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Questa situazione sta diventando insopportabile. Ormai è passato qualche giorno e non sono mai uscita da questa stanza se non per andare in cucina a rimpinzarmi di schifezze per riempire quel vuoto e per andare in bagno a pesarmi. In tre giorni ho preso cinque kg. Non ho voluto vedere nessuno: Cameron, Lara, Nash, Shawn, non sono pronta a parlare con nessuno.

Ho analizzato ogni centimetro di questa stanza, è come se ci vivessi da sempre. Però, solo adesso, riesco ad intravedere una scatola, in un angolo dove la luce non batte mai. Decido di prenderla. Sopra c'è attaccato un biglietto con su scritto "ricordi Cameron liceo". Dev'essere rimasta qui dopo un trasloco. La apro e trovo una quantità infinita di fogli, quaderni e scarabocchi. Sono tutti brevi racconti scritti da Cam. Inizio a leggere e il modo di scrivere, la trama di ogni singolo racconto mi coinvolge e mi appassiona. Sotto tutti quei fogli scorgo un album di foto. "La mia vita insieme e a te", questo c'è scritto sulla copertina. Comincio a sfogliare le pagine e noto delle foto di Cameron che avrà sì e no quindici anni sempre insieme a una bellissima ragazza bionda. Dopo aver guardato svariate foto realizzo che quella ragazza, pur sembrando una persona solare e estroversa è... Jessica. Le parole di Nash mi tornano in mente, mi aveva raccontato che prima era totalmente diversa dalla ragazza che è adesso. Alla fine dell'album si trova una lettera:

Tanti auguri amore mio!
Finalmente compi i tanto attesi 16 anni. So che questo è solo uno dei tuoi traguardi perché sei un ragazzo in gamba, intelligente è molto bello. Ti chiedo solo una cosa, tutte le tue gioie ma soprattutto tutte le tue paure condividile con me, condividile con la persona che ti ama più della sua vita. Io sento che noi siamo per sempre Cameron, lo so che "per sempre" è un tempo molto lungo ma non riesco ad immaginare la mia vita senza di te. Adesso va ed affronta tutto e tutti a testa alta, io sarò al tuo fianco.

