Quando esco dalla classe mi accerto che non ci sia Lucas nei paraggi, così vado verso il mio armadietto per prendere dei libri all'interno, cercherò di fare il più presto possibile non voglio che succeda un episodio come quello di prima. Sono ancora terrorizzata.
Quando prendo i libri dall'armadietto delle ragazze bisbigliano tra di loro e mi fissano. Non capisco cosa abbiano da parlare ma perché non si fanno i cavoli loro?
Scuoto la testa e inizio a frugare nel mio armadietto visto che non riesco a trovare il telefono, ho così tante cose qui dentro che è sempre un dilemma cercare qualcosa. Per fortuna ho quasi finito di svuotarlo quindi uscirà fuori a momenti.«Ciao, Ely» sento quella voce alle mie spalle, ma la ignoro e lei continua: «Lo so che sei arrabbiata con me e ne hai tutte le ragioni, ma volevo chiederti scusa» Vuole chiedermi scusa? Ma pensa sul serio che delle scuse così banali possano servire a qualcosa?
«Cosa vuoi?» Sbuffo.
«La mia migliore amica»
«Ah sì? Beh, penso che avresti dovuto pensarci prima» dico sarcastica.
«Ely, per favore»
«No, basta, mi avete stancata, ma lo vuoi capire che non voglio avere a che fare più con nessuno?»
«Senti mi hai stancata non posso inginocchiarmi ai tuoi piedi per chiederti scusa, basta, e poi non capisco per quale motivo dovrei chiederti scusa. Solo perché mi vedevo di nascosto con Lucas? Se proprio vuoi saperlo lui mi è sempre piaciuto e non te l'ho mai detto perché ero a conoscenza della tua cotta nei suoi confronti e mi sono fatta da parte» Sputa con tono acido.
«Quindi adesso la colpa sarebbe mia? Che idiozia!» chiudo l'armadietto ridendo.
«Non ho detto questo ma non avresti capito perché eri troppo presa da lui» abbassa la testa. Pensa davvero che facendo questa scenetta penosa possa cambiare idea su di lei, perché non è così. Pensavo davvero che fosse la mia migliore amica ma a quanto pare mi sbagliavo, è solo una traditrice ruba fidanzati.
«Ti avrei capita, invece, non sono un mostro. Mi sarei fatta da parte se lo avessi saputo. Ma comunque adesso è troppo tardi»
«Mi dispiace quante volte devo dirtelo?» urla.
«Non mi interessa» mi volto andando verso l'uscita della scuola.
«Mi hai stancata, sei solo una bambina viziata»
«Come mi hai chiamata?» mi fermo di scatto e torno indietro furiosa. Mi ha davvero chiamata bambina viziata?
«Hai sentito bene, qualche problema?»
«Sì, perché non sei nessuno per dirmi queste cose. Sei l'ultima persona sulla faccia della terra che può farmi la predica visto che te la sei spassata con quel tipo alle mie spalle ed hai tradito la mia fiducia. Credimi non vedo l'ora di prendere quell'aereo e di andarmene a Miami per sempre» Urlo andando via.«Allora quello che ti ho detto non è servito a nulla?» Lucas sbuca davanti a me e Sharon quando lo vede va via.
Mi volto per andarmene ma lui si mette davanti a me bloccandomi. «Non puoi»
«Lucas fammi passare»
«Non puoi andare a Miami»
«Ancora con questa storia, perché non la smetti e mi lasci in pace?»
«Io ci tengo a te» Mi prende la mano.
«Se ci tenevi non avresti fatto tutto quello»
«Lo so, ho sbagliato e me ne pento, mi pento anche di quello che ho fatto prima in classe, ti chiedo scusa, ma ci tengo veramente a te»
«Non importa Lucas, tanto andrò via, e lì, forse, troverò una persona che mi ami per davvero e sarà sicuramente migliore di te» Vado via, ma lui mi afferra il braccio e lo stringe.
«Mi fai male» Cerco di liberarmi.
«Non andrai a Miami» Stringe i denti e sgrano gli occhi preoccupata. Dalla paura inizio a tremare. Questo non può essere veramente il ragazzo per il quale avevo una cotta, mi fa schifo.
«Lucas» dico con voce tremante, e lui mi guarda dritto negli occhi con rabbia.
«Mi stai facendo male» mi lamento. Cerco di liberarmi dalla sua presa ma in modo invano, è troppo forte e sto iniziando a sentire dolore al braccio.«Lasciami se no inizio ad urlare» lo guardo dritto negli occhi.
«Lucas» urlo e mi lascia il braccio. Indietreggio sperando che non riprovo a fermarmi. Non voglio più che mi tocchi e non voglio più rivederlo in vita mia.
«Dove vai?» chiede con tono affettuoso ma non ci casco. Questo ragazzo è bipolare e ha seri problemi mentali. Deve stare alla larga da me il più possibile ma per fortuna non avrò nessun problema al riguardo visto che andrò a Miami.
«A preparare le valigie»
«Ma...» Lo zittisco subito: «Addio Lucas» E vado via, dirigendomi verso casa.
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Il mio per sempre
Teen FictionElisabeth Hayden è una ragazza di diciassette anni che vive a Los Angeles. E non sa che le cose tra lei e la sua prima cotta cambieranno totalmente, ma ci sarà anche qualcun altro che le stravolgerà completamente la vita. Una nuova vita... misteri...