tutto è bene quel che finisce bene? (2)

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Avevo proprio combinato un bel casino; Per mia sfortuna, lo sbruffone era pure figlio della Signora Onam, che tra l'altro, era una carissima amica della Signora Monika. ''Brava Oyku! Complimenti. Adesso devi presenziare anche nella riunione di scuse tra la Signora Monika, la Signora Onam e lo sbruffone che in realtà un nome l'ha: Ayaz'' Dicevo tra me e me. La Signora Monika aveva deciso di organizzare questa specie di riunione per chiederle scusa, e far partecipare di nuovo il suo caro figliuolo Ayaz come modello nella mia collezione. Io, di chiedere scusa a un mascalzone del genere, non ne avevo proprio voglia. Ma, ahimè, dovevo fare questo alla Signora Monika: lei non si meritava altri dispiaceri.

-Oggi è successo davvero un disastro. Davvero, non puoi neanche immaginare!

-Amore, scusami, domani mi racconterai tutto. Oggi sono molto stanco, il lavoro aumenta ed io non so se riuscirò a fare sempre tutto solo. Non ho voglia neanche di cenare. Ti prego di scusarmi amore mio, ti aspetto in camera.

Mi diede un bacio sulla fronte, sali le scale, e si chiuse in camera. Con quelle parole, Mete neanche mi fece sfogare. Capivo la sua situazione: era l'unico architetto di tutta Istanbul senza un socio. Mete iniziò, grazie al padre e alle sue influenze, subito la carriera da architetto. Ma si sa, quando si è giovani, si prendono decisioni affrettate, questa conseguenza d'addossarsi tutto il lavoro, non era considerata. Iniziò subito a lavorare, e nonostante il duro e faticoso lavoro, non lasciò nessun progetto irrisolto. 

Decisi di chiamare Burcu, avevo proprio bisogno di sfogarmi con qualcuno.

- Hai capito la mia giornata-disastro?

-Però Oyku, dovevi stare più attenta! La Signora Monika ti aveva avvisato di questo ragazzo, figlio della sua amica!

-Burcu! Ma da che parte stai?! Ha chiamato i miei bellissimi modelli ''stracci''! capisci?! Ma chi si crede di essere?

-In effetti hai ragione! Poteva essere un po più educato. A certe persone il successo gli da alla testa.. Come hai detto che si chiama?

- Ayaz.. che poi, lo sbruffone, ha pure un bel nome! Non se lo merita affatto.

- Questo nome mi suona familiare.. Ma hai raccontato questo a Mete?

-No.. oggi era stanco ed è andato subito a letto. Mi ha detto che mi aspetta in camera, ma come ben sappiamo, quando salirò sarà già in sonno profondo.

-Già poveretto.. Ha tanto lavoro in questi giorni.. Ma quando hai questa riunione di scuse?

-Domani

-Allora preparati Oyku! Fatti valere.

-Ovvio Burcu! Ti aggiorno domani.

Anche se non dormii tanto la notte, la mattina pronta come un guerriero in battaglia, andai a lavoro. Ero pronta a riaffrontare lo sbruffone, compreso la madre, che ancora non conoscevo. Passarono subito le ore, e mentre finivo di colorare un mio schizzo, una mano da dietro posa una tazza di caffè sopra il mio disegno.

-Eccoti il caffe, bellezza. Cosi se vuoi, questa volta puoi anche tirarmelo addosso. Indosso dei capi scuri apposta.

-Ma stai scherzando? Perché hai posato la tazza qui? Non hai visto che stavo disegnando?

- Beh dovresti ringraziarmi. Questo vestito perde di valore con questo colore. Una brava stilista sa notare queste cose.

- Quindi tu saresti un modello, stilista o cosa?

-Sono soltanto un modello, grazie a mia madre, non pensavo neanche fosse la mia vocazione. Quindi alcune cose che so, cerco di spiegarle a chi non sa.

- Quindi non posso dispiacerti, devo proprio farlo!

-fare cosa?

-Tirarti questo caffè!! Cosi almeno---

-Oyku, ti presento la mia amica Onam. Onam, ti presento la mia stilista Oyku. Lei è l'autrice di alcune campagne pubblicate negli ultimi anni.

-Bene. Cosi conosco chi ha mandato via mio figlio dal set.

-Onam è stato un equivoco, lei non sapeva che fosse tuo figlio. Non era una delle sue giornate migliori... aveva.. aveva litigato col marito.

- Ah quindi sei pure sposata!

Mi guardo con un sorriso beffardo. ''Sei pure sposata! Beh caro Ayaz ringrazia che in questo momento c'è tua madre che ci divide. Ma te la farò pagare un giorno, stanne certo''  Pensavo.

- Signora Onam, deve perdonarmi. Spero accetti... questo caffè! L'ho preparato con tanto amore. Le prometto che non accadrà più nessun equivoco con suo figlio

Mi costava tanto dire quelle parole, ma dovevo. Dovevo rimediare a quello che avevo fatto, indossandomi le colpe, dovevo farlo per la mia campagna e soprattutto per la Signora Monika.

-Da a me il caffè mamma! Qualcosa mi dice che è buono!

-Va bene Signorina Oyku--

-Signora, mamma! E' Sposata.

-Va bene! Signora Oyku. Mettiamo una pietra sopra quello che è successo. La prossima settimana mio figlio verrà di nuovo per posare per la sua collezione. 

-Stai tranquilla Onam. La prossima settimana Oyku seguirà passo passo la nostra nuova coordinatrice. Per evitare altri disguidi, siamo d'accordo?

-Va bene Monika. Alla prossima settimana.

-Arrivederci Signora Oyku.. Ah, quasi dimenticavo, ottimo caffè!

Per fortuna tutto si era risolto nel migliore dei modi, fin quando non ho focalizzato che dovevo rivedere lo sbruffone e farci di nuovo provare i miei modelli. Avevo ancora quattro giorni per calmarmi ed affrontare al meglio quella situazione, o quasi.

Il filo invisibile (provvisoriamente in pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora