Il silenzio di una delusione

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La lezione di Francese si stava svolgendo tranquillamente, o almeno fino a quando la porta della piccola aula non si spalancò bruscamente.

Zayn che stava scarabocchiando sul proprio quaderno di appunti, ringraziò mentalmente quella persona che aveva prontamente deciso di alleviare le sue sofferenze e di interrompere quella lezione così noiosa. Alzò lo sguardo e la sua mente cessò di pensere alla vista di Kaila posizionata davanti la classe, doveva aver corso e lo si poteva dedurre dal fiatone che aveva.

« Vedo che la signorina Robinson ha voluto degnarci della sua presenza. » disse ironicamente la professoressa « Mi dispiace, ma non ha il permesso di entrare a quest'ora in classe. » continuò poi.

Ma Kaila come suo solito non ascoltò le parole di rimprovero che le erano state rivolte poco prima. Avanzò in classe con passo svelto, la bocca storta in una smorfia. Si posizionò a Zayn il quale la guardò confuso, ma fu tutto più chiaro quando la ragazza lasciò cadere un diario sul banco; il suo diario.

E dopo averlo guardato con tutto l'odio che potesse concedergli, uscì dalla classe senza rivolgere la parola a nessun'altro, compresa la professoressa che sembrava anche lei concentrata a capire cosa stesse succedendo. Ma Zayn non ci mise molto a capire, la sua espressione mutò da serena a una di totale preoccupazione. Eppure infondo, era anche felice perché magari per una volta, non si sarebbe nascosto più.

Raccolse in tutta fretta i libri nello zaino e si assicurò di aver preso anche il diario, sgattaiolò poi via dalla classe sotto gli incitamenti della professoressa a non muovere un passo o si sarebbe ritrovato in punizione. Il ragazzo però era già fuori a rincorrere la sua unica fonte di serenità. « Kaila! » urlò, la ragazza a qualche metro più avanti di lui continuava a camminare a passo svelto incurante di battere i piedi a terra con quasi troppa violenza. « Fermati, dannazione » urlò ancora cercando di raggiungerla.

Dopo qualche secondo, il polso di Kaila venne incastrato dalla mano di Zayn, una presa così decisa da costringerla a voltarsi. Gli occhi del ragazzo erano privi di alcuna emozione o almeno era ciò che vedeva lei. Questo le fece aumentare la rabbia che fin dalla mattina stava nutrendo. Aveva passato una buon ora a leggere e rileggere ciò che quelle pagine nascondevano e si sentiva presa in giro, a dire il vero nemmeno lei sapeva cosa provare in quel preciso istante. La soluzione migliore quindi, era reagire con rabbia poiché era l'unica cosa che le risultava facile. « Non osare nemmeno toccarmi! » sbottò liberandosi dalla presa del moro, per poi fare qualche passo più indietro senza però distogliere lo sguardo dal suo. Le sue gote erano di un rosso intenso, quasi stessero andando a fuoco. « Come puoi anche solo scrivere queste cose alla ragazza del tuo migliore amico? » chiese corrugando la fronte, ma non aspettò risposta « E se fosse stato qualcun'altro a trovarlo? Se l'avesse trovato Harry? » chiese cercando di regolare il tono della voce che pian piano rimbombava per il corridoio deserto.

Zayn mise le mani in tasca, stava tremando e cercava di nasconderlo prontamente. Si era mostrato fin troppo debole agli occhi della ragazza e di certo non voleva continuare a sembrarlo. Non vi era più via di scampo, ora o mai più, si disse. « Quindi dopo aver letto tutto ciò che ho scritto, l'unica cosa che sai dirmi, o di cui ti preoccupi è questo? Cosa ne penserebbe Harry? » chiese avvicinandosi di qualche passo, mantenendo una distanza che però Kaila necessitava di avere, quasi come se quei pochi centimetri a dividerli fosse la sua unica soluzione alla morte. « Cosa ne pensi tu, piuttosto. »

Kaila lo guardò attentamente, si perse nei suoi occhi scuri, cercando di capire cosa il ragazzo stesse provando. Ma le riusciva impossibile. Per lei Zayn era sempre stato uno di quei libri che compri per la trama intrigante, ma che poi metti in un angolo della camera poiché troppo complicato da leggere e per essere ancor più precisi, ti spaventa leggere. Per una svariata serie di ragioni. La principale, perché hai paura del contenuto e non vuoi rovinare l'idea che ti sei creata di quella trama. E Zayn sembrava una trama così bella, ma al contempo così oscura da farle tremare le ginocchia. « Penso che sia inappropriato. Continuo ad essere la ragazza del tuo migliore amico, non è giusto, lo capisci? » il suo tono di voce sembrò mutare, e la dolce melodia che il ragazzo amava ascoltare, sembrò tornare.

Zayn si bloccò ad osservare gli armadietti mal ridotti « Vuoi forse dirmi che lo ami? Certo, magari è così, ma il tuo amore per lui non è come l'amore che provo io per te. Sarò forse monotono o anche un illuso, ma ritengo che l'amore bisogno esprimerlo e quel diario era il mio modo per trasmettere ciò che provo, poiché non potevo e continuo a non poterlo fare con te. » e la guardò « Ciò che voglio dire, è che non mi aspetto nulla da te. Negli anni ho capito che tu non sai amare e che agisci solo per ciò che ritieni normale. Sei la ragazza più bella della scuola e quindi devi stare con il ragazzo più bello della scuola. È così che vanno le cose. Quindi non mi aspetto che tu possa ricambiare i miei sentimenti, anche perché capisco da solo che non sono ciò che tu magari vorresti. Ma non puoi costringermi a reprimere ciò che provo, è qualcosa che mi fa stare bene. E Dio, mi fa stare anche malissimo. Ma mai, mai per nessuna ragione al mondo smetterò di amarti Kaila. »

Il cuore che le batteva contro il petto in maniera incessante, una strana sensazione alla bocca dello stomaco e un calore quasi fastidioso a ricoprire la sua pelle. Sentiva che le parole di Zayn erano sincera e adesso poteva vedere quanta tristezza quelle iridi scure stavano celando e quanta necessità avessero di amore, di vero amore, ma lei non poteva concederglielo. « Mi dispiace. » mormorò « Io sto con Harry, è una cosa che non posso cambiare. E vorrei davvero poterti dire che le tue parole non mi importano, ma non è così. » disse balbettando di tanto in tanto, si morde il labbro per reprimere delle lacrime che avrebbero solamente peggiorato la situazione.

Zayn si avvicinò a lei e poggiò le mani sulle sue guance, facendo sì che la ragazza potesse guardarlo. Nonostante la loro vicinanza e le numerose volte che l'aveva osservata, la trovava ancora più bella. Le labbra rosee e le guance arrossate, le lentiggini ancor più evidenti, i capelli scompigliati e lei che sembrava implorare di essere cullata e rassicurata. Fece sciovolare il pollice lungo la sua guancia e sfiorò il labbro inferiore. Zayn non riusciva nemmeno a credere di essere lì, tutto ciò che era appena successo e nonostante le parole colme di una sofferenza tale che lo avrebbe distrutto non appena lasciato quel luogo, Kaila non si era allontanata o minimamente rifiutata a quella eccessiva vicinanza. Entrambi potevano percepire il fiato quasi irregolari di entrambi, ma nessuno dei due sapeva quale peso portavano il cuore l'uno dell'altro, un peso tale da farli pian piano affondare in ciò che tanto spaventa: il cambiamento.
Chiuse gli occhi e poggiò le labbra sulla sua fronte, per poi allontanarsi « Lo capisco Kaila, non ce l'ho con te. » sorrise lievemente per poi voltare le spalle e sparire nel silenzio di quella delusione.




Hello cupcakes!
Siamo quasi alla fine di questa mini avventura e ne approfitto per ringraziarvi tutti per i vostri bei commenti che mi lasciano sempre un sorriso in volto. Mi sto cimentando in qualcosa di nuovo. Una Fanfiction vera e propria, qualcosa di molto impegnativo e che richiede molto tempo. La storia si chiama "Escape" la trovate sul mio profilo, è una storia su Justin Bieber, se vi va passate a leggerla. Vorrei sapere che ne pensate di quel piccolo semi-prologo.

A presto, Kels! x

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