Capitolo 2 - persa

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Uscii dalla reception con in mano un mucchio di foglietti e iniziai a dirigermi verso quello che sarebbe stato il mio dormitorio per il resto dell'anno. Mi avviai verso l'ala ovest del campo alla ricerca del mio alloggio, ma la stanchezza del jet-lag iniziava a farsi sentire e dopo 20 minuti che giravo a vuoto capii di essermi persa. Putroppo Cindy aveva da fare e non aveva potuto accompagnarmi, quindi ormai esasperata, mi sedetti sul prato vicino alle mie valigie e iniziai a guardarmi intorno.
Notai dei ragazzi che si passavano il pallone da football lì vicino e i miei pensieri tornarono a quando lo vidi giocare la prima volta...

Era alto, muscoloso, con un fisico da urlo. I capelli ricci neri gli ricadevano perfettamente sui quei zigomi alti ben scolpiti e la bocca piena completava l'opera finale. Sembrava uscito da una rivista di sport con quella casacca da football che gli calzava benissimo, evidenziando i suoi muscoli delle spalle e delle gambe. Quando passava la palla ai suoi compagni sembrava un angelo sceso in terra e quando faceva un touchdown tutti esultavamo con lui, come se l'avessimo segnato noi quel punto.

<<Ehi? Ci sei? Tutto a posto?>> disse una voce sensuale maschile, poi fui leggermente scossa e solo allora mi resi conto di essermi incantata.
Mi ritrovai davanti un ragazzo alto all'incirca 1.90m, biondo con gli occhi azzurri (la classica bellezza americana, insomma) che mi guardava dall'alto al basso con una faccia piuttosto preoccupata.

<<Ehi, allora non sei morta!>> mi disse
<<Sisi, scusa. Mi ero un'attimo incantata>> risposi
<<Io sono Liam>> disse, tendendomi una mano
<<Piacere Alis>>
<<Non capita tutti i giorni di vedere delle belle ragazze per il campus>> disse sorridendomi a trentadue denti
<<quale buon vento ti porta da queste parti?>> aggiunse
<<stavo cercando il mio dormitorio ma mi sono leggermente persa>> risposi
<<Dove si trova il tuo dormitorio bellezza?>> mi chiese

Gli consegnai il foglio sopra al quale c'erano riportati tutti i dati inerenti al mio dormitorio e aspettai che mi dicesse le informazioni per raggiungerlo. Lentamente un grande sorriso gli si disegnò sulla bocca piena e con tono gioioso mi annunciò:
<<siamo vicini di appartamento! >>
<<Uao>> dissi, forse con troppo poco entusiasmo
<<Non sei contenta?>>
<<sisì, ma a causa del jet-leg sono piuttosto stanca e vorrei riposarmi>> risposi sbadigliando
<<certo certo, ora ti accompagno subito! >> poi si voltò verso i suoi amici con cui stava giocando e gli urlò :
<< ragazzi scusate devo accompagnarla al suo dormitorio. Ci becchiamo in giro!>> e , seguiti da una serie di fischi di incoraggiamento, mi aiutò a portare le borse verso il mio alloggio.

Giunti davanti alla mia porta di ingresso, presi le chiavi che mi avevano dato e aprii l'appartamento : era un trilocale piuttosto semplice, con un bagno non troppo angusto, una sala con una cucina (per fortuna c'era una tv non troppo vecchia e un tavolo dove mangiare) e la camera da letto. Liam entrò dentro con me e mi lasciò le borse in salotto.
<<La mia porta è quella accanto>> disse <<stastera organizzo una cena con i miei amici in onore del nuovo anno. Vuoi venire anche te? Sicuramente conosceresti qualcuno di nuovo... naturalmente il divertimento è garantito>>
<<Mm>>. Ci pensai un po' su: sebbene fossi stanca un piccolo sforzo potevo farlo per un ragazzo così bello no? <<Posso invitare una mia amica?>> chiesi
<<certamente, più siamo meglio è!>> così dicendo si avviò verso l'uscita e, prima di chiudere la porta della mia nuova tana disse :
<<stasera alle 8. Ci vediamo bellezza>>

***********
Dopo l'incontro con Liam, usai il mio tempo libero per guardare bene l'appartamento e per iniziare a sistemare le mie cose.

La mia camera era stupenda : le pareti bianche erano in netto contrasto con la parete bordeaux a cui era appoggiata la testiera del letto. C'era una libreria (anch'essa bordeaux) dove potevo finalmente sistemare la mia caterva di romanzi e libri di scuola. Il comodino e l'armadio erano bianchi, in tinta con il resto della stanza.
Dopo aver messo qualche vestito dentro l'armadio, mi sdraiai sul letto e senza neanche accorgemene mi addormentai.
Fui svegliata dalla mia suoneria strampalata dei 21 Piløts e con voce assonnata dissi : <<si?>>
<<Che fai? Dormi? SVEGLIA DORMIGLIONAAAA!>> urlò Cindy dall'altra parte del telefono
<<Cavolo Cindy. Che spavento. Che ore sono?>> chiesi stropicciandomi gli occhi
<<19.25>>
<<Merda! Alle 8 devo essere a casa di Liam!!>> dissi, sobbalzando su dal letto
<<A proposito, volevo chied...>>
<<COSA COSA COSA??? A CASA DI UN UOMO?>> urlò
<<già. L'ho conosciuto poichè QUALCUNO qui mi ha abbandonato da sola a cercare il dormitorio...>> spiegai
<<mmm conquista già la mia ragazza!>>
<<si ok>> dissi senza darle molta retta <<comunque volevo chiederti se volessi venire anche te. Lui è il mio vicino di appartamento e mi ha invitato a questa 'riunione' coi suoi amici. Ovviamente mi ha detto che le mie amiche erano ben accette!>> aggiunsi
<<ovvio che vengo! Anzi sono già per strada. Dobbiamo assolutamente farci belle per questa occasione! Non capita tutti i giorni di essere invitati da dei bei ragazzi a cena>> mi disse tutta entusiasta
<<va bene va bene. Sbrigati allora>>

Misi giù il telefono e nel giro di 5 minuti si presentò alla porta del mio appartamento, bussando intrepidamente.
<<ARRIVO!>> urlai ed andai ad aprirle
Cindy entrò, mi abbracciò e disse :
<<ora inizia il divertimento!>>

I Hate that I love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora