Capitolo 8

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Siamo finalmente tutti pronti, entriamo in auto e mio padre mette in moto e partiamo.

Arriviamo dopo circa una decina di minuti. Il ristorante da fuori sembra molto elegante, quando entriamo rimango a bocca aperta! È come essere in un castello. È tutto perfetto, troppo perfetto per ora, magari dopo mi annoiero visto che mio padre parlerà di lavoro tutto il tempo, e io invece mangerò e basta, come al solito. All'ingresso ci sono dei camerieri ai quali mio padre chiede il tavolo che aveva prenotato e lui ci porta in uno degli ultimi. Ci sediamo, i miei si siedono davanti a me e cominciano a fare le solite raccomandazioni soprattutto di non essere maleducata con i loro figli due ragazzi della mia età. Non capisco perché ogni volta le stesse cose ormai so a memoria pure l'ordine in cui le dice. Poi non gli ho mai fatto fare figuraccie, apparte quella volta che ho rovesciato la bottiglia di vino rosso addosso ad un suo amico. Però dai il tipo ha detto che non faceva niente, se lo ha detto lui bisogna crederci. Pero dopo aver combinato quel pasticcio mio padre mi guardava con uno sguardo che diceva "cosa hai combinato". Mamma invece cercava di trattenersi dal non ridere e sinceramente lo stavo per fare pure io però mi sono trattenuta senno se avvessi fatto un altra figuraccia chi lo sentiva più mio padre.

Intanto aspetto che arrivino gli altri, spero ci mettano poco perché ho una fame incredibile.

Ad un certo punto sento una mano appoggiata alla mia spalla, per la paura mi giro di scatto e incontro loro quegli occhioni azzurri stupendi, li riconoscerei tra mille, sono i suoi. Resto immobile per qualche secondo poi mi ricordo le raccomandazioni di papà e vado a salutare lui e la sua famiglia. Sono tutti e tre molto eleganti. Soprattutto fede. Indossa una camicia bianca, una giacca sbottonata sopra e dei pantaloni neri. È stupendo. 《Sediamoci gli altri ci metteranno un po' ho chiamato il mio amico e sono un po' in ritardo.》 Dice suo padre. Ci sediamo, fede è seduto accanto a me e mi mette un po' in imbarazzo. Per distrarmi da lui guardo avanti e vedo mia madre con un sorrisino ambiguo, chissà cosa stara pensando.

Mentre i nostri genitori parlano lui si avvicina al mio orecchio e mi sussurra:《Isa sei bellissima sta sera!》 Le mie guancie stanno prendendo fuoco. 《Grazie anche tu, mi passeresti l'acqua?》 Dico per cercare di calmarmi, cambiare argomento e bere un po d'acqua rinfrescarmi. Prima non faceva così caldo qui ma dopo ciò che ha appena detto e come se stessi in una sauna.《si eccola》 mi dice con un sorriso. Me la versa e io la bevo sto meglio. Decido di cercare di non pensare che lui è li e che mi ha detto che sono carina. Ad un tratto lo vedo alzarsi e correre verso l'ingresso. È andato a salutare un ragazzo, penso sia l'amico di cui mi aveva parlato...benji mi pare. È molto carino anche lui ha gli occhi celesti e i capelli castani. Si avvicinano lui fede e i suoi genitori. 《Isa ti presento benji il mio migliore amico.》 《Piacere.》 E mi stinge la mano. Poi si siede accanto a fede. 《Allora è lei la ragazza di cui mi hai parlato tanto.》 Mentre lo dice stavo bevendo e quasi mi strozzo con l'acqua. Intanto fede gli da una gomitata e io faccio finta di non essermene accorta. Visto che sono arrivati tutti il cameriere che prende le ordinazioni. Durante la cena ci sono i nostri genitori che parlano di affari e di come si stanno trovando in Italia dopo tutto questo tempo che sono stati negli Stati Uniti. Intanto noi tre parliamo della scuola e dicome ci siamo conosciuti. Ben è scoppiato a ridere per la storia del caffè e per la mia faccia al ricordo dell'enorme macchia. Ora stiamo ridendo perché ben ci ha raccontato che voleva lasciare da un pezzo la sua ex ragazza perché era appiccicosa e non riusciva a fare una cosa se non c'era pure lei, ma con la scusa di venire in Italia è riuscito a lasciarla. Ci sta imitando la sua voce e non riesco a non ridere. Questo ragazzo è davvero molto simpatico e penso mi troverò bene con lui in classe, o almeno non mi annoierò. La cena finisce e devo dire che sono stata molto bene. Benji però propone di fare una passeggiata tutti e tre insieme. Io non so cosa rispondere e mia madre, quasi mi costringe ad accettare. Sembra le piacciano molto i due ragazzi, poi ogni tanto mi guardava in modo strano....vabbe chiederò di questa mia impressione quando tornerò a casa. Usciamo dal ristorante e salutiamo i genitori e li vediamo allontanarsi andando verso le loro auto.

