capitolo 1

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Come copertina ho deciso di mettere l'outfit di Jennifer.
Essendo il primo capitolo non so che mettere e quindi ho scelto questa immagine.

"Cosa?!mia figlia non vivrà in un appartamento dove ci sarà un maschio!insomma scherziamo?!"
Questa era la voce di mia madre appena saputo della 'grandiosa' notizia.
"Mi dispiace signora,purtroppo noi non possiamo fare piú niente"
Mia madre gli lanciò una occhiataccia e poi si rivolse a me "jen,sei sicura?insomma,puoi aspettare l'anno prossimo,cosí ci accertiamo" guardò la segretaria con lo stesso sguardo di prima e poi riguardò me "che un errore del genere con capiterà più"

Mio padre é morto quando ero piccola,mia mamma ne uscí devasta.
Solo con il passare degli anni la superó.
Ma naturalmente ancora nessuno riesce a far innamorare la mamma,la riesce a far ridere e divertire come faceva papá.
Non si é trovata più uomo dopo la sua morte,io penso che abbia paura di incominciare un'altra vita,ricominciare da capo.
E forse lei pensa che nessun'altro potrá sostituire mio padre,come che se uscisse con un altro uomo sente che in un modo o in un altro stia tradendo mio padre.
Ha sempre cercato di fare tutti e due i ruoli da genitore,faceva la mamma,e cercava anche di fare il padre,con le solite frasi e raccomandazioni.
Ma era sopratutto protettiva in confronto dei ragazzi.
Attenzione,non sto dicendo che non ho mai avuto un ragazzo,anzi mi sono dimenticata di dirvi che mi sono lasciata circa tre mesi fa,motivo? Tradimento.

"Jennifer?" La voce di mia madre mi fece riprendere e distaccare dai miei piensieri.
"tranquilla mamma,mi conosci,sono responsabile,posso sopravvivere con un maschio dentro un appartamento"

Veramente ero molto nervosa,come ho detto ho sempre vissuto con mia madre e l'idea di vivere con un ragazzo mi spaventava.

"Eccoci qui,vuoi che entra insieme a te?" Chiese mia madre davanti la porta dell'appartamento, "no mamma tranquilla,da qui vado da sola" presi le valigie,gli diedi un bacio sulla guancia,la salutai e se ne andò.
Presi le chiavi che mi avevano dato in segreteria e entrai.
L'appartamento era molto carino,a destra c'era una cucina con una penisola abbastanza piccola e degli sgabelli.
A sinistra un divano grigio,con davanti un tavolino con sopra appoggiata la tv e una libreria di fianco.
Poi c'era un bagno e due porte vicine.
Entrai in una porta e per fortuna ci azzeccai subito,era la mia camera.
Era molto bella,con un letto matrimoniale,con delle mensole sopra,di fianco un grande armadio,davanti il letto una scrivania nera e a destra una finestra con sotto un divanetto,per potersi a affacciare e nello stesso tempo stendere sul divano.

A quanto pare a casa non c'era nessuno,e ormai era ora di cena.
Non avendo tanta fame mi mangiai uno yogurt e mi misi il pigiama,e con pigiama intendo una felpa nera lunga fino a metá coscia e dei calzini grigi pesanti che mi arrivano fino al polpaccio.
Mi legai i capelli in una crocchia disordinata e mi sdraiai sul divano a guardare la tv.

"E tu chi cazzo sei?"....

Quell'odioso coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora