Incontro

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Jane era seduta nel salotto della sala comune della MusicDream, lo studio di registrazione di Glasgow, dove viveva la ragazza. Capelli ricci e castani, occhi grandi e scuri da cerbiatta.
Oggi doveva cantare con un tipo famoso per la colonna sonora del film che dovrà fare.
L'agitazione scosse i suoi organi interni, minacciando di farla svenire sulla comoda poltrona rossa e nera, la sua preferita. Jane è fan di molti attori e non ha mai incontrato il suo preferito.
Allungò le gambe verso il camino della sala d'attesa che assomiglia più ad un salotto, meditando su come preparare la voce a seconda dell'attore che verrà.
Se avrà una voce profonda allora dovrà cantare più forte per farsi sentire, altrimenti canta piano e tutti a casa.
-Jane, è arrivato.
Avvisò Chris, il portinaio.
Non appena tornò fuori nel freddo inverno scozzese entrò un uomo alto, zigomi sporgenti, naso particolare e due occhi chiari come la sua pelle diafana. Con i capelli rossi è perfetto, pensò lei.
Si alzò, ignorando l'agitazione che invadeva ogni sua parte del corpo.
-Piacere di conoscerti Benedict Cumberbatch, io sono Jane Evans.
Era alto più di venti centimetri rispetto a lei, faceva quasi paura.
-Oh, ehm...piacere mio.
Disse imbarazzato, stringendole la mano con delicatezza.
Jane sorrise per colpa della felicità che albergava nel suo cuore. Troppo timido per i suoi gusti, ci dovrà lavorare su.
-Togliti la giacca e seguimi.
Evans si maledisse di aver indossato un maglione di Natale fatto a mano con ricamati sopra folletti e renne, era imbarazzante davanti a lui, ma tra due settimane il giorno più bello del mondo si stava avvicinando e quindi non poteva farci nulla. Si tolse il cappotto e si aggiustò la cravatta che spiccava da sotto il maglioncino nero che lasciava scoperte le maniche della camicia. La leggera barba lo rendeva ancora più attraente per la ragazza che, nonostante tutto, si tratteneva a stento di saltargli addosso e riempirlo di baci.
Era una ragazza diligente per diana !
I loro passi risuonarono nel corridoio di fianco alla sala, conducendoli nello studio di registrazione, piccolo ma accogliente. La MusicDream non era molto grande, ma dava un senso di casa e calore davvero rilassante, difatti tutti quelli che lavoravano li indossavano delle pantofole natalizie.
Salutarono i ragazzi e entrarono nella sala dove il microfono e le cuffie stavano aspettando solo loro.
Indossarono le cuffie e Jane rise sotto i baffi nel vedere Benedict con quelle cuffie da topolino.
La canzone era molto lenta e dolce, facile per entrambi.
Il vocione di Ben era adatto al teatro per farsi sentire da tutta la platea, per il canto non era male ma non aveva una voce da cantante come Robert Downey Jr.
Cantarono il primo verso insieme, perfetti nei tempi.
Quando finirono il loro lavoro Jane notò la stanchezza fisica più che mentale nei suoi movimenti.
Lo aiutò a stendersi sul divano morbido del salotto abbracciato dal calore del camino e, come un fulmine, prese una tazza di caffè fumante e la porse verso di lui. Le loro dita si sfiorarono poco, quel che bastava a Jane per sentirsi invasa dal profumo di lavanda che la rilassava.
-Stai bene?
Chiese con l'accento scozzese che la caratterizzava da lui.
-Per questo film devo allenarmi duramente, anche fuori con la neve, è stressante ma allo stesso tempo appagante.
Dopo aver cercato di frantumare il muro di ghiaccio che divideva la ragazza da lui si alzarono, avevano finito il loro dovere e ora tutti a casa.
Jane si sentiva bene vicino a lui, una sensazione strana, ignota e mai provata la attanagliava da dentro.
Il freddo della Scozia si infilava sotto i pesanti giubbotti che proteggevano i loro corpi.
Un manto bianco ricopriva come una coperta i tetti e le strade di Glasgow, luci colorate ovunque, uno spettacolo per gli amanti del Natale. Ben a quanto pare aveva preso una casa davanti a quella di Jane, senza saperlo.
Per la ragazza vederlo ogni giorno la faceva girare in paradiso, tutto così strano che si stupì del regalo concesso dalla vita.
Visto che lei era diligente ma anche una che scherza abbastanza si tuffò a capofitto in un cumulo di neve che ostruiva il loro passaggio, creando il classico angelo nella neve. Aveva freddo, ma era la sensazione più bella del mondo.
Ben la guardò ridendo, adorabile.
Dopo essersi conciata per bene si alzò, pezzi di neve incastrati fra i suoi ricci.
Per puro caso e fortuna era costretta a lavorare con il suo idolo.
Caso e fortuna, una miscela perfetta quanto letale.

*una ff su Ben ci stava, diciamocelo. Mi sono interessata a questo attore parecchie settimane fa e già iniziò a scrivere su di lui. Questa sarà l'unica ff semplice e senza complicazioni, cercherò di renderla piacevole nella sua banalità. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

The King || Benedict Cumberbatch Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora