Capitolo 9

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- Allora - disse Jack, seduto a testa in giù sul  mio divano blu - Tu ci stai chiedendo di fare un regalo ad un ragazzino a caso per il suo compleanno, che conosciamo appena, e con cui abbiamo scambiato giusto due parole, spendendo i nostri soldi, e tutto questo solo perché c'è lo hai chiesto tu?

Sei paia di occhi si voltarono a fissarmi con aria dubbiosa.

Avevo deciso di organizzare un regalo insieme ad alcuni dei ragazzi che erano venuti alla festa e che avevano conosciuto con Ben. Sarebbe stato felice che qualcuno oltre a me decidesse di fargli una sorpresa.

Io, l'unica ragazza in piedi, cercai di annuire - Esatto.

- Ci sta - disse una ragazza vestita con una giacca verdastra, che stava davanti al divano, a gambe incrociate. Aveva dei lunghi capelli castani, e degli occhi verdissimi - Ben sembra un ragazzo a posto, ed è simpatico.

- Qualcuno è d'accordo con Natalie? - chiesi, tirandomi nervosamente le maniche della felpa.

Il ragazzo seduto vicino a lei, che portava un braccio avvolto attorno al suo collo, intervenne - Se a lei va bene io la seguo.

Detto questo i due si voltarono l'uno verso l'altro, sorridendosi, e si scambiarono un breve bacio.

- Oh, a me basta che non iniziate a fare gli smielati! - parlò una quarta persona, che portava una felpa bianca. Aveva i capelli castani, e due grandi occhi azzurri - In ogni caso non è che io abbia tanto di meglio da fare. Dipende da quanto dovrò spendere!

- Jeff, sei il solito tirchio! - esclamò una ragazza dai capelli corvini, che nonostante fosse seduta di fianco a lui cercava di starci il più lontano possibile.

- Ma non dire queste cose! Su, limoniamoci come fanno Toby e Natalie tutti i giorni! - rispose lui, cercando di abbracciarla e ricevendo in cambio nient'altro che uno schiaffo.

Trattenni una risata, tentando di restare composta - Possiamo tornare a parlare dell'argomento principale, ovvero Ben?

Alla fine riuscii a convincere tutti e sei, a quel punto dovevamo solo pensare a cosa preparare per lui.

- Tanto per iniziare, che cosa gli piace? - chiese l'unica persona che era rimasta zitta per tutto il tempo, ovvero Sally.

- Beh, adora i videogiochi, soprattutto Zelda. Poi i manga, la Marvel, ed i libri di Stephen King. Oh, ed i film Horror!

Restammo qualche secondo tutti zitti a pensare.

- Ma voi ce l'avete presente quel film horror che uscirà tra un paio di settimane? - intervenne Jeff.

- Genio, esistono milioni di Horror! Di quale stai parlando? - rispose Jane, alzando gli occhi al cielo.

- Ma sì... Era... Uff...

- L'halzaimer è una brutta bestia - commentò Jack, ridacchiando.

- C'è l'ho! Somnia! Ecco come si chiamava! So che a breve in un cinema qua vicino faranno la prima del film! C'è ancora qualche biglietto in vendita, ma credo dovremmo sbrigarci!

A quel punto, inutile dirlo, iniziammo a correre verso il cinema come dei pazzi, mettendo mano ai portafogli.

Una volta arrivati alla biglietteria del cinema Jeff si mise a mugugnare che comprare i biglietti sarebbe stato troppo costoso per il suo portafoglio.

Quasi inutile dire che la donna che doveva consegnarci i biglietti si trovò davanti ad un divertente spettacolino.

- E piantala! - Jane diede al ragazzo una gomitata nelle costole - Tu paghi, punto!

- E perché dovrei? Non mi costringe nessuno! - rispose lui, con aria beffarda.

Jane sbuffò, per poi rifilargli un calcio nelle parti basse - Adesso sei convinto?

- Sì, mammina! - rispose l'altro, con la voce più alta di un'ottava, tirando fuori i soldi.

La ragazza dai capelli corvini gli prese, per poi sbatterli sul bancone.

- Come sei amorevole, Jane...

- Taci!

- A volte sembrate davvero una vecchia coppia sposata voi due - disse Jack, con un ghigno.

- Noi non siamo una coppia! - risposero loro in coro, attirando diverse occhiate da parte delle altre persone presenti.

- In ogni caso - dissi io, ritirando i biglietti che avevo comprato - Ci vediamo tra due giorni sotto casa di Ben, alle tre del pomeriggio. Gli daremo i biglietti, così se vorrà potrà portare anche un'altra persona con sé, e vedremo di passare una giornata con lui, tra amici. Gli farà piacere passare il compleanno con qualcuno.

Gli altri sembrarono essere d'accordo, quindi tutti quanti uscimmo, ed ognuno tornò a casa per la propria strada.

Canticchiando le note di This is Halloween iniziai a pensare. Mi era sembrata carina l'idea di portare due biglietti. Forse, segretamente, speravo che lui invitasse me a vedere il film con lui. Mi sentivo strana pensando a lui, solo l'idea di passare del tempo con lui mi faceva sentire bene, per non parlare dei miei pensieri alla festa.

Era davvero strano... Che cosa mi stava succedendo?

Game Over | Ben Drowned Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora