Siamo quasi arrivati alla casa degli Hellreis, secondo quello che dice Maximilian.
Hanno portato due macchine con loro, una dove ci siamo io, il compagno di mia cugina, Evan e Jacob, e nell'altra dove viaggiano Eleazar e gli altri Hellreis.
Durante tutto il viaggio ho raccontato a loro cosa è successo: dal momento in cui ho trovato il fascicolo di Eleazar sino a quando mi hanno trovata nel bel mezzo della foresta, tra le grinfie di quello psicopatico.
Loro non hanno commentato nemmeno una singola volta.
Appoggiata alla portiera, lascio che Evan mi dedichi le sue attenzioni e mi curi una ferita sul polpaccio della mia gamba destra.
Tra i denti tiene una piccola pila con cui illumina la mia pelle mentre maneggia lentamente con le mani la benda.
Non appena finisce, appoggia completamente la mia gamba sul suo grembo, toglie dalla bocca la pila e mi sorride.
—Beh, di sicuro non morirai dissanguata!— Esclama mentre si appoggia completamente al sedile.
—Grazie,— rispondo alzando leggermente i lati della mia bocca, —non avrei mai potuto fare di meglio.—
—Siamo arrivati.— Annuncia Maximilian mentre aspetta che il cancello si apri per farci strada all'interno delle mura che circonda la proprietà degli Hellreis. Quando Max si ferma, con l'aiuto di Evan scendo dalla macchina e mi ritrovo davanti alla larga e alta scalinata che conduce al portone dell'enorme villa completamente nera: è grossa, imponente e terrificante sotto ogni punto di vista, ma ha l'eleganza di un Covo. Le luci dei lampioni che illuminano il posto fa sì che tutto sia ancor di più tetro. Ai lati dell'inizio delle scalinate, che portano all'ingresso, sono posizionate due colonne dal taglio Romano e in cima ad esse ci sono appoggiati dei Gargoyle dal viso spaventoso e inquietante.
All'improvviso vedo un bambino iniziare a scendere le scale. Ha i capelli scuri e raccolti in una coda bassa che si intravede ad ogni scalino che fa, e gli occhi di Max racchiusi nel viso di Everly.
—Adam!— Lo saluto. Lo vedo gettarsi sulle mie gambe ad abbracciarmi, e il mio cuore si scioglie per la tenerezza.
L'ultima volta che l'ho visto aveva solo un paio di anni ed era così piccolo che mi sorprende si ricordi ancora di me.
—Everly, porta Adam in camera sua!— Ordina Maximilian a mia cugina. Quando sento un uomo gridare, capisco il perché: Eleazar deve essersi appena svegliato.
Adam si stacca velocemente da me, intimidito dalla voce dura del padre, e corre su per le scalinate tra le braccia della madre. Sorrido a Everly prima di vederla sparire oltre il portone.
Mi giro verso gli Hellreis e cerco di capire cosa devo fare. Christopher, l'uomo con il tatuaggio sulla tempia, mi guarda.
—Portatela nella stanza degli ospiti.— Ordina agli altri. Io alzo le mani: so che è la prima volta che vengo qui, ma sono comunque una loro parente.
—Posso seguire Everly, voi...— dico, prima di schiarirmi la voce, —fate pure ciò che dovete fare.—
Detto ciò, lentamente salgo gli scalini, aggrappandomi al corrimano.
Sento i loro occhi su di me, così come posso ben udire la voce di Eleazar, chiamarmi.
Arrivata all'enorme portone, mi giro verso gli altri e quando li vedo ancora lì, immobili, capisco che stanno aspettando che io entri e sparisca dalla loro vista.
Entro nell'enorme villa e rimango folgorata dalla bellezza di questo posto: è tutto ordinato, pulito, sulle pareti fanno la loro figura centinaia di quadri delle diverse epoche storiche, sul pavimento c'è un lungo tappeto rosso che continua sulle scalinate interne fino alla cima di esse.
—Beh, cazzo...— mormoro, stupefatta mentre mi guardo attorno.
La mia permanenza in questo posto promette bene.***
Con l'aiuto di Everly, che mi ha trovata vagabondare per la villa senza una meta, ho trovato la mia camera per i prossimi giorni.
La stanza degli ospiti è accogliente: i colori predominanti sono il celeste e l'oro sabbia, il letto è matrimoniale e con un piumino davvero morbido. L'unica finestra presente s'affaccia su una bellissima vista sopra la foresta che circonda la villa.
Everly mi aiuta a sistemarmi per la notte mentre io le racconto di cosa è successo con Eleazar.
Sentire di nuovo questa storia uscire fuori dalla mia bocca la rende più accettabile. In un certo senso.
Devo essere ancora stordita.
Non appena sono pronta a dormire, Everly si siede vicino a me sul letto. Così, iniziamo a parlare.
—Allora, Scar, che mi racconti oltre a Eleazar?— inizia così la conversazione.
Seduta sul letto, incrocio le gambe sotto il piumino e cerco di sorridere. —Che mi racconti tu! Vivi in questo posto fantastico! Sapevo che Max era ricco, ma non così tanto!— Esclamo io.
La vedo scoppiare a ridere.
—Beh, se fosse davvero così ricco dovremmo avere una casa tutta nostra e non vivere insieme ai suoi fratelli!— Commenta lei.
—A proposito di questo, sei sicura che siano davvero i fratelli di Max? Sono tutti così diversi fra di loro! È una sottospecie di famiglia allargata?— Domando io, curiosa come sempre.
Lei alza le spalle e con nonchalance sposta i capelli da una spalla all'altra.
I suoi occhi marroni mi guardano, indagatori.
—Sì, possiamo definire la loro famiglia così.— Risponde, prima di alzarsi. —Dormi, hai bisogno di riposare come si deve. Dopo quello che mi hai detto che ti è successo, sono felice di vederti viva e vegeta.—
—Anch'io sono felice di sapere che sono ancora viva!- Rispondo sarcasticamente. Everly sorride e si avvia alla porta.
—Per qualsiasi cosa, sai come chiamarmi. Ti ricordo che il bagno è qua davanti e che ti basta dire il mio nome e io arriverò. Tutto chiaro?— Si raccomanda lei.
Annuisco, per la centesima volta.
—Starò bene, promesso.—
Non appena esce fuori dalla stanza e sento la porta chiudersi, inizio a pensare a Eleazar e di cosa ha fatto alla mia vita.
Con ogni probabilità, i capi del centro di ricerca saranno sulle mie tracce per trovare Eleazar. Dopo gli spettacoli che ha dato, sia nel Centro sia nell'autogrill, devono volerlo a tutti i costi.
Non riesco a non pensare a lui.
E adesso, mi rendo conto che seguirlo è stato un enorme, terrificante, sbaglio.
Ed è per questo che rimarrò tutta la notte sveglia a pensare ad una ipotetica risposta a: "Che cosa ne sarà di me?"
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Beast Awakened || I Racconti Rapsodici Delle Anime Eccelse(IIII)
Science-Fiction"C'è una parte di me che vorrebbe ucciderti dopo averti scopata, e forse approfittare di te anche dopo, l'altra parte invece vuole amarti incondizionatamente. E sai qual è la cosa brutta? Che nessuno dei due prevale sull'altro. Ma, e dico ma, se dov...