《Allora dove vogliamo andare?》 Chiedo. 《Bo non lo so sono qui da questa mattina non so neanche come tornare a casa.》 《Ma scusa non era stata tua l'idea di fare questa passeggiata?》 Lo rimprovero ridendo. 《Si ma ci siete voi.》 Dice con un tono ovvio, alzando le spalle e con una faccia buffissima. Io e fede ci guardiamo per un secondo e poi scoppiamo a ridere per la sua espressione. 《Vabbe dai conosco un parco non molto distante da qui.》 Dico dopo essermi calmata. 《Allora che aspettavi a dirlo!》 Mi rimprovera scherzando ben. Ci avviamo e in circa 10 minuti siamo arrivati. Vedo come fede illuminarsi, si ricorderà che è il parco in cui siamo andati insieme. Al solo ricordo di quel giorno mi spunta un sorrisino spontaneo e ben se ne accorge. 《Cos'è che ti fa ridere?》 Domanda Ben inconsapevole. 《No niente pensavo.》 Allora mi giro verso fede che mi guarda come per capire se avessimo pensato la stessa cosa.

Decidiamo di camminare per tutto il parco fino all'uscita che è molto vicina alle nostre abitazioni. Mentre camminavamo ho scoperto che anche ben non abita molto distante da noi. Infatti dopo poco ci troviamo davanti a casa sua. 《Ciao è stato bello conoscerti isa.》 《Grazie anche per me.》 Non so perché ma mi abbraccia. In quel momento guardo fede che è un misto tra la gelosia e lo stupore. Ben abbraccia anche lui e gli sussurra qualcosa all'orecchio che non capisco. Però penso parlino di me perché fede gli da una gomitata. Ci saluta ed entra. 《Allora ci vediamo domani a scuola. Ciao e non fate tardi eh!》 E mentre lo dice fa l'occhiolino. Io scoppio a ridere chissà cosa ha immaginato.

Noi ci dirigiamo invece verso le nostre case, però tra di noi c'è un silenzio imbarazzante e mi preoccupa la cosa, forse ho fatto qualcosa di sbagliato? Devo chiederglielo. Allora raggruppo tutto il mio coraggio e decido di parlare. 《Ei qualcosa non va?》 Smette di camminare, non mi risponde sembra un palo mi sto preoccupando magari ho fatto davvero qualcosa. 《Ho fatto qualcosa per farti stare male? Se é così dimmelo pero sappi che non ne avevo l'intenzione.》 《Non è niente non ti preoccupare》 Sembra che stia pensando a cosa dirmi.《Anzi no. Si penso tu abbia ragione è colpa tua...》 《Ti prego dimmi cosa ti ho fatto?》 《È da quando ti ho conosciuta che...》E si interrompe ancora una volta. 《Ti prego dimmi!》 Lo vedo che abbassa lo sguardo per rialzarlo un attimo dopo, avvicinarsi di più a me lentamente. Comincio a sentire il cuore che batte forte nel petto, il respiro accellerare e sentire come se le forze mi venissero a mancare, come se aspettassi da molto tempo di sentire le sue labbra sulle mie. È sempre più vicino e mi guarda fisso negli occhi. Poi appoggia la sua fonte sulla mia e in quel momento mille brividi percorrono la mia schiena. Non sono sicura che resisterò ancora per molto, ho bisogno di unire le nostre labbra. Improvvisamente stacca la sua fronte dalla mia. Si vede è in imbarazzo quasi quanto me. Sembra stia per parlarmi per dirmi qualcosa ma non ce la fa. Si vede che è un ragazzo molto timido. Però questa timidezza lo rende dolce. 《Scusa...》 mi dice con il poco fiato che ha in gola. 《Non ti preoccupare.》 Dico con la voce tremante. 《Non mi scusavo per quello che ho appena fatto... ma per questo.》 Con una mossa velocissima si avvicina a me e mi bacia.

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Ciao a tutti volevo intanto scusarmi per non aver aggiornato per tutto questo tempo, ma ho avuto molti impegni, soprattutto con l'inizio della scuola. Proverò ad aggiornare più spesso pero intanto spero vi sia piaciuto questo capitolo.
Scusate ancora
Isa♥♡

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