E' notte fonda, sono qui sdraiata nel mio letto, a rigirarmi ogni minuto. Ci siamo baciati. O meglio, mi ha baciata. Non saprei descrivere perfettamente la situazione, non riuscirei mai a trovare le parole giuste per spiegare le mie emozioni di come mi sia sentita in quel momento, forse nemmeno esiste, era solo un uragano di sentimenti racchiusa in un unico gesto. Ma in fondo è stato solamente un bacio lui e un donnaiolo, presuntuoso, egoista, ma è così carino – qualcuno qui si sta innamorando?- No, non voglio, cioè si, voglio innamorarmi, ma non di lui sarebbe una follia.
Mi sveglio e trascino il mio corpo stanco giù dal letto. E' ora di pranzo. Non mi ero accorta di aver dormito così tanto, oggi ho deciso che andrò a visitare la mia futura università e dopo un giretto in centro a fare shopping. Okey. Ho terminato i giri previsti per questo pomeriggio dopo essere uscita dall'ultimo negozio d'abbigliamento decido di andare a riposarmi e a mangiare qualcosa al mio bar preferito "black&white" mi siedo al mio solito tavolino in un angolo della stanza circondata da una decina di borse <<cosa posso portarti?>> distolgo lo sguardo dal mio telefono e noto di fronte a me un bellissimo ragazzo, moro con un'adorabile ciuffo all'insù e gli occhi color nocciola, l'avranno appena assunto non l'avevo mai visto prima, nonostante venga qui quasi tutti i giorni. Avete presente quando vedete una cosa che vi piace da impazzire e rimanete con la bocca spalancata e gli occhi a cuoricino? Ecco, io sono esattamente così. A stento riesco a pronunciare "un caffè grazie". Ritorna poco dopo con la mia ordinazione e con tutta la gentilezza del mondo me lo porge <<ti hanno appena assunto?>> cavolo, non volevo chiederglielo, perché la mia bocca non riesce a stare chiusa <<scusa non volevo essere...>> <<no no tranquilla, comunque sì mi hanno appena preso, piacere Mirco>> <<Mia>> rispondo con un accenno di sorriso, restiamo qualche secondo a fissarci poi ritorna al suo lavoro. Che figura di merda. Ritorno a casa, ho fatto un salto anche in farmacia a prendere un antibiotico per Ben, la febbre si è abbassata e comincia a sentirsi meglio <<Sono a casa>> non ricevo risposta di solito quando lo urlo mi risponde "e sti cazzi" comunque vado verso la sua camera che è stranamente chiusa <<Ben, ti ho preso la medicina..>> spalanco la porta e trovo il mio coinquilino nel letto con una delle sue solite galline <<A quanto pare non ti serve>> <<No, aspetta Mia>> prendo la borsa e ritorno per le vie del centro. Come posso essere così scema, ormai lo conosco non mi devo stare neanche più a preoccupare – cosa pensavi che era li a braccia aperte ad aspettare il tuo ritorno?- no, però neanche a letto con una, e per di più gli avevo anche comprato le medicine credendo che stesse male. Che illusa. <<Mia?>> alzo lo sguardo e vedo Mirco a pochi passi da me <<cosa fai in giro a quest'ora? Ancora shopping?>> <<No, diciamo che con lo shopping ho chiuso per un bel po'>> ridiamo entrambi, è bellissimo <<Tu cosa ci fai in giro?>> <<Ho appena finito il turno al bar. Ti va se andiamo a prendere qualcosa? Un aperitivo?>> dai, su, come si fa a dire di no a un ragazzo del genere <<certo, perché no>>. Passiamo quasi tutta la serata insieme. Sinceramente non mi ero neanche accorta che fosse passato tanto tempo, è proprio vero quando si è con le persone giuste smetti di chiederti che ore siano. Parliamo un po' di tutto, senza freni, è molto simpatico, intelligente, ha il potere di togliermi Ben dalla testa. Rientro a casa strasoddisfatta dell'aperitivo con Mirko è un ragazzo speciale, con tanti interessi – e che interessi?- infatti è stupendo. Trovo il mio coinquilino seduto sul divano a vedere la tv, alla mia entrata balza in piedi e viene verso di me <<Mia per quello che è successo prima posso spiegarti>> <<non mi devi spiegare niente, io ho la mia vita e tu la tua>> <<dai, aspetta>> lo oltrepasso, ma lui mi prende il polso e mi fa voltare <<Devi capire che non tutte le ragazze sono sceme come quelle che ti porti a letto tu>> mi libero dalla presa e vado verso camera mia<<Tanto lo so che vorresti essere una di loro>>mi giro verso di lui <<no. E qui ti sbagli. Non verrei mai e poi mai a letto con te>> <<a questa affermazione ho un tal proposito>> si mette una mano dietro la nuca e mi porta davanti al suo letto <<l'avete sfasciato!?>>wow, non ho parole <<Sì, storia lunga, praticamente io e Samanta..>> <<posso vivere anche non sapendo la causa di questo disastro>> <<posso dormire con te?>> <<assolutamente no>> <<Dai per favore>> <<no, dormi sul divano>> <<non posso è troppo piccolo...ti prego>>. In pratica gli ho detto che non dividerei mai con lui un letto e trenta minuti dopo eccomi qui. Che smidollata. <<Allora cosa hai fatto oggi?>> <<Alt! Se dormi con me non devi fiatare chiaro? Altrimenti divano>> <<E impedirmi di palpeggiarti durante la notte? Come puoi essere così crudele, Mia?>> esclama con un falso tono ferito e lo fulmino con lo sguardo <<Se provi a toccarmi anche solo una volta, ti giuro che uscirai da qui in un sacco per cadaveri>> <<Sei sexy quando ti arrabbi>> mi fa l'occhiolino e pesto un piede a terra, esasperata.
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Ciao a tutti! In questo "libro" sto dando tutta me stessa e mi sto impegnando veramente tanto. Vorrei soltanto che lasciaste qualche commento e qualche stellina di approvazione anche perchè così so se la storia vi sta piacendo oppure no e se avete qualche consiglio o suggerimento che volete darmi lo accetto più che volentieri. <3
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Untouchable || Benjamin Mascolo||
RomanceLei (Mia Marconi): una vita vissuta nell'ombra delle persone che aveva attorno, introversa, derisa da tutti i suoi coetanei per colpa del suo aspetto fisico. Ma nell'ultimo periodo è cambiata, dimostrando, agli altri ma soprattutto se stessa, che vi...