Così lontana da non poter afferrarti

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I ragazzi si trovavano nella caffetteria appena fuori città, non che non ce ne fossero a Chicago, tutt'altro. Il punto era che la caffettiera Jo's aveva quel tipico arredamento anni 50' che risultava particolare agli occhi dei ragazzi. Forse per i colori sgargianti e diversi da quelli dell'arredamento di Starsbucks, o forse per le divise altrettando basate su quel periodo delle cameriere. O forse perché erano gli unici ragazzi di Chicago e far visita ogni Venerdì pomeriggio a quel posto. Erano diventati ormai clienti abituali, difatti anche chi ci lavorava sapeva quali erano i frappé per le rispettive persone.

Tyler prese parola circondando le spalle di Gigi con un braccio, quasi a sottolineare che ormai lei era di sua proprietà << E tu chi porterai al ballo? >> chiese guardando Zayn.

Il moro alzò le spalle cercando di evitare lo sguardo di Kaila ed Harry << Non porterò nessuna e di conseguenza, non verrò. >> affermò osservando il suo bicchiere ancora ripieno del frappé al cioccolato.

Kaila si lasciò sfuggire una risata piena di ironia << Sei così poco uomo da non poterci andare da solo? >>

E in quel momento Zayn alzò il viso per poterla guardare meglio e non gli importava se ci fossero anche i loro amici a seguire la conversazione, lui in quel momento volevo solo imprimere nella sua memoria i lineamenti dell'espressione della ragazza. Ci mise un po' a rispondere << Forse. >> si limitò a dire.

Una risposta che lasciò la ragazza spiazzata, di solo battute come quella facevano scattare una vera e propria guerra di botta e risposta, ma di certo quella risposta così concisa del ragazzo non se la sarebba mai aspettata.

Harry guardò male la sua ragazza capendo che in qualche modo quelle parole avevano ferito il suo amico << Andiamo, sono sicuro che qualcuno vorrà venirci con te. Paige ad esempio. >> cercò di strappargli un sorriso, Paige non era solo una ragazza bellissima, ma aveva anche la sfortuna di provare un amore non ricambiato per Zayn. Un amore che purtroppo lui non poteva accettare.

Ma sorrise ugualmente, un sorriso pieno di tristezza << Probabile. Peccato che la ragazza che avrei voluto portare mi è scivolata via dalle mani come sabbia tra le dita dei bambini. >>

E nonostante le domande su questa misteriosa ragazza fossero state molte, Zayn non aveva ceduto e aveva tenuto il nome della sua amata per sé. Non appena i suoi amici lasciarono il posto, lui prese il diario e si mise ad osservare le pagine bianche.

"Mi hai guardato quasi fossi un tuo nemico. Ho visto i tuoi occhi cercare qualcosa nei miei, qualcosa che però non hai trovato e l'ho capito da come hai inarcato le sopracciglia non appena mi sono perso nelle tue iridi scure per fin troppo tempo. Lasciati dire Kaila che questi giochetti ormai non mi interessano più, non mi bastano più.

Forse un tempo mi accontentavo di quelle piccole liti scaturite da qualche battuta fin troppo vera. Che poi non ti do nemmeno torto, o forse solo in parte. Il fatto non è che io non sia abbastanza uomo per non venire al ballo da solo, non sono abbastanza uomo per chiederti di venirci con me. E credo sia proprio questo a farmi rimanere un bambino quale sono. La paura del rifiuto mi opprime, mi lacera giorno dopo giorno e la consapevolezza che una volta rivelati i miei sentimenti, perderò tutti i miei amici compresa te non fa altro che tormentarmi. Non che ti abbia mai avuta per davvero, in fin dei conti sei sempre stata a qualche passo di distanza da me. Così vicina da poter sentire il tuo dolce profumo, ma così lontana da non poter afferrarti."







Ma Zayn che twitta mentre io scrivo Jouska? Non è un caso signori miei.

Jouska - zjmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora