Ipnotizzata

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Mi sveglio alle 7:00 e corro in bagno a prepararmi per il primo giorno di scuola nella classe nuova,infilo una felpa larga nera ed un leggins dello stesso colore,le converse nere.Pettino i miei lunghi capelli marroni con calma per coi passare la piastra sul ciuffo tinto di blu elettrico che mi copre un occhio.Finisco di prepararmi e faccio colazione per poi afferrare lo zaino e uscire di casa mano nella mano con il mio fratellino Lucas,lo accompagno a scuola per poi recarmi alla mia.Arrivata davanti la porta inizia a salirmi l'ansia e mi nascondo le mani con le maniche lunghe della felpa per poi entrare a testa bassa ed arrivare seguita dagli sguardi degli studenti fino alla mia classe,arrivata davanti ad essa l'idea di andarmene balena nella mia mente ma una professoressa spalanca la porta accogliendomi con un sorriso facendomi entrare e chiedendomi di presentarmi alla classe.
-Mi chiamo Emily Colin....-farfuglio timidamente
-Bene accomodati pure-mi intima la prof.
Mi siedo in un banco dietro a tutto che affaccia su un muro buio e freddo,poso il quederno sul banco e mentre passano le ore dei commenti su di me iniziano a passare di bocca in bocca.Tutto va regolare ai pettegolezzi ci sono abituata ma una ragazza con i capelli biondi fa una battutina sul suicidio dei miei genitori e questa cosa mi fa girare i nervi,a fine scuola usciamo da scuola ed inizia a piovere.Tutte le ragazze iniziano a preoccuparsi per i loro capelli e rimangono dentro mentre io esco e inizio a camminare normalmente sotto la pioggia lasciando sconvolta la bionda,corro a prendere mio fratello e torniamo a casa per poi mangiare.
Verso le 16:30 mi preparo per andare a hip-pop ma appena arrivo sulla soglia della porta mia zia mi afferra il braccio bloccandomi.
-Dove credi di andare signorina?-domanda seriosa
-a lezione di hip-pop-rispondo secca
-No tu sei una signorina e come tale devi essere delicata come una ballerina-esclama arrabbiata
-No io faccio quello che voglio e quando voglio-rispondo staccandomi dalla sua presa
Lei mi da uno schiaffo lasciandomi la guancia rossa.
-Questo non è il modo di rispondere,che educazione ti ha dato tua madre?-esclama alzando il tono della voce per poi accorgersi quello che ha detto
-NESSUNA, DATO CHE MIA MADRE È MORTA!-urlo infuriata per poi correre in camera mia e chiudere la porta a chiave
Arrabbiata apro la finestra e esco da quest ultima con le cuffie nelle orecchie,mentre cammino per il parco una farfalla di uno strano colore mi si posa sulla collana a forma di X facendomi diventare Loup gris.Ma qualcosa in me cambia ed inizio a provare odio e sapore di vendetta cosi inizio a distruggere il parco e diffondere paura in tutta la città,davanti a me vedo la biondina odiosa e mi avvicino a lei bloccandola in una gabbia per poi continuare cosi con tutte le persone ma un miagolio attira la mia attenzione facendomi girare.
Una ragazza vestita come una coccinella mi aggancia una gamba con il suo yoyo facendomi cadere a terra ma non per molto perche riesco a liberarmi trascinandola ovunque.
-My lady la salvo io-esclama il ragazzo vestito da gatto afferrandola e tagliando la fune con gli artigli
Insieme iniziano ad attaccarmi riuscendo a farmi sbattere contro un palazzo,sento dei pianti e quel suono è musica per le mie orecchie ma non appena vedo chi è che piange mi blocco ma la voce nelle mie orecchie mi ordina di eliminare i due ragazzo affidandogli il nome di Chat noir e Ladybug che afferrano il bambino e lo portano al sicuro.
Presa dalla rabbia sollevo due camion e con una forsa che non sapevo di avere li scaravento contro i tre,che lo schivano e riescono ad abbattermi liberandomi dall ipnosi.
Non appena torno normale corro ad abbracciare Lucas che piange spaventato e lo rassicuro per poi vedere i due ragazzi che esultano e spariscono nel nulla.
Non appena torno a casa abbraccio zia e corro in camera chiudendomi dentro,mi siedo sul letto e Polly mi si appoggia sulla mano facendosi coccolare.Le chiedo spiegazioni e mi parla di un certo Le papillon,finiamo di parlare e ci mettiamo a dormire per la tarda ora.

Invisibile ai suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora