27. Amore

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A turno, tutti i presenti entrarono nella camera di Harry, per conoscere il piccolo Saturno.

Aurelio ed Anna piansero come due fontane e la stessa cosa fecero la dea Flora ed i suoi figli.

Armonia provò una gioia immensa e strinse a sè Dafne pensando a come sua figlia e suo fratello avrebbero potuto giocare insieme.

Fobos e Deimos mantennero la loro solita aria un po' strafottente, ma i loro occhi lucidi tradivano la commozione che sentivano nel cuore.

Ade, Giove e Giunone notarono subito la grande somiglianza che il piccolo aveva con Louis e dissero che, sicuramente, sarebbe diventato un grande amante delle guerre.

Lo stesso Louis, poi, portò fuori in braccio il bimbo e lo fece conoscere a Chirone che reagì scoppiando a piangere, inutilmente confortato da Mercurio.

Gli ultimi ad andare da Harry furono Cupido ed Iris, che osservarono con gli occhioni spalancati il neonato che Louis aveva riportato in casa e che ora Harry teneva fra le braccia.

" Lui issere fratellino di me io? " chiese il bimbo.

" Sì, amore " rispose Harry " e ora tu ed Iris dovete stargli vicino e aiutarlo a crescere"

La bimba sfiorò, quasi timorosa, con un ditino la piccola guancia del neonato e disse:

" Me io e Cupido di me io giocare sempre con lui e no lasciarlo solo "

Il riccio baciò entrambi i suoi bambini alati e Louis, dopo averli presi per mano,  li portò a dormire.

Harry si adagiò sui cuscini con il neonato in braccio e osservò il piccolo viso di suo figlio.

Aveva inequivocabilmente i lineamenti di suo marito e sapeva che, quando avrebbe finalmente aperto gli occhi, le sue iridi sarebbero state blu.

Louis, dopo che tutti i partecipanti alla cena se ne furono andati, ritornò nella camera che condivideva con Harry e si sedette accanto a lui.

Con un movimento della mano fece comparire accanto al letto una culla....quella culla...la culla costruita da Tullio quando Harry aspettava i gemelli.

Gli occhi del riccio diventarono lucidi e subito baciò le labbra del marito, quando questo prese in braccio Saturno e lo mise nel suo nuovo letto.

Dopo aver fatto ciò, si sdraiò accanto ad Harry e gli sussurrò:

" Hai fatto un ottimo lavoro, piccolo mortale!"

Il riccio sorrise e rispose:

" Se fossi rimasto mortale a quest'ora sarei ormai vecchio, per non dire morto..."

" Ti amerei lo stesso, anche anziano, ti amerei come il primo giorno in cui mi sono reso conto di provare qualcosa per te, quando hai partorito i gemelli "

Harry si girò un po' a fatica su un fianco e sussurrò:

" Io ti amo ogni giorno di più e ti ringrazio di avermi dato l'eternità per dimostrartelo"

Una nuova vita ( Saga di Cupido libro 9)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora