Capitolo 7: Cosa sta succedendo?

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Pov's Tini

Le due settimane successive le ho passate tenendo il muso a Mechi, e lei ha fatto altrettanto. Io veramente non capisco qual'è il problema. Solo lei deve avere degli amici? Certo alla sua amicizia ci tengo, è logico siamo cresciute insieme però tengo anche a Jorge, abbiamo instaurato un buon rapporto e non voglio rinunciarci, anche se in queste settimane non ci siamo visti molto...
<< Pianeta Terra chiama Tini, mi sente? >> Alba sventola la sua mano davanti alla mia faccia e io magicamente ritorno al presente.
<< Sì, scusatemi stavo pensando. >>
<< Uh e a cosa pensavi bella fanciulla? >> Chiede curiosa Lodo con quella solita faccia maliziosa. Riesce sempre a strapparmi un sorriso.
<< A nulla d'importante. Allora dicevate? >>
<< Dicevamo che ti devi sbrigare che dobbiamo andare a fare ginnastica, la ricreazione è finita minimo cinque minuti fa. >> I crackers che stavo finendo di mangiare mi vanno di traverso.
<< Cosa? Dobbiamo sbrigarci allora, quella dopo ci fa fare le flessione e questo comporterebbe la mia morte. >> Mi affretto a mettere tutte le mie cose nella cartella e poi corro verso la porta.
<< Sei sempre la solita, non cambierai mai... >> Mi rimprovera Cande. Non le do retta e corro verso gli spogliatoi femminili, poso lo zaino e poi andiamo in palestra. Perché sempre così sbadata devo essere? Non potevo nascere perfetta come le attrici?
<< Alla buon'ora! La lezione è iniziata già da dieci minuti! >> Lo sapevo!
Il nostro scopo era quello di nasconderci nella folla ma come al solito a questa non le si può sfuggire.
<< Ci scusi prof, ma la professoressa di filosofia ci ha fermate per parlarci dei compiti in classe che abbiamo fatto ieri. >> Mente Mechi.
In quello che dice è talmente sicura che per poco non ci credevo anche io.
<< Ve lo dico chiaro e tondo, solo questa volta vi giustifico. Forza andate a correre come i vostri compagni. >> Annuiamo e ci avviamo verso la folla di alunni che corrono in fila indiana.
Mentre corro volto la testa per guardarmi un po' in torno e vedere quale classe dovrà fare ginnastica con noi. Scruto attentamente ogni individuo, a dire il vero non conosco nessuno, questa è la prima che lavoreremo con loro, ma mi ricredo appena i miei occhi si posano sull'ultimo ragazzo rimasto da guardare. Vicino alle spalliere ci sono tre ragazzi intenti a fare degli addominali e uno di questi ragazzi è proprio Jorge.
Mi mordo il labbro appena vedo quant'è sexy mentre fa sport, ma per quale ragione questo ragazzo deve essere così perfetto?
La sua fronte gronda da piccole goccioline di sudore, i capelli non sono come sempre eretti in un ordinato ciuffo all'insù, ma gli cadono sulla fronte, la sua faccia si contrae per lo sforzo ogni qual volta che si piega in avanti e... E poi distolgo lo sguardo da lui perché vado a sbattere contro la schiena di quello che mi sta davanti.
<< Ma insomma guarda un po' dove metti i piedi, ma che sei cieca? >> Lo guardo con una faccia sorpresa, ma questo come si permette a parlarmi così?
<< Bello calmati, mica l'ho fatto a posta! >> Si gira per dirmi qualcos'altro ma la professoressa prende parola. Si è salvato questa volta.
<< Allora ragazzi, dobbiamo valutare le vostre capacità nella pallavolo quindi adesso formeremo quattro squadre: due per il 5A e due per il 5D . >> Sì, sono un genio a pallavolo!
<< La prima squadra è composta da: Rodriguez, Dominguez, Flores, Castillo, Blanco e Pasquarelli Della 5A che si sfideranno contro Comello, Garcia, Lopez, Molfese, Alonso e... >> Fa che non chiami me, per favore non posso giocare se il baciatore mi fisserà, per favore fa che non chiami me, per favore fa che non chiami me, per favore fa << ... E Stoessel >> Come non detto, mi ha chiamata. << Mi raccomando voglio vedere impegno. >> Quando la professoressa finisce di parlare, dopo aver spiegato per l'ennesima volta le regole del gioco, riluttante mi alzo dalla panchina. È possibile che non c'è mai una cosa che vada come voglio io?
Mi posiziono dietro a Cande con la speranza che con la sua altezza la palla non arrivi a me.
I successivi quindici minuti li ho passati con gli occhi fissi sulla palla, senza rivolgere la minima attenzione a quella bomba sexy di Blanco, anche se sentivo uno sguardo ardente su di me, lo so che mi sta guardando e resistere alla tentazione di ricambiare lo sguardo diventa ogni secondo sempre più difficile.
Adesso alla battuta ci va il baciatore, quindi sono costretta a guardarlo. Cazzo con quello sguardo concentrato è ancora più sexy di prima, devo cercare di non svenire, ma è impossibile, è dannatamente attraente.
Dopo svariate palleggiate alza la palla e fa una schiacciata alla velocità della luce. Fortunatamente non va nella mia direzione perché io non avrei saputo pararla, Adrian salta per palleggiare la palla, la passa a Lodo e lei la passa a me, bene. Colpisco la palla sapendo che sarebbe andata fuori campo, visto che non sono molto concentrata, ma - con mio grande stupore - segno. Alzo gli occhi e incrocio due pozze verdi che mi sorridono, ricambio il sorriso e prendo la palla che mi lancia. Non so per quale motivo ma sto ritornando in me.
Mi avvio poco fuori dal campo, alzo la palla e la schiaccio, arriva dritta al baciatore, lui raccoglie la sfida con un sorriso malizioso rimandando la palla nel campo della mia squadra ma nemmeno il tempo di poter capire a chi toccasse schiacciare che affretto a rimandare la palla da dove era venuta segnando ancora.
Stoessel 1, Blanco 0.

Baciata Dall'amore ~Jortini~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora