XIV CAPITOLO

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-Alice-
Ho dormito tutto il giorno. In questi giorni sono da sola a casa. Non sono andata in vacanza per colpa di una merda. Bene. Sono solo una stupida. Sono le 17:00. Mi alzo, finalmente, dal letto che è circondato da fazzoletti. Mi bruciano gli occhi per quanto ho pianto. Vado in sala. Metto musica ad alto volume sperando che superi il rumore dei miei pensieri. Mangio qualcosina, ma non ho fame. Passa qualche ora e decido di scrivere a mio cugino. Non sono sicura che mi risponda subito, ma in realtà dopo due secondi mi arriva la sua risposta. Chiacchieriamo un po'. Mi piace parlare con lui. Lui ti sa capire o, per lo meno, ci prova. Gli voglio tanto bene. Siamo cresciuti insieme. Mi ha sempre difesa. Sin dalle elementari quando "litigavo" con qualcuno. Questa notte ho voglia di stare sul divano a ingozzarmi di schifezze.
*ore 2:00*
Sento una chiamata di Skype. Chi sarà mai? A quest'ora?! Vado in camera mia e apro il computer. È mio cugino. Apro la chiamata. Ma.. Vedo Roberto..che sta cercando di uscire da qualche guaio che ha combinato. Mi salgono le lacrime.
R:"Santo Dio che cosa ho schiacciato?!!"
Io:"R..R..oberto"
R:"Chi è? Alice?" Si guarda intorno.
Io:"Sono al computer"
Roberto guarda meglio.
R:"Tu..Tu..sei..la cugina di..Matteo?"
Io:"Si..e...t..tu...sei il suo compagno di stanza?"
R:"Si"
Io:"Va bene"
R:"Alice. Scusa"
Lo guardo per un po' ..e chiudo la chiamata. Metto la testa fra le braccia e inizio a piangere, domandandomi "PERCHÈ? PERCHÈ? PERCHÈ?".
-Roberto-
Non ho dormito quasi per niente questa notte. Mi giravo e rigiravo nel letto, poi è tornato Matteo che mi ha iniziato a raccontare tante di quelle cose che nemmeno ascoltavo. Questa mattina avevo delle lezioni e sono restato a scuola fino alle 17:00.
Uscito, Matteo mi chiede di andare a prenderci un caffè ad un Bar molto vicino da dove eravamo noi.
M:"Allora? Cosa mi racconti?"
Io:"Ieri ho parlato con tua cugina"
M:"A e che vi siete detti?"
Io:"L'ho consolata. Ho fatto finta di essere te."
M:"E poi?"
Io:"Non so, mi sentivo così a mio agio. Mi sembrava di parlare con qualcuno che conosco già"
M:"È pur sempre mia cugina"
Io:"Giusto"
M:"Questa sera c'è una festa"
Io:"Non vengo"
M:"Ma daiii! Perché?!"
Io:"Non ho voglia"
M:"Sei una palla"
Io:"Lo so haha"
M:"Dai almeno vieni a quella di domani "
Io:" Va bene"
M:"Promettilo"
Io:"Promesso"
Torniamo in camera. Prendo la canotta di Alice e inizio ad annusarla. Che Buon odore. Sa di semplicità, bontà e..amore.
M:"Adesso che ci penso quella canotta la ha anche la mia cuginetta"
Io:"Wow"
M:"Secondo me vi metterete insieme"
Io:"Ma se nemmeno la conosco"
M:"Dai vieni qui, ti faccio vedere qualche foto di quando eravamo bambini"
Prende un album e inizia a sfogliarlo. Una bambina bellissima, sempre sorridente.
Io:"Molto bella"
M:"Eh già"
Io:"Un giorno,vorrei avere una figlia così hahah"
M:"Se ti metti con lei c'è molta probabilità"
Io:"Giusto"
M:"Pensaci. Basta che mi dai l'okay e te la faccio conoscere"
Io:"Va bene va bene"
*Dopo qualche ora*
Matteo si sta preparando per la festa.
M:"Se vuoi puoi prendere anche stasera il mio PC"
Io:"Si, grazie"
*Ore 2:00*
Sto spiando un po' di foto di Matteo sul suo PC, ma all'improvviso mi esce una scritta. Non so cosa ho cliccato. Cazzo. Mi uccide.
Io:"Santo Dio che cosa ho schiacciato?!!"
A:"R..R..oberto"
Io:"Chi è? Alice?" Mi guardo intorno.
A:"Sono al computer"
Guardo meglio.
Io:"Tu..Tu..sei..la cugina di..Matteo?"
A:"Si..e...t..tu...sei il suo compagno di stanza?"
Io:"Si"
A:"Va bene"
Io:"Alice. Scusa"
Mi chiude la chiamata in faccia. Cazzo. Cazzo. Cazzo!! Non mi vuole proprio sentire, ma d'altronde come darle torto!!
*ore 5:00*
M:"Sono tornatoo"
Io:"Ciao."
M:"Che è successo?"
Io:"Devo dirti una cosa, ma ti prego non mi addebitare le gambe"
M:"Dimmi"
Io:"Tua cugina è la ragazza di cui ho parlato"
M:"In che senso?"
Io:"Qualche ora fa ho scoperto che Alice è la ragazza che ho lasciato nella mia città come un coglione! Con una lettera del cazzo e una maglia che odio, ma lei ama"
Lancio il cuscino al muro.
M:"Ah... Non ti addebito le gambe perché sei tu"
Io:"Grazie"
M:"Però adesso calmati. Vado a prenderti una camomilla a mensa"
Io:"Grazie"
Torna dopo una mezz'oretta.
Io:"Grazie, ma ho bisogno di altro"
M:"Cioè?"
Io:"Ho bisogno di parlare con lei.."
M:"Mi dispiace, ma su questo PER IL MOMENTO non posso aiutarti.. cioè non è che non voglio, ma mia cugina è testarda."
Io:"Okok capisco"
Mi da' una pacca alla spalla. Gli sorrido.
*Il giorno dopo*
Mi chiama mio padre:"Ehi"
Io:"Che vuoi?"
P:"Come va lì?"
Io:"Oh talmente bene che me ne andrei adesso"
P:"Come mai?"
Io:"Perché voglio Alice papà! Perché tu mi hai rovinato! Hai rovinato una famiglia intera!! Perché sei egoista e vigliacco e non so con quale coraggio la mamma ti ha sposato. Devi averla drogata!"
P:"Roberto ma cosa stai dicendo?!"
Io:"La verità papà! La verità"
Attacco. Non lo sopporto, specialmente da quando ha fatto del male a mia madre.
Dopo un'ora chiama mia madre.
M:"Roberto come va?"
Io:"Male"
M:"Perché?"
Io:"Perché mi manca la mia casa. Mi mancano i miei amici e la mia fidanzata o ex fidanzata! Non so nemmeno cosa siamo più io e Alice. E non posso nemmeno saperlo perché sono lontano da lei"
M:"Capisco, mi ha chiamata tuo padre"
Io:"Immagino"
M:"Ma ora devo dirti una cosa"
Io:"Dai, rimproverami. Tanto ormai!"
M:"No, amore di mamma. Hai fatto benissimo a dirgli quelle cose."
Sorrido.
Io:"Grazie mamma"
M:"Un bacio. A domani"
Io:"A domani"
Mia mamma non mi ha sgridato. Sembra inizi bene la giornata.

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