Non lo si può raccontare, non prima di averlo impresso.
Quel ricordo, quell' immagine, quell' ispirazione.
Era incastonato là, al centro della cornice bianca, quel volto.
un po' come un diamante o una perla rara che si contempla con desiderio.
Prendeva lentamente forma dalle sue fantasie, dal suo dolore.
I lineamenti giovani di quando era ancora ragazzo, qui doveva avere due anni in meno, pensava.
Una bocca delicata, rosea, il labbro inferiore leggermente più carnoso e quella curva che risaliva al naso, così marcata, come quella di suo padre.
Perfino la fossetta sul mento era sua.
E quegli occhi verdi, quegli zigomi, tutta la somiglianza della madre.
La curva delle sopracciglia, la dolcezza nello sguardo e anche quell' aria da ribelle ... la faceva sorridere.
Ogni parte di quel volto serbava un ricordo.
Quegli occhi, la prima volta che li aveva visti, così piccoli, innocenti, quelli di un cucciolo, il suo cucciolo.
Quelle fossette, ogni volta si divertiva a torturarlo passandoci sopra l' indice finché lui non emetteva i versi buffi dei bambini.
E poi il suo pianto, le sue prime lacrime, la sua prima caduta dalla bicicletta.
Poteva ricordare come se fosse ieri il manubrio inclinato troppo sulla destra e la bicicletta che aveva sbattuto violentemente per terra.
La faccetta spaventata del suo piccolo e le sue grida di aiuto.
Continuava a tracciare i suoi lineamenti più e più volte, sorridendo.
Quella volta era andato tutto bene.
Una semplice storta.
E quella volta in cui si era quasi tagliato con il coltello da cucina?
Che cosa stavano facendo?
Ah certo, i pancake con le gocce di cioccolato.
E ovviamente lui aveva insistito per tagliarlo a cubetti.
L' avrebbe dovuto immaginare.
Un sospiro di sollievo.
Già, era andata bene anche quella volta.
Le candeline del suo decimo compleanno... la sua prima ragazzina a scuola.
Un bacetto di sfuggita e le maestre li avevano messi entrambi in punizione.
Oh decisamente oltraggioso vedere due bambini che si scambiano un bacetto, e poi non ci stupiamo delle donne nude sui giornali o in tv.
E .. il suo primo vero bacio.
Non sapeva esattamente tutto, era quasi un' intuizione materna.
A quindici anni gli adolescenti cominciano a distaccarsi dai genitori, a tenere sempre il muso, a sbattere le porte, a prendere le loro decisioni... a diventare intrattabili.
Ma lui non era cambiato.
Era soltanto più riservato e ... sì, aveva cominciato a dire qualche parolaccia e a vestirsi come un damerino.
Voleva essere sempre elegante e voleva andare al lavoro, come suo padre.
Poi c' era stata la svolta.
E Vincent non sarebbe mai più stato come prima...
Era un venerdì due giugno e Vincent aveva appena compiuto diciassette anni...
Era a scuola.
La signora Berta era a casa con la nonna di Vincent.
Stava finendo di preparare il caffè quando il telefono era squillato e all' altro capo del telefono c' era un uomo: Jeff, il migliore amico di suo marito.
Da quel giorno lei e il figlio non sarebbero mai più stati gli stessi...
/Spazio autrice: Spero che l' inizio vi sia piaciuto.
Ci sono tante verità da svelare e identità da scoprire.
Ma soprattutto, il meglio deve ancora arrivare!
Vi aspetto nei prossimi capitoli ;)) /
STAI LEGGENDO
Over the frame
FantasyInverno. Mancano pochi giorni a Natale. La padrona di casa, Berta Moore, è una pittrice. Dopo sei anni dalla tragica scomparsa del figlio, decide di dipingerne il volto. Il ritratto viene incorniciato e posto nella parete di fronte alla quale è appe...