Ripreso

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Jane Evans piangeva fontane di dolore.
Cascate di rimorso e di colpa rigavano le sue splendide guance. È brutto darsi la colpa per la perdita di qualcuno, è sempre brutto. Lei piangeva, cantava, tratteneva le lacrime quando non poteva lasciarsi andare, ma dentro di lei c'era un dolore unico.
Mancava quel guizzo nei suoi occhi da cervo, mancava la voglia di fare, di sapere.
Era in casa, stesa sul divano, le lacrime che tessevano la loro trama lunga e annodata. Capisci di aver sbagliato quando la persona che ti rimprovera sei te stesso.
Insomma, una depressione unica,
I giorni passavano, il dolore restava, le colpe aumentavano.
Un giorno, quel bellissimo giorno vicino a Natale, Jane era arrivata in studio di registrazione, svogliata come mai in vita sua. Accese tutti i marchingegni, non c'era nessuno.
La tristezza tornò e girare intorno a lei.
Visto che la musica è lo specchio dell'anima, cantò solo canzoni tristi, riflessive.
Non c'era nessuno, le lacrime potevano scendere tranquillamente.
-Non piangere Jane.
Dal nulla spuntò lui, il suo lui. Dal nulla spuntò la sua ragione di vita che l'abbracciò forte. Benedict Cumberbatch era lì, l'aveva aspettata, voleva quel momento per se.
La ragazza restò un attimo basita e poi la felicità placò la tristezza.
Strinse la sua schiena muscolosa.
Fissò quelle due pozze cristalline che la fissavano con una luce diversa.
Una forza invisibile fece avvicinare i loro visi, i loro cuori battevano.
-Non sto sognando?
Pensò ad alta voce lei, ammirando il sorriso lucente del suo Ben.
Lui asciugò l'ultima lacrima, beando la ragazza delle sue mani dolci e delicate.
-Sono reale, tu sei reale, il mio ti amo è reale.
Due parole che bastano e avanzano per tutta la vita. Jane non fece in tempo a dire qualcosa che si ritrovò contro il muro dello studio, le sue labbra prigioniere di quelle morbide e calde dell'attore inglese.
Consumarono tutto ciò che c'era da consumare in quel piccolo posto insonorizzato e buio.
Le mani di Ben correvano sul suo corpo, accarezzandole i fianchi.
Poteva sentire tutte le lacrime tornare indietro.
-Mi dispiace per averti fatto questo, ma credo che con questi mi perdonerai.
Jane sentì una cosa fredda vicino alle dita, abbassò lo sguardo. Un piccolo ma bellissimo anello in argento aspettava di essere infilato.
Fissò sbalordita il suo splendido Benedict.
-Vuoi stare con me?
L'attore sporse il labbro inferiore in avanti, diventando l'essere più cuccioloso di questa terra.
Jane lo riempì carezze e di baci, donandogli tutto il suo consenso.
Ha perso ed ha ottenuto la sua rivincita, ha imparato.
Ben non era pronto per farsi amare, un po' di astinenza gli serviva per capire quanto fosse importante per lui Jane Evans.

*ooh la, pure questa è fatta. Mancano sì e no due capitoli alla fine di questa breve ff e poi a tutta birra su quella di Rob. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

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