Un Gioco Pericoloso.

9. Graffio di riconoscimento.

Che palle, che palle, che palle, che palle, CHE PALLE....
Perché lo dico? Semplice. Svegliarsi la mattina per colpa di quest'orco d'amica che russa, e che per mia sfortuna mi ritrovo in stanza non é il massimo per un 'buon'giorno, se si puó chiamare cosí.
Mi alzo, cercando di riconpormi dal sonno che non vuole saperne di abbandonarmi, cosí mi avvio verso il bagno per cercare di godermi al meno una doccia calda in santa pace.
"Jeeeeees!" sento gridare dall'altra parte del muro,cosí, senza pensarci due volte, avvolgo un asciugamano attorno al mio corpo ed esco di scatto.
"Cos'é successo?!?!" mi guardo attorno per cercare di capire cosa non vá.
"Stai troppo nel bagno, sbrigati." afferma l'orco che prima non mi ha lasciata dormire ed adesso non mi fa fare neanche una doccia calda.
Qualcuno,anzi chiunque si trovi lí sú,mi puó spiegare cosa c'é che non vá con questa benedetta ragazza-orco-mattascatenata-megafono?!?!?!
"Eeeh?! Non m'importa. C'é sempre il bagno di servizzio, arranciati." dico mantenendo la calma e chiudento la porta del bagno ditro di me.

"Che belezza! Ci voleva proprio una bella doccia calda!" sussurai sollevata uscendo dal bagno, pronta per andare a scuola.
"Signorine! É tardi, andate a scuola, c'é l'autista che vi stá aspettando." si fá sentire Nadya fino al piano di sopra.
In tanto, sia io che Olivia siamo pronte.
"Ok." dissimo all'unisono, avviandoci verso la porta,faccio segno ad Olivia di andare avanti,mentre io faccio un passo all'indietro e mi giro verso Nadya con aria seria ma allo stesso tempo buffo.
"Per piacere...non essere piú formale con me,e grazie per essereti preoccupata ieri sera." detto ció, mi giro e mi dirigo verso la macchina per andare a scuola con la mia amata amica russatrice.
La lunga macchina con la quale odio essere transportata si ferma,questo significa che siamo arrivate a destinazione,anche se non si possa dire che é una destinazione da sogno ,o almeno piacevole. Mentre scendevo,sento dire sottovoce da Olivia : "Ed eccoci ,che abbi inizio l'inferno!" , ed instintivamente mi misi a ridere come un matta scatenata.
Sapevo che odia la scuola, in effetti, chi non la odia? Ma non pensavo a tal punto da paragonarla all'inferno.
Entriamo nella scuola, che a dirla tutta, sembra che sia caduta in depressione, perché é dipinta in colori cupi : nero, grigio e un minimo di bianco...Ma apparte questo, vado nell'aula dei proffessori per prendere i nostri fogli con i corsi e le aule dove si terranno le ore di tortu-...studio. Dopo variati e giganteschi sforzi per trovare i fogli e l'aula, ci riesco, li prendo e mi dirigo verso Olivia, la quale sagoma si vede fin da me.
"O-" cerco di pronunciare il suo nome,ma una mano mi tappa la bocca da dietro,il che mi inpedisce di chiamare Olivia,o anche minimamente parlare, perché vengo trascinata in un'aula che poi viene chiusa a chiave.
"Chi sei e cosa vuoi?" domandai arrabbiata, anzi, ero furibonda, dato che questo tipo che neanche conosco,ci chiude dentro un'aula a chiave, come se fosse una spia del governo e dovesse dirmi una cosa talmente importante da non poterla sentire nessuno.
"Ma come...Non ti ricordi di me?" disse, abbasando la testa come se veramente fosse deluso, anche se si vedeva ad occhio nudo che era una sceneggiata, e a dirla tutta, era anche pessima.
"No,per niente. Dovrei?" chiesi come se fosse la cosa piú normale del mondo.
"Si, si dovresti!" gridó offeso come un bambino piccolo, mentre con la mano indicó il suo collo,aveva un graffio...Puó mai essere che...Oddio! Non ci credo! É lui!

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Cosa succederá a Jessica?
Chi sará la persona che l'ha trascinata in quell'aula?

                     SPAZIO AUTRICE
Allora? Che ne dite della storia fino a questo punto ? Accetto suggerimenti. 😂😇
Non so se pubblicheró molto presto l'altro capitolo, dato che mi devo occupare di una faccenda importante che riguarda anche voi, ma spero comunque di metterlo il piú presto possibbile. 😊☺