Capitolo 10

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O no, è lunedì.

Mi sveglio perché sento il mio cellulare che suona e non è la sveglia. Guardo l'orologio che c'è in camera mia e noto che sono le sei. Chi mi può chiamare a quest'ora. Deve essere qualcosa di importante. Allora prendo il cellulare che è sul mobiletto vicino al mio letto. Guardo il display ed è andra. Mi preoccupo subito cosa le sarà successo per chiamarmi a quest'ora. 《Pronto andra.》 Dico con tono preoccupato. 《Ei isa, come stai, cosa è successo?》 《Buongiorno anche a te!》 dico ironica. 《A si scusa buongiorno. Allora racconta.》 《Ok alla cena ieri il figlio del nuovo socio di papà è fede.》 Annuncio. 《Be dovresti saltare di gioia.》 《Non proprio.》 《Perché?》 《Perché sono una stupida e rovino sempre tutto.》 《Perché dici questo?》 《Perché ieri sera ci siamo baciati.》 《Davvero?》 《Si.》 《Racconta tutto.》 《Ok.》

Le racconto tutto quello che è successo, parliamo anche di ben e le devo dire che è molto simpatico e penso andremo d'accordo. Quando le ho raccontaato che sono scappata dopo il bacio, mi è venuto un nodo alla gola che quasi non mi faceva parlare. Allora ho fatto un respirone e gliel'ho detto. Anche se mi fa male parlarne , lei è la mia migliore amica e nessuno mi capisce e mi sta piu accanto di lei. 《Isa lo sai che ti dico, parla con lui magari hai frainteso e a lui interessi.》 《Ma se non fosse così? Se fosse solo stato un errore? Non voglio far finire la nostra amicizia, ci tengo a lui, penso di essermene innamorata, ma se lui non prova lo stesso rovinerei tutto.》 E in quel momento inizio a piangere. Odio il fatto che sono così emotiva , andra mi avrà visto piangere centinaia di volte ma non mi va di farle vedere che sono triste altrimenti correrebbe qui, devo riuscire a fermare le lacrime o per lo meno non singhiozzare al telefono così magari non capisce che piango. 《Vabbe isa parlatene e risolvete ogni cosa.》 《Si penso tu abbia ragione.》 《Certo come al solito.》 Dice in tono ironico. 《Comunque non pensare che non mi sia accorta che tu stai piangendo. Asciuga quelle lacrime e vai a parlargi.》 《Uff... mi conosci troppo bene! Ma non provare a venire a consolarmi rischiando di perdere la lezione.》 《Vedo che anche tu mi conosci bene! Avevo appena pensato di venire!》 《Ei stai tranquilla è tutto apposto, grazie mille ancora ci sentiamo dopo.》 《Di nulla a dopo!》

Attacco e mi ristendo sul letto. Provo a dormire ma nulla, allora decido di alzarmi ed iniziare a prepararmi. Magari oggi arrivo senza fare corse per cercare di arrivare in orario.

Fede's pov

Uff sono le sette e la sveglia suona. Odio quel rumore e la prima cosa che vorrei fare alla sveglia sarebbe lanciarla rompendola e mettendo fine a quel suono irritante. Oggi proprio la voglia di alzarmi dal letto è praticamente zero, non so cosa fare con lei. Magari devo lasciarla andare, magari lei non prova per me ciò che provo io, magari mi sono lasciato trasportare dal momento ieri. Accendo il telefono e noto che mi sono arrivati molti messaggi da ben dove dice vari consigli su cosa fare e come comportarmi oggi con isa. Alcuni fanno ridere ma altri mi fanno riflettere come quello di provare a vedere se è innamorata facendola ingelosire facendomi vedere con un altra. Si davvero questa è una buonissima idea e so già con chi la posso far ingelosire. Ringrazio ben con un altro messaggio dicendogli che gli avrei raccontato tutto dopo. Ora invece devo pensare ad escogitare il mio piano.

Per prima cosa mando un messaggio ad Allegra chiedendole se ci possiamo vedere per parlare di una cosa. Lei mi ha risposto subito come mi aspettavo infatti ci diamo appuntamento dopo la scuola. Devo pensare bene a cosa dirle se la verità o se voglio uscire un po' con lei per vedere se tra noi funziona anche se, so che non funzionerà mai non è come Isa.

Isabella's pov

Sono all'entrata della scuola, ed incontro ben. Ha una maglietta nera a maniche corte e scopro che ha molti tatuaggi sul braccio ma devo dire che gli stanno bene. 《Ei buongiorno!》 Mi dice salutandomi con la mano. 《Giorno!》 Rispondo. Spero solo che non sappia di ieri perché non ho voglia di parlarne, men che meno con lui. Non mi fa domande anzi mi parla di ieri e di cosa si aspetta dalla scuola e dalla nuova città e nella sua lista di cose è presente il fatto che vuole trovare una ragazza. Tipico.

Suona la campanella ed entriamo insieme in classe. Il prof è già in classe e mi domanda se mi andrebbe di accompagnare ben a fare il giro della scuola. Accetto e cominciamo a fare il giro.

Quando ho finito di mostrargli la scuola torniamo in classe e sono già arrivati tutti. Siamo vicini alla cattedra e con lo sguardo faccio il giro della classe e i miei occhi si fermano su un punto fisso, fede. È seduto accanto ad Alex oggi. Non che mi dispiaccia però volevo sedermi vicino a lui per parlare di ieri. Vengo distratta da una voce che mi chiede: 《Mi posso sedere vicino a te?》 É ben e visto che fede ha già un compagno di banco, accetto. 《Ok va bene.》 Il prof presenta ben alla classe e noto tutte le ragazze che lo fissano mi sembra di rivedere la scena del giorno in cui è arrivato fede. All'improvviso sento qualcuno che mi chiama facendomi svegliare dai miei pensieri. È ben che mi fa segno di andare a sederci. Uff il prof ci ha fatti mettere al primo banco quanto odio quel posto.

Fede's pov

É ricreazione prima di cominciare con il mio piano vorrei sapere davvero cosa ha provato. Non mi va di farla star male perché si penso di essermi innamorato di lei. La vedo sta uscendo dalla classe penso vada al distributore per comprarsi qualcosa da mangiare. La seguo. Si ferma al distributore allora affretto il passo per riuscire ad arrivare da lei. Però prima di me arrivano delle sue amiche e cominciano a parlare. Sta ridendo ed è stupenda quando ride. Non voglio rovinare questo momento. Decido di rimanere a fissarla però senza farmi vedere. Finalmente le sue amiche se ne vanno e lei pero va verso il bagno. Decido di fare una cosa da folle ed entrare nel bagno. Per fortuna è sola si sta lavando le mani mentre canticchia. Mi avvicino piano e quando sono dietro di lei le appoggio una mano sulla spalla. A lei prende un colpo e quando vede che sono io rimane immobile davanti allo specchio. 《Dobbiamo parlare.》 Le dico. Lei annuisce ma non dice nulla. Ad un certo punto però le viene come in mente una cosa. 《No ora non possiamo parlare, ti rendi conto sei nel bagno delle ragazze se ti vedono qui chissà cosa potrebbe succedere. Meglio se mi aspetti fuori. Finisco ed esco.》 Allora annuisco e esco dal bagno.

Pochi minuti dopo esce e per mia sfortuna suona in quel momento la campanella che annuncia che la ricreazione è finita.

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