Capitolo in collaborazione sempre con beatriicebartoli ❤
Quella settimana non ebbi più modo di parlare con Ryan: avevamo avuto più di una occasione per chiarire 'quella faccenda', ma lui si era inventato ogni scusa -una più improbabile dell'altra- per evitare l'argomento. Ogni volta che cercavo di chiedergli spiegazioni, lui subito provava a cambiare conversazione o faceva finta di non avermi sentito, mettendosi a parlare con qualcun'altro. Una volta, addirittura, l'avevo preso di sorpresa per un braccio e l'avevo portato in un angolo per chiedere chiarimenti, ma lui, dopo essersi scompigliato il suo ciuffo folto, mi aveva detto che non c'era niente da spiegare e andandosene, mi aveva lasciato ancora una volta con la bocca aperta (ci aveva preso gusto il signorino ad andare via senza dirmi niente).
Mano a mano persi la speranza e mi disinteressai totalmente a lui, concentrandomi di più sullo studio e sull'imminente seconda festa della confraternita. Quel venerdì sera ci sarebbe stata la serata hawaiana, così io e Cindy andammo in un negozio di costumi per prenderci lo stretto necessario: avevamo optato per due noci di cocco da mettere al posto del reggiseno -non pensate male, era tutto coperto, diciamo...- una corona di fiori da mettere nei capelli e una da mettere intorno al collo e infine una gonnellina tipica hawaiana. Ci eravamo fatte la piastra e il nostro trucco, combinato al resto del costume, ci risaltava molto gli occhi. Per finire in bellezza ci mettemmo delle scarpe nere con un po' di tacco, giusto per sembrare più alte. Avevamo deciso di darci appuntamento con i ragazzi per le 10 p.m. davanti alla confraternita in modo tale che potessimo passare la serata tutti insieme, sebbene la maggior parte di loro facevano parte dello staff organizzativo.
Alle 10.02 p.m. io e Cindy arrivammo davanti alla scalinata della sede tutte affannate poichè avevamo dovuto fare una corsa per poter arrivare in 'orario'. Liam baciò entrambe sulla guancia e ci spronò ad entrare, sebbene fossimo potuti rimanere fuori da quanto la musica della festa fosse alta e udibile anche dal giardino esterno. L'ingresso della confraternita era tutto addobbato in stile hawaiano, con festoni di fiori tropiacali, luci colorate e persone vestite come se fossimo al mare: la maggior parte delle ragazze era vestite come me e Cindy mentre i ragazzi avevano optato per delle camicie con fantasie floreali o erano venuti direttamente a petto nudo. Ovviamente il caos non mancava e la testa iniziava già a pulsarmi notevolmente. Non ero abituata ad andare alle feste quando vivevo ancora in California; la maggior parte delle volte preferivo rimanere a casa a vedere un film e mangiare gelato direttamente dalla vaschetta col mio gatto Oreo. Quanto mi mancava quella palla di pelo. Qui invece, ero costretta da Cindy ad andarci e, a suo parere, ciò mi avrebbe aiutato a conoscere nuova gente interessante e a farmi una cultura in quanto a ragazzi. Testuali parole, non lamentatevi con me, io riporto solo ciò che dice.
Passai la prima ora a ballare con Cindy in pista e a bere qualche shottino con Chris e Matt, mentre Liam e Travis avevano acconsentito a partecipare al Birra Pong, che si teneva nella stanza antistante al salone. Ero già un po' brilla quando vidi in lontananza il punto interrogativo della mia vita avvicinarsi a noi: Ryan, alias non ti do mai una spiegazione e mi piace scappare via.
Quando arrivò vicino al nostro gruppetto potei constatare che aveva una bottiglia di Vodka alla Pesca in mano, sebbene i suoi occhi non fossero offuscati come erano di solito quando si ubriacava. Salutò tutti -tranne me- con un cenno della mano, poi ci invitò a seguirlo nel giardino sul retro. Camminammo in fila indiana in mezzo alla gente, io mano nella mano con Cindy per non perderla, e una volta arrivati a destinazione formammo un cerchio con le sedie in un angolo del giardinetto, semi nascosti dalle foglie del Salice piangente eretto al nostro lato.
Ero seduta tra Cindy e Chris e Ryan, di fronte a me, scartò la bottiglia e iniziò a far girare la vodka. C'è chi ne beveva un sorsettino (Ryan e Travis) e chi ne beveva un bicchiere intero (Io, Cindy e Liam). Volevo divertirmi quella sera, sebbene avessi detto che l'alcool non faceva per me. Dopotutto non ero ancora brilla. Forse.
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I Hate that I love you
ChickLit>>COMPLETA<< Alis, una ragazza 19enne californiana decide di trasferirsi dall'altra parte del paese per scappare dall' incubo che le aveva rovinato le scuole superiori. Alla New York University l'aspetteranno tante avventure: una nuova migliore amic...