiamo Valerio comunque, non Valentino... Era giusto per informarla..» Continua il ragazzo con tono calmo e rilassato.
«Sì, va beh è uguale.» Dice l'uomo sventolando una mano in aria. «Vorrei una risposta alla mia domanda.» Riprende con tono autoritario.

Valerio prende un respiro profondo e prima che possa parlare, mio fratello apre bocca precedendolo. «È un rapper, Sercho. È il mio rapper preferito.» Dice in modo tranquillo lasciando tutti noi sorpresi.

* * *
Buonasalve belle e giovany donzelle😋
Prima di tutto vorrei scusarmi per la luuuunga assenza. Mi spiace davvero tanto😢
Però siccome non voglio che questa fanfiction faccia la fine di quella su Sac, mi sto impegnando con tutta me stessa a scrivere il più spesso possibile. Questo capitolo ad esempio l'ho finito in treno, ma ok😂😂

Pooooi seconda coseetta: vi devo chiedere una coseetta. Siccome siamo ancoora ad ottobre (sia nella realtà che nella storia) vorreste che accelleri i tempi, o va bene il ritmo a cui sto andando?🐢 Rispondete viiii pregoooo😊

Infiine, terza ed ultima coseetta: ditemi cosa ve ne pare del capitolo e della storia in generale. Mi farebbe piacere sapere le vostre opinioni per poter riuscire a migliorare, se ce ne fosse bisogno.

Detto ciò, CIAO.

A presto xx🐝

P.S. Sto capitolo ho avuto abbastanza difficoltà nel scriverlo perchè ero indecisa su due diverse versioni. Poi alla fine ha vinto questa😂😂
P.P.S. Mi mancavano i miei "P.S." lalalaaa CIAO😋😏

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 12, 2016 ⏰

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