La mensa pullulava di studenti affamati e privi di ogni disciplina. Le urle continue non facevano altro che far aumentare il mal di testa di Zayn, il quale stava seduto in un angolo isolato della mensa a qualche metro di distanza dai suoi amici.
Giustificò la sua assenza al solito tavolo per via del compito di Letteratura che lo avrebbe aspettato nell'ora seguente e perciò avrebbe dovuto ripassare. Il ché era semplicemente una scusa per star da solo a riflettere, come se non fosse abbastanza sfinito da tutti quei pensieri che da settimane non facevano altro che affliggerlo. Anche a casa le cose non erano facili constatando che i suoi genitori avevo raggiunto il limite di sopportazione nel loro rapporto ed erano prossimi al divorzio, il ché non lo infastidiva particolarmente, ma ciò che più lo intimoriva era dover passare da una casa all'altra ogni settimana. Questa situazione al quanto tragica non poteva che far aumentare le preoccupazioni del ragazzo che adesso andavano ben oltre le questioni amorose, se poi pensava anche al fatto di dover vivere con l'amante della madre... La sua rabbia non faceva altro che divorarlo ancora di più lasciandolo inerme al suo misero destino.
A distogliere i suoi pensieri ci pensò Tyler che prese posto davanti a lui << Credevo dovessi studiare. >> disse il moro incrociando le braccia al petto.
Solo in quel momento Zayn si accorse che l'amico aveva cambiato taglio di capelli e sostituito il ciuffo a coprirgli la fronte ad un ciuffo alzato, non poté far a meno di pensare che questo cambiamento illuminava di più i suoi occhi scuri facendoli risaltare maggiormente. Si schiarì la voce scrollando le spalle << È ciò che sto facendo. >> mostrò il libro di Letteratura aperto davanti a sé.
<< So che c'è qualcosa che non va, puoi parlarmene. >> iniziò Tyler analizzando il livello della loro amicizia e incitandolo a sfogarsi con lui, ma Zayn aveva ormai smesso di ascoltare e annuì semplicemente chiedendo di essere lasciato solo per poter ripassare.
Rimase poi solo e per qualche secondo, nonostante fosse circondato da tutti i suoi compagni di scuola non sentiva più il calore umano della sua persona ad avvolgerlo, quasi come se lui stesso non fosse più lì in mezzo a quell'ammasso di studenti. Quel pensiero così innaturale gli fece venire i brividi, fu a quel punto che decise di tirar fuori il diario dallo zaino e di posizionarlo davanti a sé pronto a mettere nero su bianco quali fossero i suoi pensieri.
"È strano come io mi senta in questo preciso istante. Quasi come se la mia anima avesse lasciato la mia pelle e il mio corpo sia privo di essa, nonostante io sia capace di muovermi e parlare. Quasi come se essa mi stia accanto, ma non esattamente in me. È forse così che la morte appare? Sta di fatto che so di esserci e adesso mi sembra di vedere tutto in maniera più limpida.
Ti vedo qui, a quel tavolo davanti a me mentre sei seduta accanto al tuo amato. Il suo braccio si trova intorno alla tua vita e la sua mano dentro alla tua maglietta, ma non esattamente troppo in alto o troppo in basso. Penso sia solo un modo che Harry voglia utilizzare per sentirsi più vicino a te, per sentire il calore della tua pelle a contatto con la sua. Il tuo viso è rivolto verso al resto dei nostri amici mentre sorridi nel modo più sincero possibile e ti lasci andare in una risata ogni qual volta che ne senti la necessità.
Quanto vorrei poter essere la causa di quel sorriso che tanto amo.
E ora stai giocando con una ciocca dei tuoi capelli, dello stesso colore intenso dei tuoi occhi, lunghi fino a metà schiena. Vorrei tu potessi alzare lo sguardo per qualche secondo, mi basterebbero pochi secondi per far incrociare i nostri occhi e in quel momento capiresti quanto ti appartengo. Vorrei poter dire che sei mia Kaila e probabilmente nel mio cuore è così, ma il mio buon senso e ciò che i miei occhi vedono adesso, mi fanno capire che in realtà non ti posso definire con quella parola e che mai potrò farlo.
Non c'è soluzione a questi miei pensieri negativi, appunto perché il futuro che si prospetta non me ne da la possibilità. So anche che scrivere tutto ciò sia estremamente sbagliato, ma con gli episodi che nell'ultimo periodo stanno accadendo e che sembrano voler distruggermi, questo diario sembra essere l'unica cosa a darmi in qualche modo una sensazione di estrema libertà. E perché no, anche la felicità ci mette del suo.
Per questa serie di motivi, credo fermamente di dover continuare ciò che ho inziato e se un giorno decidessi di fermarmi, sappi che i miei sentimenti per te non svaniranno affatto.
Credo inoltre di dover smettere di fissarti, Gigi mi sta rivolgendo uno sguardo pieno di disapprovazione. Chissà perché nemmeno lei mi trova simpatico.
Prenditi cura di me Kaila, te ne prego."
E dopo aver terminato anche quella pagina di diario si immerse completamente nella storia tormentata di Romeo e Giulietta. Ne aveva abbastanza di amori infranti.
Non so se questo capitolo possa in qualche modo piacervi. Non lo sa davvero e non so nemmeno se soddisfa anche me, fatemi sapere cosa pensate. Ci tengo veramente molto alla vostra opinione.
A presto, Kels.
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Jouska - zjm
Fanfiction"È il cuore a scrivere sulle pagine di questo diario mal ridotto e non vi è alcuno scrupolo dietro a queste mie parole, solo i miei pensieri che prendono forma attraverso carta e penna, solo io che scrivo di lei nella maniera più genuina possibile."...