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JACK'S POV

Mi diressi verso la classe. Durante tutta la lezione fui poco attento, ma mi sembra abbastanza scontato.
Erano circa 10 anni che non rivedevo Denise e devo dire che è stata davvero una bellissima sorpresa.

Mentre pensavo al mio incontro con Denise, mi si avvicinò Bella, una ragazza molto noiosa e che mi perseguitava dal primo anno.

Era una ragazza bruna, con gli occhi verdi, sempre vestita alla moda e dannatamente assillante.

<<Jackyyyy??!>>

<<Bella, lo sai che non voglio che mi chiami così...>>

esclamai, senza nemmeno muovere un muscolo e rimanendo nella stessa posizione che avevo prima che lei venisse a rompere le scatole.

<<Oh, va bene scusa...comunque Jacky, volevo chiederti un favore. Anzi più che un favore è una richiesta... Anzi no, ma che dico?! Un ordine! Tu oggi esci da scuola con me...mi accompagni a casa  poi stasera usciamo insieme.>>

<<No,guarda ,Bella, non posso.>>

<<Ohh ma dai Jacky, lo so che mi adori!>>

<<Bella, ho detto che non posso.>>

<<Dai forza puoi fare un'eccezione almeno oggi!>>

<<Bella...per favore!>>

<<Oh ma...>>

<<CAVOLO BELLA, HO DETTO NO!>>

mi alzai di scatto e sbattei la mano sul banco, fastidiato.

<<Lasciami in pace, non voglio uscire con te! Non mi piaci, né come fidanzata né come amica. Adesso levati dai piedi!>>

Rimase pietrificata, forse avevo esagerato, ma mi ero tolto un peso dallo stomaco. Erano anni che desideravo dirlo, ma non per divertirmi, ma per liberarmi di quell'oca.

Mi guardò negli occhi con uno sguardo fulminante e mi disse con tutta l'amarezza che aveva in corpo

<<Te ne pentirai.>>

Poi si girò e se ne andò.

Non diedi molta importanza a quella frase. Le uniche vendette che riusciva a portare a termine erano due:

-appiccicarmi la gomma da masticare sotto la sedia
-strapparmi l'indice del libro di italiano (che puntualmente riaggiustavo)

Non avevo preoccupazioni.

DENISE'S POV

Ero appena uscita dalla classe e mi dirigevo verso l'uscita della scuola, dove avrei dovuto incontrare Jack.

Sentii una ragazza parlare con le sue amiche, poco distante da me. Sembrava parecchio irritata.

<<Oggi Jack mi ha rifiutata! Non ci posso credere! Secondo me ha una ragazza e non ha voluto dirmelo!>>

incominciò a piangere come una bambina di tre anni.

<<Oh forza Bella, forse io so chi è... È una del corso di medicina, dovrebbe chiamarsi Denise...ma è solo un'amica.>>

Mi venne un colpo al cuore. "È solo un'amica." tante volte Jack me l'aveva detto, ma questa volta era diverso. Quella frase mi aveva fatto male, davvero male...che provassi qualcosa per Jack? Chissà.

Vidi Jack venire verso di me e ci incamminammo verso casa.

<<Ehi, dov'è la tua vecchia a casa?>>

<<Beh, sai Denise, sono cambiate molte cose da quando non ci siamo più rivisti. La mamma ha trovato un nuovo compagno, Peter, e in famiglia è arrivata una nuova componente. Emma. È nata 8 anni fa, un anno dopo che la mamma ha conosciuto Peter.>>

<<E com'è lui?>>

<<Oh è un fantastico padre, anche se all'inizio per conquistare la mia fiducia ha dovuto farmi più di due regali a settimana.>>

<<Haha. Mh...Che dici...? Posiamo gli zaini dentro casa e ci facciamo una passeggiata?>>

<<OK.>>

Ci incamminammo. Il clima era così romantico. Tutti quei fiori sugli alberi, il profumo della primavera, gli uccellini, il cielo azzurro...

<<Jack...?>>

<<Sì?>>

<<Posso farti una domanda?>>

<<Tutto quello che vuoi.>>

<<Cosa sono per te?>>

<<Che...?>>

<<Hai capito bene...forza spara...>>

<<Oh beh...per me tu sei...sei speciale. Hai fatto parte di tutta la mia vita e l'hai cambiata in meglio. Hai cambiato me. Come ho detto prima sei speciale. Molto speciale. E se devo dirla tutta...per me sei più di un'amica...>>

"...sei più di un'amica..." l'aveva detto. Davvero. Ero felicissima anche se cercavo di nasconderlo.

Mentre lo guardavo negli occhi mi cadde un fiore di pesco sul naso che mi fece storcere gli occhi.

<<Hahahahahahahahaha>>

<<Ehi!>>
gli tirai uno schiaffo amichevole sul petto.

<<Ah Jack...domani ho l'esame...ci verrai vero?>>

<<Certo!>>

<<Grazie Jack!>>

Gli sorrisi e continuammo a camminare. Poi tornai a casa per studiare.

Non riuscì a dormire molto bene quella notte, continuavo a pensare a quello che mi aveva detto Jack e avevo l'ansia dell'esame. Insomma, lui contava su di me, ma io non ero sicura, non ero mai stata sicura in tutta la mia vita, anche se Jack questo me l'aveva fatto notare poco.

Mi misi in testa l'idea del fatto che se non avessi dormito, il giorno dopo mi sarei addormentata mentre scrivevo.

Così, a fatica, mi addormentai.

JACK'S POV

<<Daaaai!>>

<<Emma, è tardi per le storie. A nanna!>>

<<Dai solo una piccola piccola...>>

<<Ma è l'una di notte!>>

Mi fece gli occhi dolci e non potei dire di no. Le lessi la storia del coniglietto di Pasqua e quella di Babbo Natale. Emma era appassionatissima di storie che parlavano di leggende e miti e ci credeva, ci credeva con tutto il cuore.

Io invece avevo smesso di crederci da tempo. Sono solo leggende.

<<Grazie Jack...>>

Mi disse assonnata alla fine della storia.

<<Ah...domani mi accompagni tu a scuola, vero?>>

<<Si, ma devi alzarti prima, domani mattina ho un impegno importante.>>

<<Ah sì? E questo impegno per caso si chiama Denise?>>

<<Sì.>>

<<Ah-ah! La ami!!>>

<<No....beh...sì... Forse...boh.>>

<<Risparmiati i balbettamenti fratellone. Buonanotte.>>

<<'Notte>>

Le diedi un bacio sulla fronte e andai a dormire.

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