Tempo di cambiare. Nell'ultimo anno sono state le uniche tre parole che mi ronzavano nella testa in continuazione, volevo cambiare vita, lasciare quel maledettissimo paese e ripartire da zero. Così ho fatto. Dopo aver finito le scuole superiori sono partita, mi sono trasferita a Milano. Mi piace il fatto di sentirmi "libera", di poter decidere cosa fare nella mia vita e come gestire il mio futuro. Ecco il futuro. A volte ci penso fin troppo, vorrei godermi il presente e lasciarmi andare ma non è così. Non sono così. Io non voglio cancellare il mio passato, perché bene o male mi ha reso quello che sono oggi. Anzi, ringrazio chi mi ha fatto scoprire l'amore e il dolore, chi mi ha amata e usata, chi mi ha detto ti voglio bene credendoci e chi invece l'ha fatto solo per i suoi sporchi comodi. Io ringrazio me stessa per aver trovato sempre la forza di rialzarmi e andare avanti, sempre.
Ho preso le chiavi del mio nuovo appartamento, che purtroppo dovrò dividere con qualcuno non riuscendo a pagare l'affitto tutto da sola. Il bilocale si trova in periferia, in un paesino vicino al centro, devo ammettere che è stato complicato trovarlo non essendo abituata a vivere in una metropoli così ampia. L'edificio è di color grigio mette tristezza vederlo da fuori, apro il portone d'ingresso e raggiungo l'entrata della casa al secondo piano. Non posso crederci che dopo diciotto anni vissuti sotto lo stesso tetto con mia mamma, posso finalmente avere un posticino tutto mio, dove non devo dar conto a nessuno, dove poter lasciare i vestiti sulla mitica sedia-armadio senza che nessuno mi dica niente. Mi decido ad entrare. A primo impatto è carina, piccola ma molto accogliente, appoggio le valige sul pavimento, alzo lo sguardo e mi ritrovo a pochi passi da me un ragazzo, con solo un asciugamano legato il vita, lasciando esposti i suoi addominali scolpiti e i bellissimi tatuaggi che porta sul braccio sinistro, ha i capelli bagnati, deduco che abbia appena finito di farsi una doccia, c'è un silenzio imbarazzante tra di noi, ma ne approfitto per studiarlo meglio. E' molto alto, ha gli occhi di quella tonalità perfetta di azzurro che se li guardi per troppo tempo potresti perderti e non ritrovare più la strada del ritorno, il viso magro ma non troppo, quanto basta per intravedere la sua mascella contratta e la sua bocca, cavolo è perfetta, nel labbro inferiore porta due piercing, spider bites, mi sembra si chiami così. << Lo so faccio questo effetto alle ragazze. Tu devi essere Mia giusto?>> Non mi ero accorta di aver posizionato la mano sul mio cuore molto probabile questa azione è dovuta allo spavento preso pochi minuti fa << Sì, e tu chi saresti?>> << Benjamin, il tuo nuovo coinquilino>> << che fortuna avere un babbeo presuntuoso nella stessa abitazione>> dico sottovoce <<comunque ora che hai fatto la tua bella entrata puoi anche andarti a vestire!>> << Sei sicura che non ti dispiacerebbe, mi stai sbavando dietro>> <<Io, sbavando dietro a te? Neanche se fossi l'ultimo uomo della terra; adesso scusami ma ho delle valige da disfare>> prendo i due enormi bagagli stracolmi di vestiti e mi dirigo nell'unica camera ancora non disordinata e inizio a sistemare i miei abiti. Diciamo che non siamo partiti con il piede giusto, però, sono fatta così, non ho mai dato molta confidenza ai ragazzi perché penso che l'istruzione sia più importante, ma in generale, anche con le altre persone sono molto distaccata e riservata.
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Ciao a tutti! questa è la mia nuova storia, spero vivamente che vi possa piacere.<3
Volevo dirvi che pubblicherò un capitolo una volta a settimana molto probabilmente terrò buono il giovedì.
Grazie mille un bacio.
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Untouchable || Benjamin Mascolo||
Lãng mạnLei (Mia Marconi): una vita vissuta nell'ombra delle persone che aveva attorno, introversa, derisa da tutti i suoi coetanei per colpa del suo aspetto fisico. Ma nell'ultimo periodo è cambiata, dimostrando, agli altri ma soprattutto se stessa, che vi...