Con tutto l'amore del mondo
Jessica

Il foglio è stato accartocciato più volte. Dopo aver lasciato Jessica Cameron deve aver letto e riletto questa lettera. In fondo questo è tutta colpa mia. Se io non fossi mai nata tutto questo non sarebbe mai successo. Cameron sarebbe rimasto insieme a Jessica e tutti sarebbero sopravvissuti anche senza di me.
:- Fran mi sono dimenticato di dirti di non toccare... Oh... - urla Cameron entrando senza bussare e trovandomi seduta a terra circondata da fogli a piangere commossa dal suo enorme talento e dall'amore che univa quei due ragazzi.
:- Mi dispiace tanto! Non pensavo fosse una cosa privata, rimetto tutto apposto! - cerco di giustificarmi.
:- Sta tranquilla, ormai devo decidermi a buttare quella robaccia. - dice lui entrando.
È strano parlare con qualcuno dopo giorni di silenzio. È strano che degli occhi si posino sul mio corpo, sul mio corpo grasso e informe ormai.
:- No! Ma perché? - cerco di dissuaderlo - Tu hai del talento Cam!
:- Scherzi vero? La scrittura è roba da sentimentali e poi secondo te scrivere qualche racconto da due soldi vuol dire avere talento? - dice prendendo bruscamente il foglio che avevo in mano.
Appena si rende conto che quello non è uno dei suoi racconti sbianca. La sua espressione cambia radicalmente, fa scorrere gli occhi sulle prime righe ma non regge le emozioni che quella lettera gli suscita.
:- Tu sai tutto vero? - chiede con il pianto in gola.
:- Tutto su cosa? - faccio finta di non capire.
:- Tutto su Jessica... È stato Nash giusto?
:- Beh, lui mi aveva accennato qualcosa tempo fa e questa è stata la conferma. - confesso. - Cam tu la ami e lei ama te! Le devi parlare.
:- Per dirle cosa? "Scusa se ti ho lasciato senza motivo rovinandoti completamente la vita"?! - urla sedendosi davanti a me. - secondo te io non sono innamorato di lei? Certo che lo sono! L'unica ragazza che mi ha fatto provare le stesse sensazioni sei tu Francesca ma... beh lo sai. - dice iniziando a piangere.
Io e Cam tiriamo le ginocchia al petto e appoggiamo le nostre fronti l'una sull'altra.
:- Io la amo ma non posso parlarle, non adesso. - sussurra piangendo.
:- Anche io lo amo, ma non posso... -
In questo momento non c'è bisogno di fare nomi. Tutto si lascia intendere. - è tutta colpa mia! Se io non fossi mai nata...
:- Fran non dire sciocchezze! Come fa a essere colpa tua? La colpa può essere della tua famiglia adottiva o dei nostri genitori ma mai tua, un bambino non sceglie quando nascere. - mi rassicura lui. - e poi cos'è che non puoi fare?
:- Non posso parlare con Nash, non adesso. Non voglio che mi veda così, io lo amo con tutta me stessa ma lui si merita di più... - sussurro. Nash è un ragazzo speciale, fantastico, unico, indescrivibile; non si merita un ammasso di grasso e lacrime.
:- Fran ma lui ti ama! Riuscirà a comprendere la tua situazione. - mi consola ma poi si interrompe alzandosi in piedi e tendendo la mano. Io la afferro e mi alzo. Lui mi fa fare un giro. - e poi mi spieghi di cosa ti preoccupi? Sei bellissima come sempre! - dice sorridendo.
:- Grazie, mi serviva un discorso come questo - dico abbracciandolo. Lui sorride. - perché sorridi? - chiedo.
:- Perché finalmente sta succedendo.
:- Cosa?
:- Io continuo a provare amore per te, ma adesso è un amore diverso, un'amore... - cerca di dire ma lo precedo.
:- Fraterno?
:- Sì, fraterno. - afferma convinto. - Senti, sorellina, te la senti di uscire da qui e andare a fare una passeggiata? - mi piace tantissimo quando mi chiama "sorellina".
:- Non so, non sono molto convinta...
:- Dai! Hai bisogno di uscire un po'. Ti prometto che se incontreremo qualcuno e ti chiederanno spiegazioni ti proteggerò io - dice.
"Ti proteggerò io". Queste parole risuonano nella mia mente, è strano avere qualcuno che mi voglia proteggere.
:- Ok, mi cambio e usciamo. - mi arrendo al sorriso di mio fratello.
:- Grande! Ti aspetto in salotto - canticchia scendendo le scale.
Indosso una tuta dell'Adidas molto ampia e una T-shirt che ormai mi va un po' stretta. Lego i capelli in una coda alta non troppo ordinata, non sono in vena di "trucchi e parrucchi". Di truccarmi non se ne parla.
:- Eccomi. - sussurro a Cam che mi sta aspettando alla porta.
Camminiamo senza una meta, parlando di varie cose.
:- Ancora non riesco a capire perché l'altro giorno hai respinto Nash... - mi chiede d'un tratto.
:- Cam...è l'ultima cosa di cui vorrei parlar-
:- No, tu ora me lo spieghi Francesca, perchè io non capisco! - mi dice lui come se volesse rimproverarmi.
:- Cameron, se solo lui avesse attraversato quella porta, non mi avrebbe voluta più! - cerco di spiegargli.
:- Fran lui ti ama per come sei, e ti giuro che sei una ragazza stupenda - mi dice ed io sorrido.
:- Grazie Cam, non so davvero cosa farei senza di t-

Insegnami ad amare {Wattys 2017}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora