Partiamo da qui

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Partiamo dal fatto che.. ma da dove voglio partire?

In realtà la mia vita ha avuto molte partenze, non piacevoli a cuor mio. Molte decisioni prese affrettate. Per colpa di mio padre, per esempio,  mi sono dovuta sposare presto. Si, fu per colpa sua. Mi costrinse a sposare il figlio del suo migliore amico, che per mia fortuna, era la mia cotta da quando ero una bambina. Allora voi vi starete chiedendo: perchè sfortuna se era l'uomo che amavi? Beh, per il semplice fatto che anche a 22 anni non sai mai cosa ti può capitare nella vita.

Io e Mete siamo praticamente cresciuti insieme. Ha qualche anno in più di me, e una sorella della mia stessa età. Quand'ero piccola era il mio eroe: il tipico ragazzo bello, elegante, gentile, che faceva impazzire mezza scuola. Sua sorella Burcu ha mantenuto (o almeno così mi ha detto) per tutti questi anni il segreto. A volte passavo interi pomeriggi a casa sua soltanto per guardarlo giocare con i suoi amici. Mi rendeva felice soltanto a guardarlo.

Questa routine durò per un bel po di tempo, dopo lui iniziò a lavorare mentre io iniziai a frequentare l'università. Ma nonostante questo, uscivamo ogni fine settimana, e passavamo delle felici serate tra amici.

Un bel giorno, mio padre mi sveglio. Dal tono di voce capii che aveva qualcosa importante da dirmi. Aveva una faccia distrutta, come se da un momento all'altro gli potesse venire un mancamento. Il discorso, piu o meno, fu tutto d'un fiato : '' Oyku, figlia mia. Devo dirti una cosa importante''. A quelle parole, spalancai gli occhi e mi misi subito seduta nel letto.

''Ho perso il lavoro. Siamo in mezzo ad una strada. Non riesco più a mantenere tutta la famiglia e questa sera.. ho preso una decisione. Spero tu possa capirla, e accettare senza discutere'' con le lacrime agli occhi, incredula e ancora non capendo cosa stesse succedendo, gli feci di si con la testa, e lo feci proseguire a parlare. '' E' importante che tu adesso faccia il passo più importante della tua vita. Ho deciso che entro il prossimo mese ti sposerai, con Mete. Sei ancora giovane, lo so. Ma voglio che mia figlia abbia un matrimonio come si deve, con un persona che so che può mantenere lei e i suoi sogni. Io, tua mamma e tuo fratello, dopo il matrimonio lasceremo il paese e andremo a vivere dai nonni. Mi dispiace Oyku, spero accetterai le mie volontà. D'altronde, tu hai avuto sempre una cotta per Mete, no?''

Per me, Mete era l'uomo dei miei sogni ma.. 'Matrimonio' era una parola grossa.

'Matrimonio' significa legarti per sempre con una persona fino la fine dei tuoi giorni. Io amavo Mete, ma se da un lato ero la donna più felice dell'intero universo, dall'altro  pensavo che tutto ciò fosse affrettato. Ma, nonostante tutto, dovetti sposarlo e diventare sua moglie.

Dopo il matrimonio, Mete mi comprò una villa con una piscina che poteva ospitare mezzo quartiere. Mi fece finire gli studi, e m'inserì a lavorare in una delle case di moda più famose di tutta Istanbul.

La mia vita era completa. Avevo un marito che mi amava, il lavoro dei miei sogni, una villa che in tutti quegli anni non pensavo mai che mi potessi permettere.

 Avevo tutto, non sapendo, che mi mancava la cosa più importante.

Nonostante questo, continuavo la mia vita. Andavo a lavorare di mattina, nel tardo pomeriggio tornavo a casa dal mio dolce marito premuroso. Poche battute a cena, proseguendo a letto. Sinceramente non capisco come mi poteva piacere questa solita e insipida routine. Ero felice, e tutto questo mi bastava.


Il filo invisibile (provvisoriamente in pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora