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ELY.

Prima mi bacia e dice che gli piaccio, poi mi dice quelle cose e mi  manda via.

"Avermi al tuo fianco non è la cosa migliore per te al momento" , questa frase continua a ripetersi dentro la mia testa.
Ma che si crede che sono un giocattolo che mi usa solo quando ne ha bisogno? Ha sbagliato persona.

Il telefono squilla ed è Lucy.

«Ehi cos'è successo?» Chiede.
«Ho litigato con tuo fratello»
«Ecco perché si è chiuso in camera dopo un po' che sei andata via. Comunque sono andati via tutti perché lui non voleva uscire dalla stanza»
«Che faccia quel che gli pare, non mi importa» sbotto.
«Va bene, lascia stare ci vediamo domani a scuola»
«A domani.»

***

Esco di casa per andare a scuola e incontro Lucas.
«Vuoi un passaggio?» chiede.
«Mi faresti un favore, se no arriverò in ritardo»
«Dai sali.» Annuisco e salgo in macchina, e ci dirigiamo verso la scuola.

Noto che Lucas è un po' strano, lo vedo agitato. Non è da lui.
«Com'è andata ieri sera?»
«Non mi ci far pensare»
«Perché?»
«Era tutto perfetto finché non abbiamo litigato»
«E per quale motivo?» chiede.
«Ieri sera mi ha baciata e mi ha detto che gli piaccio»
«Ti ha baciata?» dice voltando lo sguardo verso di me e la macchina sbanda leggermente. Volta subito lo sguardo verso la strada senza dire nulla, ed io evito di dire qualcosa sul suo comportamento.
«Sì, e poi ha iniziato a dire cose strane e che lo faceva per il mio bene, e poi mi ha mandata via»
«Ti ha cacciata?» sgrana gli occhi.
«Sì»
«Questo è matto, scusa se te lo dico ma se lui prova  qualcosa per te se ne sarebbe fregato degli ostacoli e li avreste affrontati insieme»
«È quello che penso anche io, tu si che mi capisci»
«Ovvio, se non ti capisco io chi dovrebbe capirti, visto che ti conosco da una vita» abbozza un sorriso.
«Hai ragione»
«Lo sai che io ci sarò sempre per te» appoggia la sua mano sulla mia.
«Grazie»
«E di cosa a questo servono gli amici.» e abbozzo un sorriso.

Ovviamente incontro Max nel corridoio, ma purtroppo non posso dire nulla non è colpa sua se andiamo nella stessa scuola.
Ero così concentrata sul non fare tardi a scuola che ho dimenticato di fare colazione, quindi prima di andare in classe vado vicino alla macchinetta a prendere o un caffè oppure qualche barretta, ma credo che sia meglio un caffè così non mi addormento in classe.
Premo il pulsante ma noto che qualcuno ha fatto la stessa cosa in quel preciso istante.
Mi ritrovo una mano che tocca la mia con delicatezza, mi volto ed è Johan.
«Scusa»
«No, scusami tu»
«Cosa prendi?» chiede.
«No fai prima tu, non preoccuparti posso aspettare»
«Dai dimmi. So che prendi il caffè perché abbiamo entrambi premuto lo stesso pulsante, ma devi dirmi come lo vuoi» sorride.
«Fai tu, per me è uguale»
«Ok allora prendo due caffè macchiati.»

Mi porge il mio caffè e lo bevo, ma scotta da morire.
Lo faccio raffreddare un po' e nel frattempo mi avvio verso la classe.
Appena entro Max mi fa uno sguardo un po' misterioso e poi guarda dietro di me e mi rendo conto che con quello sguardo stava cercando di capire se io e Johan eravamo insieme.

***
MAX.

«Te la spassi con lui?»
«Non avevi detto che dovevo starti lontano?» chiede Ely.
«Sì, e allora?»
«Quindi non rivolgermi la parola»
«Non preoccuparti era solo per darti fastidio»
«Finiscila» sbuffa.
«C'è qualche problema?» chiede lo stronzo.
«No» risponde lei.
«Ecco pronto a proteggerti»
«Basta!»  urla Ely senza rendersene conto. Il bel professore si volta di scatto verso di noi e lei si scusa.

