Le parole che sono solo un bel sogno

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Si sentiva profumo di speranze distrutte nell'aria. Zayn si era recato come al solito prima del dovuto a scuola, mentre dentro di se cominciava a crescere un qualcosa che gli impediva di provare quell'amore che fino a un giorno primo lo opprimeva. Non che stesse cercando di cambiare i suoi sentimenti; per quello sarebbe servito una sezione di terapia intensa.

La solita panchina e la solita scuola erano lì come da ruotine ad aspettare che si mettesse comodo ad osservare il cielo schiarirsi poco a poco. Quella mattina non aveva voglia di scrivere, nemmeno di andare a scuola per essere sinceri, ma del resto era meglio che stare a casa.

Teneva comunque il diario in mano riflettendo sui vari vantaggi e svantaggi che vi erano in ciò in cui si era cimentato nelle ultime settimane. E le due cose andavano pari passo, dava libera espressione ai suoi pensieri e ciò lo rincuorava, ma al contempo sapeva che era estremamente sbagliato.

Così preso sulle sue riflessioni, quasi non notò la presenza di Kaila che si era appena seduta di fianco a lui. << Quasi mi sembri un malato di mente. >> scherzò lei

In quel momento il ragazzo si irrigidì, i suoi occhi si posarono su di lei << Come? >>

Kaila rise di gusto guardando l'amico << Come immaginavo, il fatto che tu in questi giorni non stia aprendo bocca, non ha cambiato il fatto che sei un idiota. >> disse mettendo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Zayn non poté far a meno di notare le sue occhiaie << I complimenti non sono il tuo forte. >> sorrise lievemente lui << Perché sei qui? >>

<< Perché la professoressa di Scienze è brutta? Perché la gente muore di cancro? Perché io ho la media dell'otto? >> chiese guardandolo negli occhi << Ad alcune domande non vi è risposta, J. >> disse poi mettendo le mani nelle tasche della felpa nera.

<< J? >> chiese con un cipiglio in volto il ragazzo, cercando di non soffermarsi troppo sul volto della ragazza, che nonostante non avesse applicato del trucco era ugualmente bella.

Lei annuì << Il tuo secondo nome inizia con la J, no? Dato che per me è impossibile pronunciarlo, ti chiamerò J d'ora in poi. Tanto non lo fa nessuno. >>  Nonostante per Zayn continuasse a sembrare una cosa assurda, si limitò ad annuire, infondo quella singola attenzione gli era piaciuta. Quasi come se quel nomignolo fosse una cosa tra di loro. << Allora, vuoi dirmi perché sei qui alle sei e mezzo del mattino? >>

Scrollò le spalle << Ad alcune domande non vi è una risposta >> imitò ciò che aveva detto la ragazza dandogli un pugnetto sul braccio.

<< Me lo sono meritata. >> sorrise Kaila annuendo.

Non parlarono molto per il resto di quelle ore, il tempo passo in maniera lenta, per Zayn sembrò passare troppo in fretta. Nonostante le parole fossero solo un bel sogno tra quei due, a lui bastava questo. Non erano mai stati soli e allo stesso tempo così vicini, talmente tanto che la spalla di lui sfiorava quella di lei e a Zayn ciò bastava. L'aveva sentita abbastanza vicina da poter sentire il suo profumo, da poter notare la numerosa presenza di lentiggini sul suo viso. E così presto da tutta quella bellezza e soprattutto dal momento, quando fu il momento di entrare a scuola, si scordò di aver lasciato il diario sulla panchina.

Jouska - zjmDove le storie prendono vita. Scoprilo ora