La porta si apri. Una cameriera dall'aria dolce come quella di Nadya, ci fece entrare.
"Signorine, date a me i cappatoi." disse con aria gentile,sinceramente, si vedeva che era una persona per bene. Credo che lo siano anche questi 'amici' dei miei rob-genitori,perche hanno ingaggiato una persona per bene.
Spero solo che non siano come i miei...
"La ringrazio,ma non c'é bisogno che si disturbi,tanto a noi non da fastidio fare un po di sport." le sorrido e lei ricambia con un'altro sorriso, accompagnandoci fino alla sala da pranzo dove si trovano tutti.
A quando pare,questi tipi,che hanno l'aspetto di due gorilla,ci stanno appiccicati come zanzare...
Quanto darei per avere un retino per le zanzare in questo momento...solo Dio lo sa!
Eravamo d'avanti alla porta, poggiai la mano sulla maniglia, pero esitai e presi un sospiro profondo.
"Sei pronta?" chiese Olivia un po preoccupata.
"Quando mai io sono stata pronta con quei due?!" ironizzai.
"Allora...?" continuo.
"Entriamo." dissi parendo decisa, ma quella, era l'unica cosa che non averi voluto fare.
Io non resisto mezz'ora con uno di quei due, pensa un'intera serata con entrambi! Qui,finira molto male!
Apri la porta,ci stavano fissando tutti,questo genere di cose non mi piace,perche non amo essere al centro dell'attenzione.
Mia madre si avvicino a noi,poi mise un braccio sulla mia spalla e l'altro su quello di Olivia.
Ecco,lo sapevo,era ubriaca!
"Piccole mie!!!" urlo mia madre.
"Allontanati da noi, puzzi di alcool." chiari io subito.
"Ma perche sei cattiva con me! Cosa ti ho fatto figliola?" chiese,mi stringo i pugni e cerco di non fare pazzie.
Me ne rendo conto che é ubriaca,ma giuro che la picchierei volentieri!
"Olivia..." la chiamo, per fortuna capisce subito e prendendo quell'ubriaca per la vita,la poggia sul divano.
"Salve.Tu devi essere Jessica. I tuoi genitori ci hanno parlato di te." dice il signore sorridendo e tenendo tesa la mano che io afferro.
Ma guarda un po...Hanno parlato di me o di quanto bene riesco a gestire gli affari?! Figuriamoci se non li conosco!
"Piacere. Mi dispiace non poter dire la stessa cosa." rispondo sorridendo.
"Allora mi presento, io sono Adam Gray, lei invece (mi indico una donna molto bella e raffinata) ,é mia moglie Charlotte,nostro figlio ha piu o meno la tua stessa eta, ma lui non c'é." concluse.
Sembravano simpatici,eppure ADORO suo figlio, non perche sia biondo, moro o bruno,figuriamoci,neanche lo conosco,ma perche se l'ha data a gambe da questa cena d'affari.
"La cena é pronta." avvisa la signora che prima ci ha aperto la porta.
Ci siamo seduti tutti, mio padre non mi ha rivolto parola, anche se questo non é una novita,mia madre invece,sembra che si sia ripresa e da l'aria di una che é piuttosto sobria,Olivia la poveretta, non capisce niente di quello che sta succedendo e per quanto,si limita a restare in silenzio. In tanto ,ci mettemmo a mangiare e dopo un po,il signor Gray,quel robot di mio padre ed io, parliamo d'affari,invece, mia madre, la signora Gray ed Olivia, parlano di moda, anche se di tanto in tanto, anche io mi mischio nella situazione, e mia madre mi ricorda di quanto poco gusto abbia nel scegliere i vestiti, ma la signora Gray, sembra avere i miei stessi gusti.
Arrivo il dolce e la domanda che ogni ragazza non vorrebbe mai ricevere arriva: "Jessica, tu hai il fidanzato?" chiede la signora Gray.
"No." risposi imbarazzata.
"Invece tu Olivia?" chiese la signora.
"Beh..." divenne rossa, la sua erisposta era ovvia, ma aveva bisogno d'aiuto. E chi altri se non io a darle una mano?!
"Olivia ha il ragazzo." dissi orgogliosa della risposta che avevo dato,anche se sapevo benissimo che mi avrebbe ammazzata.
"Ma non é vero!" era arrabbiata, ma a me faceva solo ridere e a dire la verita anche tenerezza.
"Suo marito ha detto che avete un figlio..." iniziai io cambiando argomento.
"Si, lui si chiama Ethan,quest'anno compie 18 anni e penso che andrete molto d'accordo, é un ragazzo molto simpatico." mi informo.
Se lui é come i suoi,sará veramente fantastico, ma anche se lo fosse, non durera per molto, tanto cambieró scuola ancora.
"Sara nella tua stessa scuola. Non faci fare figuracce!" disse con fredezza (credo che anche i pinguini sarebbero congelati) e aria di superiorita il robot , che guarda caso é anche mio padre.
Ditemi per carita che questo é un brutto scerzo e che sono stata adottata!
"Avete altri figli oltre a lui?" chiesi tanto per cambiare discorso.
"No." disse freddamente il signor Gray.
"Guarda caso, neanche noi." disse mia madre, a quel punto, di scatto, violentemente, uno schiaffo si precipito sulla sua guancia ,e delle lacrime rigavano sul mio viso, una dopo l'altra,diventando ormai,un fiume pieno di lacrime.
Avea scordato Jack, lui é morto, non puo dire che non é mai esistito, per me, lui c'é ancora e ci sara sempre!
Come puo dire che non ho un fratello?! É morto per colpa dei loro cazzo di affari! Quanta crudeltá ci puo essere in un cuore per dire che il figlio che é morto per colpa tua, non estiste?!?!
Robot...loro sono dei robot senza sentimenti,emozioni e sensi di colpa.
"Jess,stai calma..." disse Olivia.
Come diamine si fa a stare calmi dopo quella affermazione!?!
"Ma tu l'hai sentita!?" dissi guardando disgustata quella donna che scongiuro Dio non sia MIA madre, da quando c'é stato quell'episodio triste della mia vita.
"Caro...andiamocene!" esclamó la vipera, alzandosi dalla sedia e indossando subbito la sua mini giachetta di pelle. Solo io posso sapere quando schifo provo in questo momento,ma mi consolo con un : meno male,se ne va!
"Arrivederci signori Gray." saluta l'altro robot, seguendo la vipera e alla fine, chiudendo la porta alle loro spalle.
"Mi dispiace tanto..." mi scusai con i signori Gray.
"Non fa neinte, sembrate noi." scoppia lei a ridere.
"Signora Gray, noi togliamo il disturbo..." dissi guardando sia lei che Olivia.
Ma adesso che si fa?! Un posto dove dormire non ce lo abbiamo.
"Per carita,chiamatemi Charlotte! Ma avete dove dormire...?" domanda lei.
"Si" menti.
"No invece!" disse Olivia che subito si guadagno una mia occhiataccia.
"Allora dormirete qui e il caso é chiuso." disse Charlotte sorridendo.
E adesso cosa faccio, cosa mi invento?
Avranno abbastanza stanze?
Se suo figlio torna a casa piú tardi, dove dormiamo tutti? O mio Dio, perché tutte a me!?!
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Un Gioco Pericoloso.
RomansaForse non tutte le cose "brutte" che ci capitano,le persone "antipatiche" che incontriamo,hanno sempre un brutto finale,forse,grazie a loro diventiamo forti,e magari impariamo a capire anche le persone "diverse" da noi,con storie strane, belle o anc...