Mi piace definirmi intoccabile. Un po' come una farfalla. Bellissima. Ma difficile avvicinarsi prima che voli via.
Sono le sei del pomeriggio, dopo aver svuotato completamente le due enormi valige decido di andare a fare una bella doccia per rinfrescarmi essendo che siamo in pieno luglio e c'è un caldo incredibile. Mentre raggiungo il bagno alla fine del corridoio, passando davanti alla camera di Benjamin mi accorgo che è uscito <<finalmente un po' da sola>>. Esco dalla doccia, essendo momentaneamente a casa da sola decido di mettermi in intimo almeno finché non finirò di asciugarmi i miei lunghi capelli bruni. Qualche anno fa non mi sarei mai permessa di girare per casa così, mi vergognavo del mio corpo, di come ero, non mi piacevo per niente si può quasi dire che mi odiavo; ma nell'ultimo anno di liceo sono cambiata, non so bene cosa mi sia successo, ma sono riuscita a perdere molti chili che avevo in eccesso. Ero stanca di tutte quelle persone che mi deridevano guardando solamente il lato esteriore di me, così mi sono chiusa in me stessa, non avevo amiche, o almeno, quelle poche che avevo mi hanno sempre deluso abbandonandomi come il resto delle persone che avevo intorno d'altronde. Ho acquisito un po' più di sicurezza in me stessa per lo meno adesso riesco a guardarmi allo specchio senza provare disgusto nei miei confronti. <<Mi piace quello che vedo>> non mi ero accorta che Benji era tornato molto probabilmente a causa del rumore del phon. D'impulso prendo l'asciugamano che poco prima avevo appoggiato sulla lavatrice e cerco di coprirmi il più possibile <<BENJAMIN! Esci immediatamente!>> <<Perché?>> risponde con la faccia maliziosa <<Non puoi stare qui!>> sono furiosa con questo ragazzo <<Tu non avevi chiuso la porta>> << Si da il caso che ero da sola in casa>> <<okey okey me ne vado>> mi da le spalle e va verso la cucina ma ci ripensa e si volta verso di me <<ah, comunque bel culo!>> <<Sparisci!>> questa volta mi ascolta; chiudo la porta e finisco di vestirmi.
E' ora di cena. Vado in cucina a cercare qualcosa di commestibile e con mia grande sorpresa trovo tutti gli alimenti per prepararmi un panino cotto e fontina. Lascio la mia cena sul tavolo e vado in camera a recuperare il mio telefono così da poter chiamare mia mamma e assicurarla che va tutto bene. Ritorno in cucina e vedo Benjamin addentare il mio amato panino <<Non ti azzardare a mangiarlo!>> <<Non mi hai neanche chiesto se ne volevo uno, perciò questo diventa di mia proprietà!>> <<Non credo proprio se ne volevi uno, come tutte le persone normali, ti alzavi e te lo facevi>> <<Lo vuoi Tesoro allora dovrai prendertelo>> inizia a correre per tutta la casa ma per mia fortuna è abbastanza piccola perciò riesco a raggiungerlo e farlo voltare verso di me nel mentre inciampa su una delle sue scarpe che naturalmente aveva lasciato in giro per la casa e cadiamo entrambi a terra. Sono sopra di lui a cavalcioni e sento la sua mano sfiorarmi la coscia mentre mi sorride. Sono a un palmo dal suo viso e riesco a percepire il suo respiro aumentare proprio come sta aumentando il mio. <<E così ti piace stare sopra?....dai dammi un bacio>> mette le labbra a cuoricino <<Ti piacerebbe>> afferro il mio panino e me ne ritorno in camera trascorrendo li il resto della serata.
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Untouchable || Benjamin Mascolo||
RomansaLei (Mia Marconi): una vita vissuta nell'ombra delle persone che aveva attorno, introversa, derisa da tutti i suoi coetanei per colpa del suo aspetto fisico. Ma nell'ultimo periodo è cambiata, dimostrando, agli altri ma soprattutto se stessa, che vi...