capitolo 2

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"E tu chi cazzo sei?"
Mi si piazza davanti un ragazzo abbastanza alto,sicuro più di me,con i capelli castani dorato e con degli occhi scuri,sembrano pozzanghere,potrei navigarci per ore e ore senza fermarmi mai...
Ma cosa stai dicendo? Svegliati!!

"Piacere anche a te di conoscerti" dico alzandami e andando verso la cucina e sedermi su uno sgabello.
"Non scherzare con me ragazzina,che ci fai qui?in questa cazzo di stanza" dice avvicinandomi,é sempre più gentile ed educato insomma..

"senti prima ti calmi e prima ti dirò tutto,e poi non chiamarmi ragazzina!" dico io alzandomi e andandogli incontro.
Siamo a dieci centimetri di distanza e sento lo sguardo fisso su di me,forse in cerca di spiegazioni.
Si allontana e si siede su uno sgabello e mi fa cenno di sedermi e dirgli tutto.
Faccio come mi ha detto e inizio a spiegargli.

"Quindi io e te dovremmo vivere insieme?! Nono è impossibile"
"Bhé fattelo andare bene 'ragazzino' " dico imitandolo e andando in camera mia.

Come al solito la sveglia mi fa sobbalzare,e interrompe i miei bellissimi e stupendi sogni.
Mi alzo e vado in bagno a farmi una doccia.
Apro la porta e vedo lui,a proposito non so ancora il suo nome,vabbe per ora lo chiamero 'lui'.
Sta a petto nudo con solo un asciugamano in vita,all'improvviso divento tutta rossa per l'imbarazzo,
mi limito a chiudere la porta senza dire niente e ad andare in cucina visto che ho fame,tanta fame,la cena di ieri si sta facendo sentire a quante pare.

Visto che non sono una grande cuoca,l'ultima volta che ho provato a cucinare uova e bacon ho fatto quasi esplodere la cucina,quindi mi preparo latte e cereali.

"Hey non ti hanno insegnato a bussare ragazzina?"
Lo conosco solo da dodici ore e gia odio quando mi parla,mi guarda e mi chiama ragazzina.
"Non mi chiamare ragazzina! Ho un nome,mi chiamo Jennifer,e poi non sapevo ci fossi tu in bagno!"
"Ti chiamo come voglio ragazzina,e visto che viviamo insieme te lo dovresti aspettare che nel bagno ci fossi io"
Va in camera sua e sbatte la porta.
Dio quanto mi da i nervi! Ma perché propio lui mi é dovuto capitare?!

Vado anche io nella mia stanza e decido di indossare un maglione grigio lungo fino a metá coscia e sotto delle calze nere con degli stivaletti con poco tacco.
Non mi sono mai piaciute le scarpe col tacco ma gli stivaletti con poco tacco mi fanno impazzare,non chiedetimi perché.

Vado in bagno,mi pettino e mosso un pó i capelli.
Mi trucco solo con del mascara e della matita nera.
Esco e lo vedo seduto a fare colazione,
"Mi puoi dire come ti chiami?" Chiedo gentilmente.
"No"
"Cosa? Non posso vivere con una persona di cui non conosco nemmeno il nome,non ti sto chiedendo di fare amicizia,solo di dirmi il tuo nome!"
"No!" Se ne va canticchiando in camera sua.
ma non ha lezione lui?

Esco e vedo tutti gli sguardi puntati su di me,sembra che non hanno mai visto una femmina,insomma che c'è da guardare!
Vado in ascensore e una voce mi dice di aspettare prima di chiudere le porte,non capisco perché lo chiede a me,insomma mica sono io che decido se le porte si chiudano o no.
Il ragazzo alla fine c'é l'ha fa ad arrivare in tempo e raggiungermi in ascensore.
Devo dire che é un bel ragazzo.

Alto,biondo e occhi azzurri.
Il solito ragazzo biondo americano insomma.
"Ciao,mi chiamo Luke" dice con un sorriso stampato in faccia

"Jennifer" ricambio il sorriso.

"Allora,come mai qui?"

"Veramente io ci abito qui,propio la stanza in fondo al corridoio,la 641"

"Errore di collocamento vero?"dice facendomi un sorrisetto tipo "ci sono gia passato anche io".

"E tu come fai a saperlo?"

"Un anno fa avevano fatto la stessa cosa a me,per fortuna mia madre é riuscita a sistemare tutto"

"Mi serverebbe tua madre allora" dico e luke scoppia in una risata.

Faccio così tanto ridere?

Riprende fiato e ricomincia a parlare.
"Quindi se abiti nella 641 hai conusciuto Cameron?" Si sta riferendo a lui?!
Allora lui si chiama Cameron,peccato mi ci stavo quasi abituando a chiamarlo 'lui'

"Stai parlando del mio coinquilino?"
E di chi se no? Idiota

"Ebbene si,come ti é sembrato?"

"Bhe..." non mi lascia finire

"Stronzo,antipatico e scontroso?"

"Propio cosí"

"Tranquilla é fatto cosí Cameron"
Ah bene,che carattere di merda allora caro Cameron.

Rimaniamo tutti e due in silenzio quando lui lo rompe.
"Senti ti va se stasera vieni nel mio appartamento e magari ci vediamo un film e ordino la pizza?"
Perchè no? No aspetta jen meglio di no.
Di di no
Di di no
Di di no

"Certo!"
Ma che cazzo?!
Brava jen,ti faccio i miei complimenti.
Poi se verrai violentata sappi che ti sta bene!

"allora ci vediamo sta sera alle 8! Il mio appartamento é il 614,ti aspetto!"

Esce dall'ascensore sorridendomi..

Quell'odioso coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora