<< Ti ho vista ballare e dovresti vedere i tuoi occhi, mentre lo fai, si accendono di una luce particolare.
È come se tu stessi guardando una realtà diversa, migliore.>>Disse, appoggiando entrambe le gambe sul muretto su cui era seduto.
Sembrava felice.
Quelle parole smossero qualcosa dentro di me, aveva ragione, era la verità.<< Ti ringrazio davvero tanto, non sono abituata a tanti complimenti. >>
Dissi, ridacchiando.
Il sole stava tramontando e il freddo mi stava entrando nelle ossa.
Amavo i tramonti,
la loro bellezza, la loro profondità,
le sfumature e amavo soprattutto guardarli in riva al mare, mi dava un senso di pace.<< Se ti dicessi di accompagnarmi in un posto, ci verresti? >>
Aveva la testa appoggiata sulle sue braccia e il cappuccio della felpa tirato sulla testa.
Mi guardava in attesa di una risposta.<< Mhh, dipende.
In quale posto vorresti portarmi? >>Strofinai le mani sulle braccia per scaldarmi un po' mentre lo vidi alzarsi e avvicinarsi a me.
<< Vedrai, ti piacerà.
Intanto prendi questa. >>Si mise di fronte a me e appoggiò la felpa sulle mie spalle.
Avevo dimenticato queste carinerie, e
inutile dire che avevo il sorriso stampato sulle labbra.
Rimanemmo lì per un po', in silenzio.
In quel momento pensai ad una frase di Paulo Coelho:
"Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo ma niente assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell'essere umano."
Ed era proprio così, quegli sguardi mi dissero tutto ciò che c'era da dire.<< E comunque sì, penso proprio che verrò con te. >>
Ero in condizioni pessime:
Avevo i capelli legati, una maglietta bianca con la scritta "Love yourself" e un paio di jeans e ai piedi le mie converse ormai consumate.
E per finire, la sua felpa.
Il suo odore inebriava le mie narici, un misto tra menta e tabacco, mi piaceva.<< Allora, andiamo.>>
Forse avrei dovuto avvisare Meredith che sarei rientrata più tardi e così decisi di inviarle un messaggio:
Hey, Cathrine vuole provare altre coreografie, quindi farò più tardi del solito.
Mi raccomando, non combinare guai in mia assenza. Scherzo, lo sai.
Ti voglio bene.Non mi andava di raccontarle che ero in compagnia di Josh, magari più in là.
Da quando ero arrivata qui, non avevo avuto tanto tempo per visitare i luoghi meravigliosi di questa città ed ero proprio curiosa di sapere quale fosse il posto in cui mi stava portando.
Ero abbastanza nervosa e lui se ne accorse.<< Non è molto lontano da qui, ci metteremo poco tempo.
Sono davvero sicuro che ti piacerà. >>Aveva entrambe le mani in tasca.
Sembrava avere freddo ed io mi sentivo un po' in colpa per aver accettato di indossare la sua felpa ma allo stesso tempo ne ero incredibilmente felice.<< Un pochino, più che altro sono davvero troppo curiosa. >>
Josh's pov.
Mi piaceva il modo in cui mi guardava o il modo in cui sorrideva, le sue espressioni, i suoi occhi, il suono della sua risata.
Era davvero bella.
Non sapevo spiegarlo ma sentivo il bisogno di starle accanto, sembrava assurdo, ma riusciva a rendermi felice anche solo con un sorriso, una parola.
Il posto in cui stavamo andando è un luogo in cui andavo quando avevo bisogno di pensare o semplicemente per trovare quella tranquillità che mancava.
Era la prima persona che portavo lì, non sapevo bene il motivo per cui aveva scelto proprio lei, o forse si.Non sapevo dove stessimo andando ma mi fidavo di lui.
Dopo aver camminato per un po', arrivammo.
Il panorama era fantastico, da lì era possibile vedere l'intera città, tutte quelle luci. Una cosa meravigliosa.
Ci sedemmo su una panchina.<< Wow, ma è uno spettacolo. >>
Esclamai, era possibile percepire una gioia enorme nel mio tono di voce.
Quel posto era incredibile e pensai che ne valse davvero la pena.<< Ti piace?
Ci venivo spesso quando sentivo il bisogno di stare da solo o quando avevo bisogno di pensare. >>Diventò improvvisamente serio.
<< Si, molto.
Tutti hanno il proprio rifugio, quel luogo in cui si sentono al sicuro, dove possono rimanere soli con se stessi. >>Mi fissava.
<< Posso farti una domanda? >>
Si avvicinò un po' di più.<< Certo. >>
Alzai il cappuccio della felpa sulla testa.<< C'è qualcosa, oltre la danza, che ti ha spinto a trasferirti qui? >>
Non volevo parlarne, non in quel momento.
La danza era il motivo principale ma non l'unico.
Semplicemente arriva un momento nella vita in cui preferisci scappare, scappare da tutto ciò che ti circonda, scrivere pagine nuove della tua vita, avere nuove esperienze, lottare per ciò in cui credi.
Il North Carolina era il luogo in cui ero nata e cresciuta e mi mancava, soprattutto trascorrere del tempo con la mia famiglia ma sentivo che, in qualche modo, era un posto che non mi apparteneva più.
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WAIT YOUR TIME.
RomanceE i sogni bisogna inseguirli, bisogna proteggerli e lottare per far sì che diventino realtà, quella realtà che tanto desideri. Bisogna tenere duro e non mollare, andare fino in fondo. Ci saranno le cadute, le delusioni ma fa parte di tutto questo, b...