Erano le cinque di mattina.

Un urlo aveva scosso la casa.

Come di consueto, Berta attraversò il corridoio, accese la luce della sua stanza di pittura ma fu invasa da una triste realtà: aveva già dato sfogo al suo desiderio.

Lo aveva già dipinto, Vincent era già lì...

Era... era sulla parete, era...

Corse verso il salotto, doveva esserne certa, lo aveva fatto da ormai una settimana.

Ogni notte si svegliava in preda agli incubi e andava a controllare il suo dipinto.

Che dovesse crearne un altro?

Stava diventando un' ossessione.

Dannazione, si diceva, che giorno è?

Era la notte di Natale.

Nessun parente si era fatto sentire, neppure i cugini che vivevano a Londra.

Era letteralmente scomparsa dalla vita delle persone care.

O forse il suo dolore era stato ignorato e... il suo dipinto, era là, appeso al muro.

Ma nella penombra non si vedeva.

La luce...

Non si accendeva, c' era stato un cortocircuito improvvisamente.

Un rumore.

Che cos' era stato?

I fiammiferi... erano nel primo cassetto del comò in salotto.

Erano lì vicino.

Li trovò nella penombra e con gesti frenetici ne estrasse uno dalla scatola impolverata e lo grattò sul muro.

La fiammella che scaturì fu sufficiente per rischiarare un poco.

Dov' erano le candele?

Doveva fare ordine, il corridoio era impraticabile.

C' erano cuscini dappertutto, cianfrusaglie e colori in giro.

Finalmente le candele.

Quando le ebbe accese tutte e cinque,  ottenne un po' di chiarore.

Lasciò il mozzicone spento sul comò e raggiunse il dipinto.

Ma ciò che vide, fu sconvolgente.

Mio Dio... biascicò incredula.

Dov' era suo figlio?

La cornice era vuota.

Si avvicinò certa di aver visto male.

Era l' effetto della cornice.

Sembrava quasi che...

Niente da fare, non era un' illusione.

Il dipinto era vuoto.

C' era un buio inquietante nell' altra dimensione, al di là della tela.

Uno spazio orribile.

Un nero pece quasi avvolgente, quasi infernale.

Ma... ma dov' era?

Il panico.

Gli occhi spalancati.

Il candelabro cadde a terra violentemente.

Urla.

Grida di paura.

Che cos' era?

C' era una sagoma nera infondo alla stanza, che avanzava verso di lei.

Stammi lontano! Gridò in preda al panico.

Il tappeto si incendiava e la donna era sull' orlo dello svenimento se non dell' infarto.

Le fiamme si erano alzate e la intrappolavano contro il muro.

La sagoma afferrò le tende della sala e le tirò con forza fino a strapparle.

Poi si avvicinò a lei ignorando le sue grida e colpì forte il fuoco fino a spegnerlo con la stoffa.

La donna cadde svenuta.

L' ombra continuava a colpire il tappeto fumante.

Il buio s' impossessò di nuovo della stanza.

E poi, misteriosamente, tornò la luce.


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