Capitolo 2

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Io e questo presunto Giorgio camminavamo lungo le strade di Palermo.

Vicino a quel parco c'era parecchia gente.
L'unica cosa che odiavo di quel parco era proprio quella.

Percorrevamo la strada in silenzio, sentivo solo il rumore delle auto e qualche parola delle persone che ci passavano di fianco

"Però non mi sembri di Palermo dall'accento..."
Disse lui dal nulla rivolgendomi la parola
"No infatti hai ragione" risposi
"E di dove sei?"
"Sono di Milano"
"E cosa ti ha portato qua?"
"La mia 'migliore amica' mi sono trasferita qua per stare insieme a lei, vivo in un appartamento nel condominio vicino al suo non distante da qua"
"Ah capisco.." mi disse per poi riportare tra noi due il silenzio.

Arrivammo ad una gelateria dopo un po' di tempo.
"Guarda! Andiamo la"
Mi disse lui
"Ti seguo"

Arrivvammo davanti,
C'erano dei tavolini prima dell'entrata
"Segli un tavolo, io prendo i gelati"
Mi disse
"Ma no dai vengo pure io"
"Nono insisto siediti" mi disse
"Okay..ti do i soldi per il mio gelato"
Non ci conoscevamo nemmeno, non dovrei fidarmi..ma qualcosa mi diceva di farlo.
A parte che aveva un viso familiare...

"Cosa ti prendo?"
Mi disse mentre alzò la mano io gli risposi mentre gli davo i soldi
"Un frappè al cioccolato va benissimo"
Alzai lo sguardo e gli sorrisi leggermente ma non lo guardai negli occhi
"Perfetto! Vado e torno"
"Io intanto vado a sedermi"
Gli dissi mentre ormai era già dentro, non credo mi abbia sentito

Dopo qualche minuto ritornò
"Ecco il tuo frappè" disse porgendomelo
"Oh grazie" mi svegliai dal mio ""coma"" afferrando il frappè

Lui si sedette dal lato opposto del tavolino, aveva preso una coppetta non capivo a che gusto..

Ogni tanto mi fermavo a guardare il bicchiere di plastica del frappè quando lui interruppe il silenzio che si era creato
"Ti posso chiedere una cosa?"
"Dimmi..." dissi pensierosa
"Perchè prima hai detto "migliore amica" facendo le virgolette?"
"Devo proprio dirtelo?"
"Perché?"
"Mmh. Non ci conosciamo"
"Mica ti stupro" disse ridendo lui
"Non ho detto questo" risposi ridendo
Dopo aver riso rimasi a fissare un attimo il mio bicchiere ormai quasi vuoto per poi spostare lo sguardo su di lui, prima guardai per una frazione di secondo la sua maglia, una maglia bianca con sulla destra una tasca nera abbastanza piccola poi spostai lo sguardo sui suoi occhi e il suo cadde sui miei nello stesso momento.

A quel punto mi venne una specie di sensazione strana.
Come se tutto stesse sparendo.
I rumori, le macchine, le persone, le loro chiacchiere...
Tutto.
Aveva uno sguardo ipnotizzante, qualcosa mi aveva letteralmente ipnotizzata, non battevo ciglio.
Sembravo assente ma non lo ero, ero quasi "concentrata".

Aveva gli occhi marroni, come i miei in fondo ma lui li aveva decisamente più scuri, non vedevo bene la pupilla, l'iride ed essa erano quasi una cosa sola. forse era questo che mi teneva così presa?
Aveva degli occhi che non avevo mai visto in nessun altro, quei maledetti occhiali che aveva indosso non mi permettevano di guardarli meglio, quanto vorrei che se li togliesse.
Iniziai a notare qualche particolare del suo viso, era carino...
Non poco.
Tanto, troppo.

Ma era un semplice sconosciuto, lo sapevo benissimo...
Ma boh quegli occhi mi avevano letteralmente rapita.
Anche lui mi stava guardando fisso negli occhi.

Un mio battito di ciglia mi riportò alla normalità, ricominciai a sentire tutti rumori e il brusio che facevano le chiacchiere delle persone vicino a noi

"Emh, forse è meglio che vada a casa"
Dissi spostando lo sguardo sul posa cenere al centro del tavolo
"Ti accompagno?" Mi chiese
"Okay..." risposi titubante

Ci alzammo dal tavolo e ci incamminammo.

Dopo qualche minuto arrivvammo.
"Ah qua abiti?" Mi chiese
"Si.." risposi
"Io abito dietro questa curva qua"
"Davvero? Abitiamo vicini e non ce ne siamo mai resi conto" ridacchiai
"Eeh le stranezze della vita"
Rispose

Trovai la chiave per aprire il portone
"Bene io entro"
"Okay, ciao Sofia grazie della compagnia" mi disse sorridente
"Nulla grazie a te!"
Dissi per poi chiudere la porta ma lui mi bloccò
"Ei aspetta"
"Dimmi.." dissi perplessa, cosa voleva adesso? Nonostante gli occhi stupendi era pur sempre uno sconosciuto di cui sapevo solo due cose:

Gli occhi stupendi che si ritrovava
E il nome
Nient'altro

"Ti va se ci vediamo pure domani?"
"Va bene"
"Sai...mi sono trovato bene con te oggi, quindi insomma, vorrei rivederti.." mi disse timido
"anche io mi sono trovata bene oggi"
Mi sorrise leggermente per poi chiedermi
"A che ora?"
"Boh...16?"
"Okay, ci troviamo al parco?"
"Va bene"
"Perfetto, a domani Sofia" mi disse spostando la mano dalla porta e allontandosi
"Ciao Giorgio.." lo salutai

Chiusi la porta e mi avviai verso il mio appartamento con uno strano senso di felicità..

To be continued...

HEY
È l'autrice che parla u.u
Chissà che succederà poi...
Spero vi sia piaciuto♡

Shadows||xMurryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora