Ma è mai possibile che in ogni luogo dove metto piede, ci sia qualcosa di strano?
Porto sfiga.
Lo ho sempre detto.
Cosi, mi giro con l'illuminante in mano e noto Scarlett col foglio davanti a lei ed una mano sui capelli scuri.
"Ma cosa?! No no non può essere!"
<Cosa succede Scarlett?> chiede Julio.
Li vidi andare in un'altra stanza e non tornare, cosi, sapendo di aver praticamente finito con la ragazza seduta davanti a me, appoggio il pennello sul suo zigomo, sfumai un attimo e fui soddisfatta del mio lavoro.
Dopo averla fatta alzare, le feci cambiare stanza dove I parrucchieri la aspettavano.
Ma poi sentendo Julio e Scarlett essere spaventati, andai da loro velocemente per dare una mano.
<Scusate, posso sapere cosa succede? Se serve, potrei dare una mano> facendomi vedere ai loro occhi.
<Julio, pensi quello che penso io?> dandogli dei colpetti sul braccio abbronzato.
<Oh, penso proprio di si, mia cara Scarlett> avvicinandosi e prendendomi le mani e facendomi fare dei giri su me stessa.
<Cosa stai...> non capendo.
<Sei perfetta ora che ti guardo bene> disse Scarlett sorridendo.
<Ma di cosa state parlando?>.
Ok, ero più confusa di prima.
<Non so perchè, ma una modella non si è presentata. Ti prego, potresti sostituirla?> disse Scarlett, andando da qualche parte, lasciandomi con Julio.
<Che cosa? Io non sono una modella, non riuscirei nemmeno se volessi> parlando subito.
<Ma si invece, sei alta, molto anche e hai le forme al posto giusto. Qui sei nuova, quindi nessuno ti riconoscerà in passerella. Il piano è perfetto> disse Julio.
<Non so camminare proprio bene sui tacchi> arrossendo un sacco.
<Ed è per questo che proverai adesso> vedendo tornare Scarlett con un paio di scarpe bellissime.
<E se le rompo? Non ho abbastanza soldi con me> indietreggiando.
Ma Julio e Scarlett vennero verso di me, mi fecero sedere su una sedia e mi aiutarono a mettere le scarpe.
Mi alzai e provai a camminare.
<Oddio> dissi stando per cadere, ma vidi Julio davanti a me prendermi senza farmi sbilanciare.
<Non vai cosi male, devi solo rallentare alla fine e guardare dritta nella telecamera che ti scatterà delle foto e poi torni indietro> parlò Scarlett che stava preparando I trucchi.
<Ma I capelli? Mi riconosceranno subito, sono l'unica con I capelli azzurri qui> togliendomi il cappello nero dalla testa e sciogliendomi la coda che fuoriusciva da esso.
<Ok, questo è un problema...> disse Scarlett girandosi subito verso di noi.
<Scusami cara ma dovrai tingerli, il tuo modello cartaceo dovrebbe averli sciolti> parlò Julio.
<Sapete cosa? Farò tutto questo, ma non voglio che il mio lavoro sia compromesso> puntando l'indice contro gli altri due sorridendo.
<Sei una grande> abbracciandomi.
<Ok, abbiamo-guardando il suo orologio da polso- esattamente un'ora prima che la sfilata cominci. Muoviamoci> cosi mi tolsi le scarpe col tacco e correndo, entrammo nella stanza dei parrucchieri in agitazione e vidimo Omar con le cartelle in mano venirci incontro con un braccio in avanti.
<Cosa pensate di fare voi tre?> guardandoci male.
<Omar, una modella non si è presentata. Ho provato a chiedere, ma non c'è più tempo per cercarne un'altra. Cosi dato che lei è nuova, se la sostituisce, nessuno se ne accorgerà, ma I capelli vanno tinti> parlò Julio attirando l'attenzione di tutti nella stanza.
Omar spalancò gli occhi e saltellando sul posto disse "O mio dio! Oddio oddio!" ma poi si ricompose pensando a qualcosa.
<Tu togliti, te li faccio io I capelli, un po di gel e sei apposto. Tu Patricia, tingile I capelli> istruì Omar prendendo il modello, che era seduto davanti allo specchio, per mano e facendolo sedere su una sedia lontana iniziando a pettinarlo lui come meglio riusciva.
Cosi velocemente mi sedetti e lasciai fare alla ragazza che mi toccava I capelli per esaminare il colore naturale dei miei capelli alla radice.
<Ok, dato che tu li hai schiariti per fare questo colore, te li farò biondi dato che non c'è assolutamente tempo per farteli scuri> iniziando a lavorare con I miei capelli.
Solo per quelli, mi ci vollerò circa quaranta minuti.
Poi dopo essere diventata bionda, tornai nella stanza dove è cominciato tutto e appena Julio mi guardò, si mise un pugno davanti alla bocca per lo stupore.
<Sei bellissima> ma rendendosi conto dell orario spalancò gli occhi e mi fece sedere prima di truccarmi, come io avevo fatto per tutti gli altri modelli.
Appena finì il tutto, mancavano sette minuti e io me la stavo facendo sotto.
Corsi assieme a Julio nella stanza dei vestiti e mi misero addosso il primo vestito, ma come al solito c'era un problema.
<Ho il sedere troppo grande> cercando di tirare verso il basso il tessuto bianco.
<No no aspetta, sfilalo e mettiamolo in un altro modo> ma in quel momento non avevo il reggiseno e mi vergognavo tantissimo.
Cosi, mi feci forza e tolsi il vestito sotto le occhiate di tutti.
Provammo dal basso e piano piano entrò.
<Non c'è il rischio che escano fuori?> dissi indicandomi il petto.
<Basta stringere questo filo> disse una ragazza che vestiva tutte le modelle.
Fatto anche quello, mi misero a posto I capelli mettendomi in testa una coroncina d'oro, allungai le braccia e mi misero dei bracciali assieme ad un collare d'oro, mi spruzzarono qualcosa addosso facendomi chiudere gli occhi e mi misi nuovamente un altro paio di scarpe col tacco.
Andai nella massa con tutti I modelli e mi dissero che avrei sfilato con un ragazzo, quindi mi misero accanto ad egli e si presentò.
<In ritardo eh? Anche a me è capitato una volta> disse rivolgendosi a me sorridendo.
<Oh no, io sono una truccatrice, ma dato che una modella non si è presentata e sono nuova, la sostituisco> raccontai imbarazzata al ragazzo affianco a me.
<Davvero? Che figata> e alzò la mano, cosi io sorridendo gli diedi il cinque.
< Io sono Jordan Barrett, come ti chiami?> guardandomi.
<Rebecca Still> sorridendogli arrossata.
<Hai mai sfilato?> disse velocemente notando le luci abbassarsi.
<No, ed è questo il problema, ho paura di cadere e fare figuracce> dissi agitata più che mai.
<Ok, facciamo una cosa, ora devo andare dall'altra parte, stai tranquilla e pensa che tu stia camminando con una tua amica> disse velocemente prima di andare dalla parte opposta della passerella.
Annuii, ma subito dopo udii una canzone risuonare in tutto l'edificio.
La prima ragazza partii e cosi respirai profondamente sapendo che sarebbe toccato anche a me.
Andarono la seconda, la terza e la quarta...oddio tocca a me ora.
Vidi un uomo farmi un segno e cosi misi un piede dallo scuro al bianco abbagliante.
Notai Jordan davanti a me e mi sentii più sicura, cosi andai verso di lui e mentre venni accecata dai flash di tutte le luci e fotocamere, camminammo uno accanto all'altro ma verso la fine mi sono sbilanciata troppo e cosi cercò la mia mano che gli diedi e mi tenne in piedi.
Alla fine posammo per la foto e mentre io guardavo la fotocamera, lui mi guardò posando di profilo e serrando la mascella, ma ad un certo punto sentii una mano sul io fianco, cosi girandomi lo guardai e sorrisi leggermente come per ringraziarlo per non avermi fatta cadere.
Tornammo indietro e mentre io uscivo alla sinistra, lui andò a destra.
Corsi nel backstage in cerca di Julio e Scarlett, ed appena mi videro mi fecero cambiare immediatamente.
Tornai in fila, dopo aver messo un vestito rosa e lungo...molto lungo, e avendo l'impressione che lo avrei calpestato e di conseguenza sarei caduta, la ragazza che mi vestii ebbe l'idea di aprire le cordicine in due invece di tenerle chiuse, creando uno spacco, cosicchè mentre avrei camminato la parte bassa fosse andata all indietro.
Venne ancora il mio turno, ma stavolta sarei andata da sola, cosi dopo un lungo respiro camminai e arrivata in fondo posai, mettendo la mano sul fianco come avevo visto fare le modelle prima di me.
E dopo una giravolta che fece svolazzare il vestito, mi tranquillizai, dato che da quel gesto sentii una persona sotto al palco dire "Bel tocco di classe".
Tornai alla fine e mettendomi in fila ancora, aspettai come tutti per il finale.
La musica finii e ne partii un'altra per I ringraziamenti.
Tutti camminammo uno dietro l'altro applaudendo come ringraziamento e dopo aver fatto anche quello tornai da Julio con le lacrime agli occhi.
<Lo ho fatto davvero> dissi rivolgendomi a lui.
<Si tesoro, e ci hai anche salvato il culo. Non so come ringraziarti> ma in quel momento lo abbracciai.
Finito tutto, tornai ai camerini e mi cambiai tornando me stessa, ricevendo il denaro per aver sostituito la truccatrice.
Si, certo, ho sostituito anche troppa gente oggi.
Salutai tutti, ma andai a sbattere contro una ragazza all'entrata.
<Oh mio dio, scusami tanto> parlò.
<No, scusami tu. Ho appena finito di lavorare e volevo tornare a casa presto che non ti ho nemmeno vista> dissi io.
<Anche tu? Pure io ho appena finito di lavorare> sorridendomi.
<Cosa hai fatto?> chiesi tranquillamente avendo acquistato fiducia.
<Ho sfilato, e pure te immagino dal trucco che hai addosso, è simile al mio> mi disse sempre sorridendo.
<Oh no, io sono una truccatrice, ma dato che una ragazza non si era presentata e dato che non c'era tempo, l'ho sostituita io visto che sono nuova> rivelai.
<Oddio aspetta, tu eri la ragazza accanto a Scarlett? Adesso ti riconosco> sorridendomi.
<Oh beh, si. Scusa ma dovrei andare> la salutai.
<Scusami, potrei avere il tuo numero? Se mi servisse una makeup artist> facendomi capire.
<Oh certo, tieni> dissi dopo aver scritto il numero su un biglietto.
<Posso sapere il tuo nome?> chiese.
<Rebecca Still, e il tuo?> iniziando ad incamminarmi.
<Bryana Holly>.
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Makeup Artist || Michael Clifford
General FictionOre 21.30 Las Vegas. Tutto sta per cominciare, ma come al solito, qualcosa deve andare storto.