24. Perdono

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La cena a casa di Harry e Louis si svolse nella tranquillità e in allegria e Flerio, dopo l'imbarazzo iniziale, riuscì a parlare normalmente e ad essere se stesso.

Nel prendere un pezzo di pane, Harry lo sfiorò con la pancia e il dio delle api, istintivamente, la accarezzò.

Il riccio lo vide sorridere e chiese:

" Sai se è maschio o femmina?"

Flerio annuì e, prima che qualcuno aprisse bocca, lo bloccò.

" Deve essere una sorpresa...non lo dire a nessuno, nemmeno sotto minaccia!"

Tutti borbottarono risentiti e Iris ne approfittò per trotterellare da Flerio e guardarlo con occhi supplicanti.

" Non valgono occhioni da cucciolo, sorrisi con fossette e ali che sbattono " disse Harry, osservando Cupido che stava già avvicinandosi al dio delle api.

Quando ormai era buio, Flerio si alzò per andarsene, dato che aveva sentito che Clario si sarebbe fermato a dormire da Fobos.

" Grazie mille, è stata una bellissima serata " disse sorridendo a tutti.

Guardò con amore Deimos e si avviò verso la sua casa.

A metà vialetto vide venire verso di lui lo spirito del fuoco che frequentava il dio del terrore e si sentì morire.

Si scostò per lasciarlo passare e, con la coda dell'occhio, notò Deimos andargli incontro.

Non si fermò, si strinse nelle spalle e si mise a correre.

Voleva arrivare a casa e raggiungere la sua camera e il suo letto, dove avrebbe potuto piangere in pace.

Doveva essersi appisolato da qualche minuto, quando sentì il materasso abbassarsi e un braccio avvolgergli la vita.

Capì all'istante di chi si trattava, perché aveva dormito tante volte appoggiato a quel petto e sentendo quel cuore battere.

" L'ho mandato via subito, gli ho detto che non voglio vederlo più...
Scusami per non averti dato un bacio prima, nel prato e scusami per essermi comportato come un bambino "

Flerio si rigirò nell'abbraccio e accarezzò il viso di Deimos.

Il dio del terrore chinò il volto e sfiorò quelle labbra che, nonostante tutto, gli erano mancate così tanto.

Dimenticando quanto aveva affermato nel pomeriggio, Deimos attirò a sè il compagno e si strusciò su di lui.

I vestiti scomparvero, le mani si strinsero e i corpi di unirono come era giusto che fosse.

Mentre il suo ragazzo spingeva lentamente in lui, Flerio gli chiese più volte perdono per averlo tradito e fatto soffrire.

Deimos non gli rispose a parole, ma gli fece capire, amandolo con dolcezza, che, davvero, l'aveva perdonato.

Una nuova vita ( Saga di Cupido libro 9)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora