L'uomo si allontana dalla villa e parcheggia accanto al bosco. Scende dal veicolo, lasciandolo in quel punto del tutto incustodito e porta con sé un sacchetto. Cammina per qualche metro tra gli alberi e si ferma appena raggiunge un enorme lago. Arrivato alla riva di quest'ultimo, si spoglia del tutto, gettando sul prato tutti i suoi vestiti. Subito dopo, si inoltra nelle acque del lago per togliersi di dosso tutto quel sangue e tutto il resto di quel putridume. Decide di fare una nuotata. È un posto pacifico, uno dei pochi di Los Angeles in cui regna effettivamente la pace, ed è anche abbastanza vicino al famosissimo cartello del quartiere di Hollywood. Rimane in acqua per qualche secondo e si assicura di essere del tutto pulito prima di uscire dal lago. Finisce di pulirsi il braccio, sul quale era rimasto ancora un po' di sangue e decide di tornare a riva. Da lì, prende i vestiti che aveva tolto e li mette in ammollo nell'acqua per poi strofinarli, così da levare tutta la sporcizia anche dagli indumenti. Appena si asciuga, apre il sacchetto e tira fuori delle mutande, dei pantaloni e una maglietta, tutto pulito. Indossa dunque gli abiti nuovi, prende quelli bagnati e li ripone nel sacchetto da dove ha preso quelli puliti e poi torna indietro dal suo furgoncino. Tuttavia, quello rimane malconcio.
Durante il tragitto, nota che a casa dei vicini, quella donna e il figlio che ha ucciso la notte precedente, sono arrivate sia la polizia che due ambulanze, sulle quali stanno caricando i corpi. Nota anche la presenza di un uomo che scende da una macchina blu. Non dà peso a ciò che ha appena visto, anzi, appena si allontana dalla zona accelera. Raggiunge i sobborghi di Los Angeles. Arrivato nei pressi della cittadina, parcheggia il furgoncino in un punto nascosto e se ne va a spasso per le strade. Apparentemente, sembrerebbe una persona normale: indossa degli occhiali da sole, una maglietta nera e dei pantaloni sempre di color nero.
"Ciao, Kevin!" lo saluta un amico da lontano che lo riconosce all'istante.
L'uomo ricambia il saluto semplicemente con il gesto che fa con la mano destra, non apre la bocca per salutare l'amico che l'ha riconosciuto tra le numerose persone che camminano sul marciapiede. A Los Angeles è una bellissima giornata estiva e rimane sempre eccessivamente trafficata, ma al tempo stesso meravigliosa.Dopo aver camminato per qualche minuto, l'uomo raggiunge un piccolo supermercato. Appena ci entra, ad una signora anziana cade una scatola di pasta sul pavimento. Gentilmente, si china, gliela raccoglie e gliela riconsegna.
"Grazie mille, giovanotto!" gli dice la donna, dandogli una pacca sulla spalla.
"E di cosa, signora? Si figuri! Buona giornata" risponde Kevin, salutandola.
La signora si allontana, parlando ad un'altra donna lì accanto: "Mamma mia, come sono rari i giovanotti beneducati oggigiorno"
"Hai ragione, l'altra sera c'era uno di quei gruppetti accanto a casa mia. Non facevano altre che ascoltare musica ad alto volume e a fare casino. Che gioventù sprecata" bisbiglia l'altra donna. Entrambe si dirigono alla cassa, mentre Kevin cerca gli scaffali con le patatine. Una giovane ragazza non riesce a raggiungere una confezione. Prova a saltellare, ma è troppo in alto per lei.
"Oh... mi scusi? Potrebbe aiutarmi, per favore?" chiede, appena vede Kevin avvicinarsi.
"Dimmi pure" dice l'uomo, subito disponibile a darle una mano.
"Riuscirebbe a prendermi quella confezione là in alto? Ho un problemino di altezza..." quasi ironizza la ragazza, arrossendo per l'imbarazzo.
"Certamente! Aspetta... quale vuoi? Quella blu, quella rossa o quella verde?" chiede Kevin, indicandole le varie scatole.
"Quella blu" risponde la giovane, coprendosi la faccia con la mano destra, sempre per l'imbarazzo.
Kevin le dà la confezione e la ragazza lo ringrazia.
"È stato gentilissimo!"
"Ma ti pare, buona giornata!"Continua a circolare tra i vari scaffali, alla ricerca di porcherie varie. Viene nuovamente bloccato da un uomo che lo chiama per nome. È una persona della sua stessa età, anche se molto più magro e molto più basso.
"Sei proprio tu, Kevin?" chiede quell'uomo.
"E tu invece sei... Mike... Quanto tempo!"
I due si stringono la mano.
"Da quanti anni che non ci vediamo! Come stai?" chiede Mike.
"Io sto bene, dai. Si va avanti, no?" risponde Kevin, ridendo. Continua, facendo una domanda all'amico: "Tu invece come stai, Mike? Spero bene"
L'amico annuisce e gli risponde: "Io sto molto bene. Ho una moglie e un figlio"
Dopo aver detto quest'ultima frase, Mike tira fuori dal portafogli una fotografia e indica a Kevin i componenti della sua nuova famiglia.
"Questa è mia moglie, Lynn. Lui invece è il nuovo arrivato, si chiama Jasper. Ha sei mesi"
"Wow, che carino! Che guanciotte tenere! Siete davvero una famiglia splendida..." dice Kevin, sorridendo e nascondendo l'estrema invidia che prova.
"Tu invece? Moglie e figli?" domanda l'amico, curioso di sapere se anche Kevin è riuscito a mettere su famiglia.
L'uomo però scuote la testa.
"Dai, tranquillo. Hai ancora tempo. Persino Betty la cessa ha messo su famiglia, possono farlo tutti adesso!" esclama Mike, ridacchiando.Kevin si sente leggermente a disagio nel sentirlo dire queste cose positive, dato che a lui non è capitato nulla di rilevante da quando è nato.
"Eh, sai com'è... vorrei dedicarmi di più al lavoro, capisci?" dice, guardandosi intorno.
"Ah, sì? Che fai di bello?" continua a chiedere Mike, con quel sorriso stampato sulla faccia.
Kevin sorride a sua volta, si avvicina e gli risponde sottovoce: "È un segreto"
"Hmm... va bene. La accetto come risposta. Ma c'entra con la tua passione delle superiori?"
"Mah... sì e no. Diciamo al 50%, ma lo scoprirai"
A Mike squilla il cellulare ed è sua moglie.
"Oh... è mia moglie... Mi muovo a fare la spesa e corro. È stato un piacere rivederti!" esclama l'amico, dirigendosi alla cassa.
"Anche per me!" gli urla Kevin, rimasto impalato.
Dopo qualche secondo e dopo aver visto l'amico pagare alla cassa, l'uomo prende ciò che deve prendere ed esce dal supermercato. È già pronto per tornare a casa, dato che ha preso il cibo di cui aveva bisogno. Gli è passata la voglia di fare il suo solito giro in centro città, tuttavia.
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Liken's Inferno
HorrorUn assassino si diverte ad andare nei concerti di diverse celebrità, per poi rapirle e seviziarle. Per Mark Liken, un debuttante nel mondo della musica, tutto nella vita sembra scorrere liscio. La sua carriera è appena iniziata, i suoi primi singoli...