«Max esci fuori» dice lo stronzo.
«Cosa?»
«Hai sentito bene» dice.
«Scordatelo, non sei nessuno per cacciarmi fuori»
«Da che pulpito» si intromette Lucas.
«Tu stanne fuori»
«Io sono il tuo professore quindi ne ho tutto il diritto.» sbraita.

Mi alzo e vado a passo svelto verso Johan, vedo la faccia di Ely e noto che è preoccupata.
Mi avvicino a lui dicendogli a voce bassa:«Hai avuto la fortuna che ci troviamo a scuola, perché se no non ci avrei messo niente a spaccarti quella faccia da bravo professore che sta cercando in tutti i modi di farsi una sua alunna, ma ricordati che prima o poi le maschere vengono svelate. E per quanto riguarda Ely, è tutta tua ma non credo che lei vorrà stare con te» e sbatto la mano sulla cattedra.
«Stronzo esci fuori» dice a bassa voce, ma prima di uscire dalla classe mi avvicino a Lucas.
«Non metterti in mezzo a cose che non ti riguardano»
«Se no che fai?» mi istiga Lucas.
«Oh nulla, ma ci tenevo a precisarti di stare molto attento, perché se vuoi stare con Ely hai un problema, cioè il professore. Gioca bene le tue carte e stai attento a non fare passi falsi. Ah e ricordati che la verità prima o poi verrà a galla. Bugiardo»
«Fuori» urla il deficiente in giacca e cravatta.
«Stai calmo, sto uscendo.» sbatto la porta della classe.

Vado in bagno e inizio a dare calci alla porta e dei pugni al muro.
«Cazzo Max!» dice Justin sconvolto e noto che reagisce così perché ho le mani piene di sangue.
«Non volevo che mi vedessi così»
«Sono tuo amico» si avvicina Justin.
«È che io la amo e vedendola entrare insieme a lui la rabbia mi ha pervaso»
«Non devi giustificarti» metto le mani sotto l'acqua per togliere il sangue cercando di farlo fermare e per fortuna si ferma.
«Sono diventato pazzo» mi passo una mano tra i capelli.
«Non sei pazzo, vedrai che si aggiusterà tutto è solo questione di tempo» mi rassicura.
«Tu dici?»
«Sì, ne sono sicuro»
«Grazie sei un vero amico»
«Lo so.» sorride e mi spinge leggermente per poi abbracciarmi.

***
ELY.

Finalmente la lezione è finita.
Non riesco ancora a credere che Max si sia comportato in quel modo, ma oramai dovrei aspettarmi di tutto da lui.

Lo vedo uscire dal bagno e con lui c'è Justin e noto che sulle mani di Max ci sono delle fasce. Cosa avrà combinato adesso?

"Ely devi fregartene, devi pensare a te."

«Non darlo retta è solo un cretino» Lucy interrompe i miei pensieri.
«Scusa non ti avevo sentita arrivare, e comunque lo lascio perdere»
«Fai bene»
«Ma poi con Justin cosa hai fatto?» chiedo.
«L'ho perdonato, anche perché alla fine non ha fatto nulla di male e poi abbiamo passato la serata insieme» arrossisce.
«Hai fatto bene, sono felice per voi. Justin è un bravo ragazzo e state benissimo insieme»
«Grazie mille» mi abbraccia. «Sono sicura che anche tu troverai la felicità»
«Lo spero.» abbozzo un sorriso e non riesco a non guardare quel ragazzo che ieri sera mi ha trattata con indifferenza e mi ha cacciata da casa sua.

«Ely hai sentito?» scuoto la testa e noto che con noi si è aggiunto anche Jason.
«Scusatemi»
«C'è qualcosa che non va?» chiede Jason preoccupato.
«No, sto bene, davvero. Scusami ma adesso devo andare.» Entrambi mi salutano ed inizio a camminare senza sosta. Ho bisogno di stare lontana da tutti, non riesco a respirare.

Il mio per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora