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-Stai scherzando?- chiede ridendo, ma tenendo la pistola nella posizione data. Ma io non rido. Sono più seria che mai. Però sorrido. Perché non è brutto prendere le cose per gioco. Mi allontano e prendo una pistola anche io.
Mi sparo al piede. Bestemmio per il dolore, poi però rido. Ad un certo punto, Joker non ride più.
-Perché? Perché mi fai questo? Per farmela pagare?- mi chiede serio
-Forse si, forse no...- rido.
Subito dopo sento il rumore di uno sparo. La mia mano scatta, e riesce a prendere il proiettile prima che mi colpisca. Senza farmi male. La faccia di Joker è indescrivibile, e infatti gli faccio una foto con l'iPhone, ma mi dimentico il flash. Classico. Lui si riscuote dallo stato di shock, e mi guarda...
-C...come? Come hai fatto?-
-Non lo so, ma portami in ospedale, che il piede fa male- rispondo, ridendo per il dolore.
-Certo.- corre da me e ordina ai suoi scagnozzi di fare fuori la polizia con uno o due elicotteri, infine mi prende a mo' di sposa. Mi porta nella sua Lamborghini viola esterna, e bianca interna, e passando per un passaggio segreto ci dirigiamo verso l'ospedale, ma lascio una granata vicino a casa, ovviamente a prova di fuoco, in modo che quando torneremo ci siano solo cadaveri da rimuovere. Joker schiaccia il pulsante per far esplodere la granata, e sfrecciamo via.
Unico problema: il pronto soccorso è pieno. Joker prende una pistola e spara tre colpi sul soffitto.
-Scommentto che mi conoscete, e che adesso curerete la mia piccola Moon.- ride Joker. Tra tutti quanti impauriti, una sola persona si alza. Ma non è impaurita. È un uomo, leggermente anziano. Arriva di fronte a me a testa bassa.
Ma quando la alza...
I miei occhi si riempiono di lacrime...
-Fottuto bastardo- sussurro.

Suicide Love [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora